Le migliori letture del 2013

Le migliori letture del 2013




Partiamo dal presupposto che odio fare liste, sia di quel che leggo, sia di quello che leggerò, ma avendo un blog in questa tarda notte di fine dicembre, ho deciso di elencare almeno dodici libri che mi hanno colpito di più durante questo anno. Perché dodici libri, almeno uno bello al mese u.u.
In questi mesi ho scoperto nuovi titoli e nuovi autori, case editrici che pubblicano libri affascinanti e ben scritti e ne ho riletti alcuni a cui ero parecchio affezionata, letti anni addietro in momenti particolari della mia vita, e ancora altri che mi hanno lasciato qualcosa.


I giardini della luna di Steven Erikson

“L'impero Malazan ha perso il suo Imperatore.
Surly, ex sottoposta, si è impossessata del potere, divenendo l'Imperatrice Laseen, nome che nella sua lingua madre significa “Signora del Trono”.
Il malcontento si sta però diffondendo rapidamente nell'Impero Malazan, per via dell'estenuante guerra espansionistica. Persino le legioni imperiali, sottoposte a continui massacri, desiderano ardentemente una tregua. Ma il dominio dell'imperatrice Laseen, sostenuta dai temibili sicari dell'Artiglio, rimane assoluto e incontrastato, e i suoi eserciti muovono alla conquista delle città ancora libere dal giogo imperiale. E proprio quando sembra vicina la capitolazione dell'ultima città a resistere, si mettono in moto poteri oscuri al di là di ogni immaginazione e gli dei stessi dovranno schierarsi nell'imminente lotta.”

È stato il primo libro dell’anno, un fantasy scoperto per caso e di cui mi sono innamorata profondamente… solo dopo ho scoperto essere il primo di una saga lunghissima che ancora non ho avuto modo di continuare, un vero peccato.
Libro dall’ambientazione particolare, un fantasy classico, ma al tempo stresso moderno e frizzante, con personaggi per costruiti e una storia avvincente che ti incolla al libro pagina dopo pagina.


La paura del saggio di Patrick Rothfuss

“Questa è la storia di un uomo che insegue la verità di una leggenda e strada facendo diventa egli stesso una leggenda. Il giovane Kvothe è ancora alle prese con gli studi all’Accademia e con i suoi esperimenti, ma il carattere, focoso e ribelle quanto la sua chioma, e una lingua tagliente, affilata come una spada, gli hanno procurato diversi nemici. La rivalità crescente con un influente membro della nobiltà lo costringe a lasciare l’Accademia e a cercare fortuna altrove. Solo, alla deriva e senza un soldo, si reca nel regno di Vintas, dove si lascia coinvolgere dagli intrighi di corte, scopre il fallito tentativo di un assassinio e, a capo di una truppa di mercenari, indaga il mistero di chi – o cosa – minacci i viaggiatori della King’s Road. Nel frattempo, prosegue la sua incessante ricerca su Amyr e Chandrian. E mentre Kvothe muove i primi passi come eroe, scopre quanto sia difficile la vita per un uomo che, dopo aver acquisito poteri strabilianti grazie alle esperienze rischiose e straordinarie che ha vissuto, sta diventando una leggenda del suo tempo.”

Altro libro fantasy, secondo di una trilogia intitolata “Le cronache dell’assassino del re” . Amo l’autore, il suo modo di scrivere e amo questi libri. Ma quello che colpisce di più di questo libro, come nel primo della stessa saga è il protagonista: Kvote è uno dei migliori personaggi che abbia mai visto in un libro. Ironico, divertente, eppure al tempo stesso malinconico e molto profondo.
Ok, ogni volta che parlo di questo libro mi viene voglia di rileggerlo, consiglio vivamente la saga a tutti, con la speranza che il terzo esca presto <3.


Saga di Nightrunner di Lynn Flewelling

"Seregil di Rhiminee e Alec di Kerry sono molto di più che una coppia di amici o di colleghi. Ladri, agenti segreti, un po' esperti di magia, sono due dei più abili e inventivi avventurieri del loro tempo. Da quando, dopo averne fatto il suo adepto, Seregil ha insegnato ad Alec tutti i segreti del mestiere, insieme hanno messo a segno colpi straordinari e concluso con successo missioni apparentemente impossibili. Furti e spionaggio, travestimenti e raggiri sono il loro pane quotidiano; gli amici sono affascinati, i nemici, frastornati, li odiano. Ma qualcosa scuote fino nelle viscere il reame: una guerra devastante si profila all'orizzonte, eppure l'attenzione di Seregil e Alec è distolta da qualcosa di ancor più grave..."

L’ho adorato, non è un libro solo, ma una trilogia conosciuta in Italia come “Alec di Kerry”, ed è fantastica, non l’ho recensita sul blog perché sto ancora cercando di superare la rabbia e lo shock per l’aver scoperto che l’editrice Nord non ha nessuna intenzione di tradurre i due libri a seguire, ergo o li leggerò in inglese mettendoci i prossimi mille anni, o rimarrò con il dubbio su come proseguirà la storia. Dono decisamente depressa per questa cosa; ma sorvolando la mia depressione, è una saga che consiglio a tutti, veramente un ottimo fantasy, con dei personaggi fantastici.


Demian di Herman Hesse

“Demian è la storia di un ragazzo combattuto fra due mondi, quello bello e pulito del bene e quello terribile, enigmatico eppur allettante del male. Protagonista è il giovane Emil Sinclair, caduto sotto l'influsso di un cattivo compagno di scuola, Franz Kromer, che lo spinge a ingannare i genitori, rubare e discendere la china del peccato. Sarà un altro compagno, Max Demian, che sembra vivere fuori del tempo o uscire da un passato senza età, ad attrarre Sinclair e a liberarlo dal nefasto influsso di Kromer, guidandolo verso una concezione della vita straordinariamente complessa e misteriosa.”

Dal fantasy di oltreoceano alla letteratura classica, eccomi qui con un libro che ho amato alla follia. Adoro Hesse, ma il Demian è qualcosa di meraviglioso, fra il fantastico e la filosofia ti trasporta in un altro tempo, nella mente del protagonista, con quei personaggi particolari e curiosi.


Le notti bianche di Fëdor Michajlovič Dostoevskij

“Un sognatore, isolato dalla realtà e da qualsiasi rapporto di amicizia, durante una sua passeggiata notturna incontra, sul lungo fiume, una ragazza che risveglia in lui il sentimento dell'amore. Lei si chiama Nasten' ka, è una diciassettenne e viene subito colpita dal carattere timido e impacciato di lui, tanto che si incontrano di nuovo la notte dopo. Il romanzo si svolge in quattro notti, durante i quali i due si aprono l'un l'altra, il protagonista rivela tutto il suo distacco dalla realtà, e il suo mondo di fantasie, tetro e illusorio, mentre lei si sfoga sulla sua vita privata, ovvero che vive con una vecchia nonna e attaccata a lei con uno spillo, e che sta aspettando, da un anno ormai, il suo amore perduto, un inquilino della nonna che, dopo la sua rivelazione d'amore, le aveva chiesto un anno di attesa, data la povertà di lui, senza però prometterle nulla. Nasten' ka, cominciando a conoscere lui, cerca di dimenticare l'altro, con scarsi risultati. Il sognatore è convinto che lei vi riuscirà, ma tutto finisce quando l' uomo, che non l'aveva dimenticata, li incontra per caso la quarta notte ricomparendo nella vita della ragazza. Allora capisce che è tutto inutile, e scivola nuovamente nella sua tana, nella solitudine dei sogni.”

Le Notti Bianche è un capolavoro, un sogno di libro o un libro che fa sognare e riflettere; non puoi fare a meno di innamorarti del protagonista, incantarti davanti alla sua visione del mondo, al suo modo di pensare. Come non puoi fare a meno di intenerirti davanti a questo bambino troppo cresciuto che scopre la realtà, l’amore all’improvviso e altrettanto velocemente perde tutto scontrandosi con una realtà sin troppo severa per lui.


Lo Hobbit di J.R.R. Tolkien

“Bilbo sta  fumando la pipa sull'uscio di casa, quando arriva Gandalf, un famoso stregone, che gli propone di prendere parte ad un'avventura. Lo hobbit esita in un primo momento di fronte alla proposta dello stregone dicendo che gli hobbit sono gente tranquilla, non avvezza alle avventure. Tuttavia il giorno dopo fa la conoscenza di un gruppo di nani cappeggiato da Thorin Scudodiquercia e 12 suoi congiunti ed amici: Balin, Dwalin, Kili, Fili, Dori, Nori, Ori, Oin, Gloin, Bifur, Bofur e Bombur. La faccenda prende una brutta piega per Bilbo che si ritrova tutti questi ospiti in casa: durante il banchetto preparato dallo hobbit si scoprirà che lo scopo di quest'avventura è quello di recuperare un immenso tesoro posto nel cuore della Montagna Solitaria sorvegliato dal vecchio e feroce drago Smaug che in passato ha sottratto queste ricchezze ai nani che dimoravano sotto la Montagna Solitaria.
Bilbo decide infine di accettare e prende parte all'avventura nel ruolo di "scassinatore" e l'indomani esce di casa a scavezzacollo senza niente in tasca, verso l'ignoto e con l'amara prospettiva di non fare più ritorno nella sua comoda casa, essendo l'avventura irta di pericoli.”

Si torna al fantasy, lo so sono un pochino monotematica con le mie letture, ma non posso farci nulla, lo adoro, leggo di tutto, ma ogni tot un libro fantasy, anche più di uno deve esserci; se poi parliamo di un classico, del signore del fantasy, nonché il mio autore preferito allora non poteva esserci uno dei suoi libri in classifica. Quest’anno ho deciso di rileggere Lo Hobbit, e non perché sono usciti i film, ma per il gusto di farlo, perché fra molti libri di Tolkien è quello che stranamente ho letto una sola volta, e con un attenta rilettura ho scoperto molte cose. Riletto anche perché ho creato una rubrica sui lavori di questo autore e avevo intenzione di recensirli tutti prima o poi, spero prima che poi ^^.
Penso che sia inutile parlare de Lo Hobbit, è un libro meraviglioso, ed io ne sono particolarmente innamorata e chiunque ami il fantasy credo che lo abbia letto.


Il Conciliatore di Brandon Sanderson

“Da ormai trecento anni il regno di Hallandren è governato dagli dèi Ritornati, uomini morti in modo esemplare e tornati a nuova vita dall'aldilà, e dal loro sovrano assoluto, il Re Dio. La vecchia dinastia reale, fuggita durante la Pluriguerra, si è ritirata nell'enclave di Idris, un territorio impervio e montagnoso che però consente loro di controllare i valichi settentrionali. Per ricomporre le differenze e riunificare i due stati, una principessa idrisiana dovrà andare in sposa al Re Dio e generare con lui un erede; ma nella Corte degli Dèi, luogo di intrighi, complotti e sotterfugi, qualcuno sta tramando nell'ombra. Nella cornice della variopinta città di T'Telir, dove colori e Soffio vitale possono donare vita agli oggetti inanimati, un gruppo composito di personaggi, giovani principesse, mercenari esuberanti, divinità svogliate, altezzosi sacerdoti, soldati Senzavita, loschi figuri e spade parlanti, cercheranno di fomentare una guerra... o di sventarla prima che sia troppo tardi.”

Ho scoperto Sandersono grazie a Nelith, che me lo ha consigliato vivamente xd, ho letto tre dei suoi libri quest’anno, questo e due di una saga al quale presto si aggiungerà il terzo. Bene è stato uno dei migliori consigli che abbia mai ricevuto, quest’uomo scrive benissimo, settecento pagine di libro volano via in pochi giorni ed anche lui ha creato un fantasy decisamente particolare, ma il suo punto di forza sono i personaggi. Personaggi complessi, profondi e ironici.
Veramente una perla di libro.


Hello Daddy di Claudio Rossi Marcelli

“È andato tutto secondo copione. Claudio è stato svegliato nel cuore della notte al primo cenno di contrazioni: è arrivato il momento. Bisogna solo mettere quattro cose in valigia e correre all'ospedale  Peccato che l’ospedale sia dall'altra parte dell’oceano Atlantico.    Ma il viaggio di Claudio e Manlio, due giovani gay determinati a diventare genitori, è stato molto più lungo di un volo intercontinentale. È cominciato parecchi anni prima, quando si sono messi in testa di realizzare il loro sogno: «Non ci sembrava di chiedere troppo, volevamo solo una famiglia normale: padre, padre e figlio».    Scartata l’adozione – in Italia vietata alle coppie omosessuali – si mettono alla ricerca di un’amica con cui avere un bambino. Dev'essere equilibrata, bella, intelligente e, inutile a dirsi, disperatamente single: insomma, una figura mitologica. Ai due non resta, allora, che un’ultima possibilità, dal nome esotico e misterioso: la Gpa. Ovvero la «gestazione per altri», meglio nota con la definizione di maternità surrogata.

Claudio e Manlio partono così per gli Stati Uniti, ritrovandosi catapultati nello strano mondo delle cliniche della fertilità, e grazie all'aiuto di Tara, una simpatica ragazza del Midwest disposta a portare avanti la gravidanza al posto loro, tornano in Italia con due gemelle in braccio. E scoprono una società molto più aperta di quanto immaginassero.    A dare una mano ai neo genitori  sfiancati dall'inesorabile sequenza cambio pannolino-poppata-cambio pannolino, c’è un microcosmo di amici e parenti, una galleria di personaggi teneri ed esilaranti: la nonna alto-borghese alla perenne ricerca della perfetta «normalità», che si parli di scarpe, piante o figli. La tata Ruriko, una giapponese che osserva il nostro paese con gli occhi di un’aliena in visita sulla terra e nasconde una passione erotica per Romano Prodi. Susanna, l’amica etero devastata dal fatto che «perfino i suoi amici froci fanno figli prima di lei». E poi l’incontro con gli uffici pubblici, il pediatra, la scuola, tutti obbligati a fare i conti con la nuova realtà che si trovano di fronte.    Attraverso il sorprendente susseguirsi di situazioni spesso surreali, Hello daddy! ripercorre la straordinaria esperienza di due aspiranti genitori decisi a farsi riconoscere il diritto di avere un bambino. Dall’Ohio alla Svizzera, dall'Australia al Giappone, questa è la storia vera di un nucleo familiare costruito con l’aiuto di persone appartenenti a mondi diversi. Un racconto che affronta con delicatezza e autoironia un tema di grandissima attualità e mette in crisi l’idea di famiglia tradizionale, creando una nuova normalità.”

Leggere i libri a tematica omo erotica è divertente, alcuni sono veramente carini, ma ovviamente sono del parere che a riguardo bisogna leggere anche qualcosa di più complesso e non solo le storie d’amore; qualcosa che parli della realtà, e dei problemi che le coppie gay affrontano durante la vita, passando dall’omofobia e il razzismo ed arrivando al loro dover combattere quotidiano per avere una famiglia come tutte le altre e fare in modo che questa sia riconosciuta.
Anche questo libro a modo suo parla di una storia d’amore, ma è reale e non romanzata. È una storia con i suoi pro e i contro, di due genitori, di due uomini che hanno affrontato di tutto per diventare genitori. Hanno preso delle scelte e hanno dimostrato di essere una famiglia come tutti gli altri.
Un libro adorabile, di cui mi sono innamorata sino dalle prime pagine.


Papà Goriot di Honoré de Balzac

“A Parigi, nella pensione di M.me Vauquer, abitano Eugène de Rastignac, uno studente povero ma ambizioso, Vautrin, che si saprà essere un forzato evaso, e Goriot, un vecchio che sembra roso da una pena segreta. A poco a poco Eugène scopre il segreto di Goriot: si è rovinato per assicurare una vita agiata alle sue due figlie, Anastasie e Delphine, che, sposate a due nobili, vedono il padre solo per estorcergli i pochi soldi rimasti.”

Libro con cui ho veramente combattuto per anni, non riuscivo a leggerlo, decisamente troppo triste per i miei gusti. Poi non so bene come o il perché, quando ho deciso di affrontarlo nuovamente sono riuscita ad arrivare fino alla fine, con le lacrime agli occhi, furibonda verso la metà dei personaggi, ma completamente persa per lo stile di Balzac.
Sono del parere che deve esserci il tempo adatto per leggere un libro, e questo 2013 che sta per finire è stato quello giusto per questo libro che per anni mi ha messo paura, mi ha depresso, ora invece non posso fare altro che adorarlo.


Il grande Gatsby di Francis Scott Fitzgerald

“Il romantico ed enigmatico Jay Gatsby organizza feste sontuose nella speranza di avvicinare la donna amata in gioventù, Daisy, che ha sposato un uomo ricco e rozzo. Ne diventerà l'amante, ma un incidente automobilistico darà una tragica svolta al loro amore. Una descrizione spietata e partecipe del mondo fastoso e frivolo degli anni Venti nelle pagine indimenticabili dello scrittore simbolo della "generazione perduta".”

Sono sincera, lo avevo letto quando andavo alle superiori, non troppo tempo fa, ma nemmeno poco xd. Non lo avevo amato in particolar modo, ma doveva essere perché non lo avevo scelto io, ma piuttosto, mi era stato imposto. L’ho ripreso in mano quando è uscito il film, che ovviamente non ho visto, sia mai che riesca a vedere un fil decente al cinema ^^.
La seconda rilettura è stata una vera rivelazione, a partire dagli anni venti che adoro come scenario sia di film che di libri, ma anche la trama. Ma quello che mi ha lasciato veramente un segno è stato il protagonista, Jay Gatsby, con tanto di domanda, mentre leggevo: Chi è realmente?
Chi è questo uomo su cui si dicono molte cose, ma di cui si sa poco e nulla?.
Vi consiglio di leggere i libro per scoprirlo.


L’ombra dello scorpione di Stephen King

“Il libro è diviso in tre parti. La storia inizia con la morte di quasi tutta la popolazione dell'America settentrionale (e, presumibilmente, del mondo) in seguito alla dispersione di un'arma batteriologica sfuggita al controllo dell'uomo: un virus conosciuto con il nome formale di Progetto Azzurro (e in gergo come "Capitan Trips") mutazione letale dell'agente eziologico dell'influenza, caratterizzato da un tasso di infettività del 99,4% ed un tasso di mortalità per gli infetti del 100%. La prima sezione del libro, intitolata appunto "Capitan Trips", si svolge in un lasso di tempo di 19 giorni e racconta del quasi totale sterminio della razza umana ad opera del virus stesso. L'edizione completa del libro inizia con un prologo intitolato "Il cerchio si apre" che spiega come la super influenza sia sfuggita dal laboratorio in cui era stata creata.”

Stephen King è il mio autore di quest’anno, o meglio l’ho scoperto da poco.
Sei arrivata presto, direte voi. Ma non è così, avevo letto secoli fa IT, ma dopo non avevo preso più niente di suo. Poi un giorno mi sono decisa che era ora di colmare questa mia lacuna, IT lo avevo adorato, ma ha scritto veramente tanti libri, così ho letto qualcosa di decisamente nuovo, Joyland, ed un libri di parecchio tempo fa ovvero L’ombra dello scorpione, bene quest’ultimo mi ha entusiasmato come pochi, confermandomi la bravura di King nel creare personaggio, luoghi, ambientazioni e quel senso di ansia in ogni sua storia.
Un gran libro.


American Gods di Neil Gaiman

“Dopo tre anni di prigione Shadow sta per tornare in libertà quando viene a sapere della morte misteriosa della moglie e del suo migliore amico. Sull'aereo che lo riporta a casa l'uomo riceve una proposta di lavoro da un tipo piuttosto enigmatico, Mister Wednesday: Shadow accetta, ma gli servirà ancora qualche tempo per scoprire chi sia in realtà il suo capo, chi siano i suoi compagni d'affari e chi i suoi concorrenti.”

Neil Gaiman è un genio, ed io lo adoro. Ho letto altri suoi libri, ma Amercan Gods mi ha lasciato veramente senza parole, senza fiato. Quando l’ho finito avevo questo sguardo O_O, dopo piangevo come una bambina perché era terminato.
Veramente stupendo.

***


Finite le migliori letture, le peggiori credo che non le farò, per un semplice motivo, voglio evitare di irritarmi nuovamente nel pensare ad un libro pessimo e che non mi ha lasciato nulla tranne ad una tremenda delusione e un’arrabbiatura con i fiocchi.
Non inserirò nemmeno una lista di libri da leggere nel 2014, detesto le liste, mi fanno tornare in mente quella che mi dava la mia professoressa di lettere alle superiori, un elenco di libri che non mi andavo né su né giù, non perché brutti, ma perché imposti. Mi conosco, avendo una lista davanti, mi ritroverei a escludere i libri che ci sono per un motivo o per l’altro, e leggerei qualcos’altro. Quindi meglio evitare le liste ^^.


Commenti

  1. "Demian", "American Gods" e "Lo Hobbit" sono decisamente tre bellissimi libri, concordo :)

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    1. Li ho adorati, sono fra quei libri che mi hanno lasciato senza parole dopo averli finiti.

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