Niceville

Niceville



Benvenuti a Niceville. Una piccola cittadina del Sud degli Stati Uniti, circondata dal verde delle colline, popolata di alberi e di antiche ville coloniali... E abitata dal male. Nelle sue strade deserte, illuminate dalla luce seppiata del pomeriggio che inonda prati perfettamente curati, da anni ormai troppa gente sparisce nel nulla. Come Rainey Teague, di appena dieci anni, che la madre aspetta invano di veder spuntare lungo il vialetto di casa, strascicando i piedi come ogni giorno dopo la scuola. Quando scatta l'allarme della sua scomparsa, la polizia si mobilita in massa, anche se non c'è nessun indizio da seguire. O quasi. Perché a Niceville ogni famiglia nasconde un segreto. La scomparsa di Rainey è soltanto il primo anello di una catena di avvenimenti che nel giro di sole trentasei ore travolgeranno la vita di molte persone. Soprattutto quella di Nick Kavanaugh, un poliziotto con un lato oscuro, e di sua moglie Kate, appartenente a una delle più antiche famiglie di Niceville. Una realtà agghiacciante sta per riemergere, e nessuno può far nulla per impedirlo. Perché a Niceville niente rimane sepolto per sempre.


***


Finalmente, dopo tanto tempo ecco a voi una nuova recensione.

In questo mio sproloquio vi parlerò di una trilogia che ho amato moltissimo, il primo libro: Niceville, è entrato nelle mie mani per caso poco più di due anni fa. È entrato nelle mie mani per un caso strano, non l’ho comprato, posso affermare che mi sia stato regalato, ma anche qui non entrerò nel dettaglio. Vi dico solo che quando è arrivato a casa in un bel pacchetto ero decisamente stranita, anche confusa.
Prima di aprire il pacchetto ci ho messo un po’ e allo stesso tempo anche prima di decidermi a leggere il libro, alla fine quando ne ho avuto il coraggio, ammetto di essermi innamorata della storia, dei suoi personaggi, e in cuor mio ho ringraziato tantissimo chi mi ha fatto questo splendido regalo.
Bisogna essere sincere, collocare questo libro in un’unica categoria è molto difficile, chi lo ha letto comprenderà benissimo il motivo, gli altri lo scopriranno se mai avranno la voglia di leggerlo, io posso dirvi solamente che è un perfetto mix fra thriller, giallo e soprannaturale: ma detto così non fa lo stesso effetto che avendolo fra le mani e poter leggere quanto accade in questa cittadina della Georgia.
Sì, perché Niceville è una classica cittadina del sud degli Stati Uniti, dove per le strade si avverte ancora il periodo della Guerra d’indipendenza Americana. Si avverte il vento caldo proveniente dal mare, e quel misto di nuovo mondo e vecchia Europa. Si sentono chiaramente quelle differenze fra il Nord e il Sud del paese.
Mi piace quel senso di caldo e immobilità che molte volte le ex zone schiaviste dell’America riescono a dare, sono sensazioni strane, come se il tempo non fosse mai passato, fosse rimasto immobile durante gli anni.
Anche se ambientato ai nostro giorni, leggendo le descrizioni è come se si venisse catapultati in un’altra epoca, in un tempo passato dove ricche famiglie facevano sorgere città delle quali erano i signori incontrastati, e il canto malinconico degli schiavi faceva da sottofondo a lunghe e torride giornate.
Ecco, questo libro come ho detto è un mix di molti generi, eppure la prima cosa che colpisce sono le ambientazioni, l’autore non è amante delle descrizioni, della poeticità delle parole, eppure con i suoi personaggi e i luoghi sono perfetti.
Quello che mi ha colpito più di ogni altra cosa del libro è proprio questo mix fra soprannaturale e thriller, l’ambientazione cupa che aleggia per tutta la trilogia e quel senso di follia che si è impadronito di Niceville e delle sue persone.
Come mai la gente scompare nel nulla? Non sono morti, non sono scappati, sono solamente svaniti.
Come mai alcune persone perdono il controllo, sembrano impazzire, sembrano essere possedute da una forza soprannaturale?

Cos’è questa oscurità che aleggia per la città, sulle campagne circostanti creando un senso di cappa e di paura?
Carsten Stroud ha creato una serie interessante, libri particolari che incantano il lettore, lo trasportano in un paesino del sud dove nel cuore della città di Niceville.
Ma il vero punto forte della storia, dei racconti sono i suoi protagonisti, i personaggi che si muovono all’interno della trilogia, il mondo in cui sono stati caratterizzati. Tutti in bilico fra il bene e il male, perché si può essere buoni e cattivi allo stesso tempo.

Per la prima volta dopo tanto tempo questo libro mi ha fatto avere un’immensa cotta letteraria. Mi è piaciuto sin da subito un sociopatico cecchino cinquantenne, ma da come lo descrivono ha decisamente molto, molto fascino. Credo che bisognerebbe leggere il libro solo per lui, la sua caratterizzazione, per quanto le sue azioni siano riprovevoli, non sono riuscita a farmelo stare antipatico e non lo si può definire cattivo, né lui, né il suo compare.
Bene, dopo questo piccolo delirio vi lascio, sperando di avervi incuriositi almeno un po’.



Sopra la sua testa, il fumo si raccoglieva e si contorceva contro le piastrelle di metallo che rivestivano il soffitto. Il rumore dell’ambulanza svanì lentamente. In lontananza, a est, oltre il picco nero di Tallulah’s Wall, il sole era una mezzaluna di fuoco sul bordo dell’oceano Atlantico.    I corvi che vivevano sul picco si stavano svegliando. Gonfiavano le piume, sbattevano il becco, allargavano le ali, si agitavano sui rami dell’antica foresta che sorgeva sulla cima frastagliata. Nel cuore della foresta, Crater Sink sembrava un buco nero al centro del mondo.    Era giunto il momento del raccolto.

Commenti