Onde di velluto di Chiara Venturelli

Nuovo talent, nuova recensione. Finalmente è uscito il nuovo libro di Chiara Venturelli, autrice di Lezioni di seduzione, sempre edito da Centauria: Onde di velluto.

Trama: La voce di Alex, morbida come il velluto, culla migliaia di persone ogni venerdì a mezzanotte, con il suo podcast in cui legge brevi racconti inviati dagli ascoltatori. Tra questi c’è Bianca, ventidue anni, una vita affollata e la passione per le parole. I loro due mondi, tra cui corre una distanza fatta di chilometri, di situazioni, di caratteri, si incontrano nello spazio di Binario 7, una storia inventata… Che non finisce lì. Perché in molti, sul sito di Alex, ne chiedono il seguito e lui stesso si accorge di essere rimasto avvinto: dal racconto e, più ancora, dalla sua misteriosa autrice, con cui comincia un fitto scambio di messaggi. Da qui a conoscersi e frequentarsi davvero, però, ci sono di mezzo non solo un viaggio in treno ma una famiglia di ristoratori, un ex in vena di intrighi, una vicina sexy, un lavoro notturno, svariate sessioni di esami universitari e le mille incomprensioni che la vita può seminare sulla strada di un amore a distanza, compresa una cerimonia in cui si sfiora la catastrofe…
Un romanzo frizzante, tenero, vivo come due cuori che battono. Una storia d’amore che mette in scena con delicatezza e un pizzico di ironia la facilità e la difficoltà di trovarsi, in un mondo di comunicazioni istantanee in cui la realtà e i sentimenti viaggiano spesso su frequenze differenti. E un tuffo nella magia che può scaturire dall’incontro tra due solitudini, decise a conquistarsi un sogno.


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Quando ho recensito Lezioni di seduzione, avevo esplicitamente scritto che mi sarebbe piaciuto leggere un romanzo scritto appositamente dall’autrice per essere pubblicato da Centauria. Volevo capire se era stata scelta solo perché famosa su EFP oppure perché aveva veramente talento. Come si evince dalla mia recensione a Lezioni, il romanzo d’esordio non mi aveva completamente convinto: la trama era un po’ confusa, i protagonisti continuavano a battibeccare e alla fine non sono rimasta particolarmente colpita dall’intera storia.
Beh, il mio desiderio si è avverato, Chiara Venturelli ha pubblicato un nuovo romanzo, completamente inedito, che non ha subito modifiche per il passaggio da sito web a cartaceo, e posso dire che Onde di velluto è su tutt’altro livello rispetto all’altro libro. La trama è molto più lineare, si segue con piacere. I personaggi non si fanno odiare (e vi assicuro che io difficilmente sopporto i personaggi femminili, ma sono arrivata alla fine senza odiare Bianca e credo sia una nota molto positiva) e la trama è incredibilmente attuale e realistica. Si parla di un amore nato online, in due città diverse, lontane ma non troppo. Una storia d’amore bellissima, che potrebbe rispecchiare quella di qualche lettrice: nell’epoca in cui viviamo non è così impossibile che due persone si conoscano in questo modo, si innamorino e arrivino a creare una vita insieme.

Trovo azzeccatissima l’ambientazione. Il romanzo si alterna tra Bologna, città dove vive l’autrice, e Milano. Leggendo le descrizioni della città emiliana, mi sembrava di girare per le vie del centro, vederne i monumenti, i locali descritti. Sono stata qualche volta a Bologna ed è stato emozionante capire dove si trovasse Bianca con i suoi amici, sua sorella o chiunque fosse con lei. Riguardo a Milano, invece, non ho trovato la stessa cura. Credo che per questa città l’autrice si sia basata molto di più su ricerche online. Non so se sia mai stata a Milano, probabilmente sì, ma si nota la differenza con le descrizioni di Bologna, del luogo dove vive.
Ho adorato leggere i podcast di Alex, mi immaginavo la fantomatica voce da podcast che poteva avere il nostro protagonista, e ho capito benissimo perché Bianca si è innamorata di lui. In un certo senso ho amato anche Bianca, perché anche se si sentiva inferiore a sua sorella, non continuava a piangersi addosso, anzi è riuscita a creare un bellissimo rapporto con Alex, a capire quando stava sbagliando e quando dovevano venirsi incontro. Contrariamente a Elizabeth di Lezioni di seduzione (scusate se faccio il riferimento all’altro libro, ma non posso farne a meno), quando Bianca litigava con Alex non mandava all’aria l’intero rapporto. Certo, magari passavano giorni senza parlarsi, a causa più che altro della distanza, ma entrambi hanno sempre voluto ricominciare da capo, arrivando a scusarsi anche quando un minimo di ragione ce l’avevano. Alex e Bianca sono sicuramente più maturi di Jack e Liz, dimostrano l’età che effettivamente hanno e per questo vorrei fare i complimenti all’autrice.
Unica nota stonata che ho trovato è stata la famiglia di Bianca durante il matrimonio. Per quanto avessero accolto Michele in famiglia in passato, trovo ingiusto che una famiglia si comporti in quel modo davanti a Bianca e al suo attuale ragazzo. Sembrava volessero far di tutto per mettere a disagio Alex, come per farlo scappare via. Tra l’altro, se Bianca e Michele si erano lasciati, perché mettersi ancora in mezzo? Che poi, Michele è pure stronzo forte, perché ci provava con entrambe le sorelle contemporaneamente, e alla fine usa Dalia per riavvicinarsi a Bianca. Per fortuna Dalia gli ha dato il benservito, perché se lo merita proprio.

Devo però tirare le orecchie ai correttori di bozze. Se fino al capitolo venti la correzione era accettabile, dal capitolo ventuno in poi c’è un degrado assurdo. Nei primi venti capitoli mancava qualche virgola, che può dar fastidio quando si tratta di virgole obbligatorie, ma posso chiudere un occhio.
Dal capitolo ventuno, ho iniziato a chiedermi se il correttore di bozze l’abbia corretto. Oltre alle virgole, ho trovato anche errori di battitura, nonché apostrofi mancanti dove ci andavano. Secondo me la casa editrice dovrebbe mettere più cura nelle correzioni, anche nelle opere di questa collana. Sto leggendo un altro libro sempre edito da Centauria, tradotto da un’altra lingua, e non ha tutti questi errori. So che non bisogna toccare lo stile dell’autrice, ma qui si parla di correttezza grammaticale.
Fortunatamente Chiara Venturelli non fa errori gravi, e gli errori di battitura ci possono stare in un romanzo tanto lungo.


Tirando le somme, il libro è straconsigliato per chi ama le storie d’amore a lieto fine, e magari anche a chi solitamente non legge questo genere e vuole provare a cimentarsi in qualcosa di nuovo.

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