Brand Röd: intervista all’autrice Giorgia Quarantelli in arte Georgette



Brand Röd: intervista all’autrice
Giorgia Quarantelli in arte Georgette



Elis e Brand Rod


***



Riappare in questi lidi. Oggi non per parlarvi di un libro, ma di un'altra mia grande passione i fumetti, che questi siano manga o comics americani o di un qualsiasi altro paese ho una passione smodata per questo genere di letteratura e forma di arte. Invidio tantissimo chi riesce a raccontare una storia tramite le immagini. Altra mia grande passione sono le illustrazioni e stimo tantissimo come sopra chi è in grado di disegnare. Oggi sono qui per parlarvi un pochino di una fumettista italiana che sta lavorando tantissimo per sfondare in questo campo, in un mondo dove è difficilissimo emergere a meno che non si lavori tantissimo. E lei sta lavorando veramente molto per farsi conoscere.
Io la conobbi leggendo i suoi racconti su un sito amatoriale e solo in seguito ho scoperto i suoi disegni, disegni veramente stupendi. Un mix che mi piace tantissimo fra realismo e i manga e mi sono accorta che negli anni non ha fatto altro che migliorare.
Ultimamente sta lavorando a una web comic che mi ha fatto letteralmente innamorare per via dei disegni che di tavola in tavola sono sempre più belli, ma anche per la storia. Brand Röd è un racconto fantasy dalle tinte cupe, ma non mancano alcune parti esilaranti che portano il lettore a sorridere. La storia è scorrevole e pagina dopo pagina non a che incuriosire il lettore sia con la sua trama, ma anche con il mistero che si infittisce e la strana relazione che nasce fra i due protagonisti, un giovane studente d'arte, Elis, e proprio il demone che dà il nome al fumetto ovvero Brand Röd.
Per ora sono pochi capitoli e anche se la trama si sta delineando ancora non si capisce bene in che direzione stanno andando i due, ma io attendo pazientemente le uscite delle nuove tavole.
Di seguito vi lascio il link al blog dell'autrice, veramente andate a guardare il suo lavoro perché è bravissima e poi vi lascio anche un'intervista con lei che è una ragazza splendida.



***



***


Adrien e Uriel <3


***



1 -  Ciao, innanzitutto grazie per aver accettato di fare questa intervista. Sicuramente farò tante domande sceme, ma è la prima volta che scrivo delle domande per una disegnatrice, con gli autori di libri mi è molto più semplice. Sono un pochino più nel mio mondo. Comunque nome, nome d’arte e il secondo come è nato e perché lo hai scelto? E poi raccontaci un po’ di te in genere, come persona, come è nata questa passione per il disegno. Perché hai voluto fare l’illustratrice, un lavoro decisamente difficile in un paese come il nostro.
Geo: Ciao a te e grazie per avermi scelta. In realtà fumettisti e autori di libri hanno tante cose in comune, sono più simili di quanto si pensi.
Il mio nome d’arte, Georgette, non si discosta poi molto dal mio vero nome, Giorgia. E’ un soprannome che mi è stato dato al tempo del liceo e visto che era carino me lo sono portato dietro, prima su EFP e poi nel settore del disegno.
Oddio non so cosa dire di me, non sono così interessante. Ah ah!
Penso di non essere stata io a scegliere la professione, ma la professione di fumettista (non illustratrice, sono molto più a mio agio a narrare attraverso inquadrature anziché creare composizioni). Ho sempre avuto questa voglia di raccontare storie attraverso il disegno, lo faccio da quando ho memoria essendo una persona molto creativa. Peccato che non ho la mano veloce come il cervello!


2 - Parliamo del tuo modo di disegnare, io ti seguo da anni e oltre al fatto che sei migliorata tantissimo ho notato che hai un tratto molto particolare, differente da altri autori nostrani, ma anche stranieri. Ho sempre pensato che fosse una via di mezzo tra il realistico e i manga. Insomma mi affascina molto. Immagino che ognuno con il tempo trovi il suo stile e percorra la sua strada, ma penso anche che ci siano modelli di ispirazione, artisti che ti hanno ispirato più o meno famosi. I tuoi quali sono stati e quali sono tutt’ora?

Geo: Ognuno ha un parere differente sul mio stile e quando mi si fanno domande su di esso sono sempre in difficoltà, non credo di rientrare in nessuna categoria, forse quella più azzeccata è euromanga. C’è addirittura chi ha definito il mio stile americano (e lì mi sono messa a ridere perché ancora mi ricordo le cattiverie che mi disse l’editore di fumetti americani, che presiedette al mio esame finale alla Comics di Firenze, sul mio stile)!
Negli anni ho letto e ampliato molto il mio panorama culturale in ambito fumettistico e non. Non ho dei modelli a cui mi ispiro, è tutta farina del mio sacco. Ultimamente mi sono appassionata molto al mondo dei webcomics che seguo più volentieri di altre serie editoriali; c’è gente davvero talentuosa come l’autrice di “Avialae” (Lucid) o quella di “A Matter of Life and Death” (The Snipster), di entrambe apprezzo lo stile particolare ed estremamente personale. Mi piace studiare le loro tecniche di lavoro. Inoltre sono un po’ i miei esempi di vita, del tipo “da grande vorrei essere come loro”. Ah ah! Le ammiro tantissimo, loro e molti altri autori indipendenti come loro.


3 - I tuoi lavori, parlami di loro, dalla web comic che hai in corso, come è nata la storia, l’idea. Come sono nati i personaggi e soprattutto i due protagonisti.

Geo: L’idea dietro a Brand Röd è nata nel lontano 2010 quando, fresca di diploma alla Scuola Internazionale di Comics, partecipai, insieme ad un gruppetto di altri studenti, alla mia prima fanzine. Il tema per quel numero era “i bambini e il grottesco”, quindi mi focalizzai sul voler dare vita a  una fiaba tutta mia nonostante le sole sei tavole a disposizione. Il mix bambino discriminato, fata cattiva che lo raggira e finale con una cupa rivincita mi pareva una buona idea! E così è nato il personaggio di Brand; inutile dire che mi sono subito affezionata a lui e alla sua storia (che si può leggere nel sito in versione 2010 oppure in versione rivisitata sul primo volume). Anni dopo ero ancora lì a rimuginare su di lui, su come avrei voluto dargli un seguito, magari portando il personaggio al giorno d’oggi, non più bambino ma da demone adulto. Elis è nato di riflesso a Brand, senza particolari sforzi. Mi serviva un personaggio dal carattere totalmente opposto a quello di Brand: forte, solare, pieno di voglia di vivere, che trascinasse il demone fuori dalla sua zona di comfort. Fin da subito l’ho rappresentato come un biondino vivace (non a caso ho scelto colori molto brillanti per lui), forse all’inizio era più mansueto mentre ora, con l’andare della storia, ha avuto una crescita in spessore emotivo. Idem per Ruben e altri personaggi secondari, stanno crescendo con me.


4 - Lavori passati, ricordo che avevi una storia in corso che mi era subito piaciuta, un giorno la riprenderai?

Geo: Non ho una grande carriera alle spalle. Ho fatto solo alcune one-shot per la fanzine di Codice Lapis. Mentre ho una storia lasciata incompleta al primo capitolo (sempre fatta per una fanzine), che un giorno vorrei riprendere, magari dopo aver finito Brand Röd.


5 - Lavori futuri. Hai qualcosa in mente anche per il futuro, da affiancare a Brand Röd, oppure aspetti di finire quello e poi inizierai altro?

Geo: Di lavori futuri ne ho un’infinità! Ah ah! Ne ho talmente tanti che dubito mi basterà una vita intera per farli tutti. Spero un giorno di trovare un assistente e di riuscire a lavorare a ritmi più sostenuti, magari affiancando più progetti.
Per il momento la mia priorità resta comunque quella di mandare avanti Brand Röd.


6 - E ora parliamo di Brand Röd, hai idea di quanto sarà lunga come storia? Mi fai qualche spoiler che io li adoro <3?

Geo: La storia è già tutta completa nella mia testa (e in diversi appunti sparsi per la casa), purtroppo non so convertire le idee in numero di pagine. Penso che saranno cinque o sei volumi in tutto.
Spoiler… umh… te ne faccio due! Il primo è che sto aspettando l’entrata in scena di un personaggio importantissimo per la storia, so già che i lettori impazziranno per lui! E forse già alla fine del terzo capitolo qualcuno intuirà qualcosa (c’è già chi l’ha capito di chi si tratta). Questo personaggio apparirà più o meno all’inizio del quarto capitolo. Non vedo l’ora!
Il secondo spoiler è che probabilmente farò un volumetto extra sulla coppia Viktor x Ruben. Una specie di spin-off “what if” su loro due. Kh kh!
Eeh… vorrei avere più mani. Anzi vorrei essere direttamente un Cyborg per lavorare senza sosta e più velocemente! Ah ah!


7 - So che sei stata al Cartoomics, come è andata la fiera in generale, c’è stata curiosità per il tuo lavoro? Ci sono stati riscontri dopo il lavoro che hai fatto in questi mesi?

Geo: Essendo stata la mia seconda fiera, e la prima importante, mi reputo soddisfatta. Certo ci sono stati momenti di vuoto che mi hanno demoralizzata un sacco, ma in realtà è andata bene.
Le persone che sono passate allo stand erano per lo più lettori che già mi conoscevano, ma ci sono stati anche alcuni che si sono avvicinati incuriositi per sapere la trama della storia. Ho dato via tantissimi bigliettini da visita!
Di sicuro qualcosa si sta muovendo, i lettori stanno aumentando, sia quelli italiani che quelli stranieri. Spero di continuare su questa strada!


8 - I tuoi autori preferiti del momento fra coloro che fanno il tuo stesso mestiere, che cercano di sfondare.

Geo: Oddio è una lista davvero lunga. Non vorrei offendere qualcuno se magari mi dimentico qualche nome!
Come dicevo prima tra i miei autori preferiti ci sono:
Lucid (Avialae)
The Snipster (A Matter of Life and Death)
Sara Spano (Nine Stones)
Ilaria Catalani e Silvia Tidei (Hadez)
Chiara Zuliani (Anima)

Kokoro (La Calaca de Azúcar)

Wendigo (Cyber Steel)

Kite (illustratrice)
Kiki & Kino (Looks like me)
più tantissimi altri colleghi e amici.


9 - Cosa ti ispira quando disegni? Nel senso, ascolti musica, qualche canzone in particolare. Oppure ci sono momenti precisi in cui preferisci disegnare?

Geo: Di solito metto su musica abbastanza tranquilla o addirittura lavoro in silenzio, ho bisogno di sentire i miei pensieri, soprattutto quando cerco di recitare le scene ed elaborare i testi. Quando invece mi occupo di china e grigi metto su anche qualcosa di un po’ più ritmato.
Ormai è risaputo che lavoro meglio di notte, è l’unico momento in cui sono tranquilla per più ore consecutive e c’è silenzio in casa. Inoltre mi sveglio di notte come i gufi, nel senso che per tutto il giorno sono assonnata e stanca mentre dopo le 23 mi attivo.
Non volevo dirlo così, ma in realtà sono un vampiro!
Sole! Ksssss!


10 - Ho visto che  Brand Röd lo stai pubblicando anche in lingua inglese. Il riscontro fra gli stranieri è differente rispetto all’Italia? Hai più commenti, like alla tua storia rispetto che nella versione Italiana?

Geo: Beh gli stranieri sono ovviamente in numero maggiore venendo da tutte le parti del mondo. In generale sono molto più attivi e mi lasciano un sacco di commenti oltre ai like. Su Tapastic ho appena raggiunto la quota di 5.000 lettori e continuano a salire!
Chissà, magari un giorno sarò famosa! Ah ah!


11 - Ok, penso di essere arrivata alla fine. Progetti per il futuro, non solo lavorativi ma anche personali. Cosa vuoi fare da grande, cosa desideri che per quando sarai grande?

Geo: Vorrei riuscire ad essere un’autrice indipendente di successo, che ce la fa senza case editrici (che a mio avviso limitano un po’, tipo se pubblicassi Brand in Italia non potrei più postare nemmeno in inglese e perderei i lettori stranieri, oltre alla possibilità di interagire con loro). Penso di essere sulla strada giusta anche se il percorso da fare è ancora molto lungo e la meta lontana. Di sicuro ce la metterò tutta, sia per me che per chi mi segue.



***







Tutte le immagini di questa intervista appartengono all'autrice, io le ho usate perché mi ha dato il suo permesso.













Commenti