Il principe prigioniero di C.S. Pacat (Anteprima)

Chi è C.S. Pacat? Un genio, a parer mio. A parte gli scherzi, è una scrittrice Australiana, di Melburne nota al mondo proprio per la trilogia Captive Prince. Ha vissuto in diverse città del mondo, tra cui Perugia e Tokyo, e ha scritto questa magnifica saga e racconti annessi.
Captive Prince è diventato noto al pubblico perché la sua autrice lo aveva pubblicato a puntate online, in seguito è stato notato da una grande casa editrice Americana che lo ha distribuito in diversi paesi del mondo. In Italia arriva in questo giugno 2017 grazie alla Triskell edizioni.


Il principe prigioniero
C.S. Pacat


Trama:

Damen è un guerriero e un eroe per il suo popolo, nonché il legittimo erede al trono di Akielos. Ma quando il fratellastro si impadronisce del potere, Damen viene catturato, privato del suo nome e spedito a servire il principe di una nazione nemica come schiavo di piacere.
Bellissimo, manipolatore e pericoloso, il suo nuovo padrone, il principe Laurent di Vere, rappresenta tutto il peggio della corte di quel paese. Ma all'interno di quella letale ragnatela politica niente è come sembra, e quando Damen si trova, suo malgrado, invischiato nelle macchinazioni per il raggiungimento del potere, è costretto a collaborare con Laurent per sopravvivere e salvare la sua casa.
Per il giovane condottiero, a quel punto vige una sola regola: non rivelare mai, in nessun caso, la propria identità, perché l’uomo da cui dipende è anche colui che, più di chiunque altro, ha motivo di odiarlo…

Link acquisto: Il principe prigioniero


***


Una nuova recensione per un’anteprima che attendevo con fibrillazione. Dunque, ho sentito tanto parlare di questa saga e tutti me la consigliavano, mi spingevano anche a superare la mia pigrizia e iniziarla in inglese visto che era imperdibile a loro detta. Ora, io non so come saranno gli altri libri, li attenderò con molta pazienza, ma questo primo mi ha entusiasmato, un romanzo m/m fantasy, molto molto piacevole da leggere.
Ma andiamo con ordine; a fine mese, come molti di voi sapranno, uscirà Captive Prince - Il principe prigioniero di CS Pacat, edito dalla Triskell edizioni. In molti probabilmente stanno tenendo il conto dei giorni, sicuramente quelli che già conoscono questa saga e l’hanno seguita in inglese non vorranno perdersi la versione in italiano, ma anche chi non la conosce e ne è rimasto incuriosito.
Ho sentito commenti di ogni genere su questo libro, sia in positivo che in negativo, ma nessuno è riuscito mai a farmi passare la voglia di leggerlo e di scoprire cosa attirasse tanto i lettori, poi essendo un fantasy non potevo fare a meno di volerlo.
Il primo libro non è lunghissimo: da quanto ho potuto constatare è una lunga presentazione dei due personaggi principali e degli avvenimenti che presto si scateneranno.
Non è molto veloce come libro ed è un bene, questo perché introduce i personaggi, gli eventi, gli intrighi di una corte e dei vari regni, ma soprattutto mette in risalto le usanze talmente differenti di questi regni e anche a confronto i due protagonisti, il loro carattere, il modo di comportarsi che in questo primo volume hanno dei ruoli ben definiti: un principe e il suo schiavo. Loro devono ancora trovare un equilibrio, una sorta di qualsiasi tipo di dialogo; per lunga parte del romanzo si detestano e basta, e mentre Laurent cerca in ogni modo di denigrare e sottomettere Damon, questo fa di tutto per risultare impertinente, irriverente, disposto anche a farsi frustare e picchiare, ma di sicuro non a obbedire a un ragazzino viziato per il quale non ha per nulla rispetto. Mi piace il carattere di Damon, in alcuni casi è molto sensibile, ma ha anche un lato forte, barbaro, proprio come lo considera Laurent.

Lo stile del libro è piacevole, mi piace il modo in cui si alternano le descrizioni dell’ambiente  ma anche degli accessori e dei vestiti dei vari personaggi che sono dettagliati e identificano la cultura dei vari regni  ai pensieri e all’introspezione del protagonista. Niente è troppo pesante e penso anche che i traduttori abbiano fatto un ottimo lavoro non alterando lo stile, ma adattandolo per renderlo veramente una lettura piacevole.
Captive Prince è di base un fantasy, ma al contrario di molti libri di questo genere a livello di scrittura è molto più leggero, più scorrevole: lo si riesce a finire in una sera, eppure come ho scritto sopra non mancano le descrizioni che al suo interno sono decisamente molto importanti; non sono ai livelli di Tolkien, ma come lui sono in pochi <3. All’interno di questo primo volume si affrontano diverse questioni: gli intrighi di corte, ma anche i vizi della corte di Vere, il modo in cui si danno a riti orgiastici incuranti della presenza di altre persone, questo mix della corte di Vere di essere sia molto chiusi e al tempo stesso decisamente disinibiti. I nobili sono austeri, sia nel vestirsi che nei gioielli che portano indosso, al tempo stesso mostrano la loro ricchezza, la loro opulenza tramite i loro prediletti, giovani destinati al loro letto, alle arene e a quei riti di piacere che in questa corte trovano tanto divertenti ed eccitanti. Al contrario, il regno dal quale arriva il protagonista, nonché voce narrante del libro è molto più riservato per determinati aspetti della vita. Hanno degli schiavi per il piacere, ma ogni tipo di rapporto umano e sessuale si consuma in privato, fra le mura delle proprie camere e con la dovuta discrezione. Una cosa che ho apprezzato tantissimo è come descrivono gli schiavi di piacere addestrati ad Akielos.

Loro vengono educati per essere dei sottomessi, tanto da arrivare ad avere bisogno di qualcuno che si occupi di loro, ma al tempo stesso colui che poi diventerà il loro padrone li rispetta, in un certo senso è grato loro per quello che fanno, non li maltratta, perché per quel regno, come per il regno di Patros, la sottomissione è una forma d'arte: questi giovani non sono solo oggetti di piacere, li educano a conversare in altre lingue nel caso debbano essere donati a ospiti stranieri, a donarsi completamente ai loro padroni, ma al tempo stesso questi devono fare in modo che abbiano fiducia in loro, questo è alla base di tutto. Nell’ambito di questo mondo fantasy e della cultura di questo regno, tutto questo è ben descritto e ben gestito.
In tutto il libro gli abitanti di Vere considerano quelli di Akielos dei barbari, quando a parer mio, da come si comportano con i loro schiavi e i loro servi, è proprio tutto il contrario.
Il libro, pur non essendo lunghissimo, è veramente ben curato, sia nelle descrizioni che nella caratterizzazione dei personaggi, una cosa che forse avrei preferito è che fosse stato un romanzo corale. L’intero primo libro è dal punto di vista di Damen, quindi volenti o nolenti ci si lascia un pochino influenzare dai suoi sentimenti verso alcuni personaggi, li si vedono attraverso i suoi occhi e non oggettivamente. Non troppo, l’autrice è brava a renderlo abbastanza obiettivo come personaggio, ma al tempo stesso un romanzo corale avrebbe reso la storia molto più completa. Riuscire a comprendere e vedere alcune cose dagli occhi del principe Laurent o del reggente sarebbe stato interessante, avrebbe reso più completo l’intero racconto e al tempo stesso si potevano mantenere i dovuti misteri che mi hanno fatto sorgere spontanee un sacco di domande e che mi hanno incuriosito tantissimo. Poi, credo di non averla mai nascosta la mia passione per i romanzi corali, per alcuni personaggi minori che in questi hanno più spazio e dei quali man mano si scopre di più; spero che questo accada anche in questa saga, anche se è scritta da un unico punto di vista.

Captive Prince è una lettura che consiglio, non agli amanti degli m/m ma soprattutto ai chi ama i libri fantasy ben strutturati a livello di ambientazione e di caratterizzazione dei personaggi. A chi ama i libri con una trama complessa, intrighi politici e tanto mistero. Poi non nego che sia molto erotico, ma è inserito bene all’interno del racconto, le scene di sesso che ci sono in questo primo libro non sono tantissime, sono messe più per descrivere la cultura di Vere che buttate lì a caso, e comunque sono veramente molto erotiche e non volgari.

Una storia complessa, di cui questo romanzo è solo il primo capitolo, quello che fa incuriosire e porre mille domande, per poi lasciare il lettore sul più bello alle ultime battute, domandandosi cosa accadrà in seguito. Cosa accadrà al giovane principe Laurent e anche a Damen, e soprattutto se prima o poi la scintilla scoccherà fra di loro. Entrambi i protagonisti nascondono molte cose all’altro, ma se i segreti di Damen li conosciamo, quelli del futuro re di Vere continuano a rimanere tali, nascosti e custoditi nei meandri più oscuri della sua mente. Eppure è un vero peccato, perché Laurent è un personaggio particolare, visto anche dagli occhi di Damen. Un personaggio complesso, con molte sfaccettature differenti, pieno di sé sicuramente, anche viziato e capriccioso, ma al tempo stesso ha un lato buono, che cerca di tenere ben nascosto, ma che di tanto in tanto affiora in alcuni suoi atteggiamenti. A primo impatto non sembra affatto simpatico, tutt’altro, dà l’idea di essere un bambino capriccioso, ma ho come l’impressione che in lui ci sia molto di più: molti segreti, ma non solo.


In una delle mie ultime recensioni ero esaltatissima dopo aver terminato una saga con i personaggi descritti adeguatamente e anche gli avvenimenti, ora mi sono imbattuta in questo libro veramente interessante, sia per la fantapolitica, che per questi regni che per alcuni versi fanno pensare all’antica grecia; più che altro mi è venuta in mente Sparta, parlando di Akielos, mentre Vere mi fa pensare a un luogo più esotico, ma al tempo stesso più occidentalizzato, un mix fra Roma e l’Egitto. E leggendo la mia mente ha creato immagini, vagato tantissimo, mi spiace sempre non essere brava con le matite, altrimenti ora invece di recensire starei ancora a disegnare.

Ora la finisco altrimenti continuerei a parlare e parlare, per elogiare questo libro, quindi vi consiglio di leggerlo, di amarlo tantissimo e di innamorarvi dei personaggi e ringraziare l’autrice per averli creati e le ragazze della Triskell per averlo portato in Italia. Un libro stupendo, un fantasy particolare, un libro con dei tocchi erotici stupendi e mai volgari.

Si merita quattro piume piene <3.



Commenti

  1. OMG!!! Esce in Italia?! Non ci avrei mai sperato! Sono felicissima, prenderò anche le edizioni italiane allora <3

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Esce domani il primo volume della saga, mi è piaciuto da morire e mi chiedo se la CE fará anche la versione cartacea.

      Elimina

Posta un commento