Chiacchiere in libertà #6: Il mondo degli M/M




Eccomi, nuova settimana nuovo articolo, se riesco a finirlo in tempo.
Questa volta voglio parlarvi del meraviglioso mondo degli M/M. Ora, voi vi starete chiedendo cosa sia e no, non è un mondo di praline al cioccolato colorato con dentro delle noccioline e nemmeno il chitarrista dei Guns N’ Roses.
Il mondo degli M/M o meglio ancora gli M/M sono un genere di romanzi dove all’interno ci sono una o più componenti omoerotiche.
Ora, il discorso che cercherò di affrontare sarà lungo e anche un pochino complicato, in alcuni passaggi potrei essere fraintesa, quindi parto con il dire subito che non voglio denigrare il genere, chi lo scrive o i romanzi d’amore. Gli ultimi non sono propriamente il mio genere, ma di tanto in tanto li leggo e molti mi sono piaciuti.
Il discorso che voglio affrontare è complesso perché devo parlare di molti punti, probabilmente mi porteranno a ripetermi o meglio a ripetere alcuni concetti. Spero di riuscire a evitarlo, ma in caso contrario perdonatemi e soprattutto spero di riuscire a scrivere qualcosa di decente.
L’articolo in generale vuole parlare di questo genere letterario che pian piano ha preso piega nel nostro paese, ma anche in tutto il resto del mondo, ma al tempo stesso continua a rimanere un genere marginale come se l’omosessualità fosse un tabù all’interno della letteratura a meno che questa non sia specifica, quindi romance stile harmony o libri erotici a tematica omosessuale.
Dunque, come ho accennato all’inizio di questo articolo con il tempo ha preso piega questo tipo di letteratura, prima all’estero dove il mercato sembra essere molto più vario e poi anche in Italia. Come in tutto il mondo, anche da noi ci sono diverse case editrici che si occupano di divulgare questi romanzi. Il problema è, dal mio punto di vista, che essendoci ancora una forte chiusura mentale i libri di questo genere vengono etichettati alla stregua degli harmony. Nulla contro gli harmony, una mia amica mi ha sempre detto che anche di quelli ce ne sono di differenti tipi, dai trash a quelli scritti veramente bene.
Ne ho letti tantissimi di libri M/M e come in ogni pubblicazione ci sono piccoli gioielli, pietre più o meno grezze e titoli che possono lasciare un po’ perplessi. Sono sincera, per un lungo periodo la mia perplessità non ha fatto altro che aumentare lettura dopo lettura. Pur essendoci eccezioni e libri molto belli e ben scritti, di altri non posso dire la stessa cosa. Molti romanzi sono simili, poco accurati a livello di descrizioni e stile per lasciare spazio solo alla parte romantica della trama e ovviamente alle scene di sesso.

Nella stragrande maggioranza dei casi sono le case editrici che decidono cosa pubblicare, ma per loro è una questione di marketing e di guadagni, pertanto vendono quello che il pubblico desidera leggere. Da questo punto, secondo me, nasce il problema sia di un mercato ristretto, sia di un gruppo chiuso di lettori e compratori; è un mix di vari fattori: il desiderio di guadagno della case editrici, e non si può nemmeno dire che sia sbagliato come desiderio, non si lavora per la sola gloria. Poi ci sono i gusti dei lettori, quindi se chiedono un romanzo d’amore di certo non gli si può propinare un libro di cucina, nemmeno se il cuoco nelle foto è figo, e poi c’è la mentalità della persone che è molto ristretta, pertanto le stesse vendite non raggiungerebbero un pubblico molto vasto. Al tempo stesso però penso che una possibilità bisognerebbe darla a questo tipo di romanzi. Ora voi, soprattutto i profani, vi domanderete perché? Semplice, se scrivo un romanzo prettamente erotico o una storia d’amore omosessuale, allora mi va bene che venga inserito in una categoria di romance o omoerotica. Ma se trovo un libro giallo, un noir, un libro di fantascienza dove dall’ambientazione alla trama, tutto ha un ruolo principale rispetto alle inclinazioni sessuali del protagonista, non vedo perché debba finire tutto etichettato come romanzo M/M?
Cerco di spiegarmi meglio, se si decide di scrivere un libro con un’ambientazione da poliziesco dove il protagonista deve risolvere un caso, dove il libro è impostato proprio come un giallo, cosa cambia con chi va a letto il detective protagonista che segue le indagini? Cosa cambia fra lui e un altro protagonista che a casa ha una moglie ad aspettarlo invece di un compagno? Un dettaglio minuscolo come questo può far cambiare genere a un libro, può essere ignorata la sua trama e l’ambientazione per un dettaglio simile? Che poi non cambia genere, viene solo etichettato come omoerotico.
Io penso che l’importante di un libro sia come è scritto, quanto è avvincente la trama, la caratterizzazione dei personaggi, la sua originalità, non con chi va a letto un personaggio. Credo anche che non ci si possa scandalizzare per delle scene di sesso, non in quest’epoca in cui basta accendere la TV e si può vedere di tutto; basta avere un pc e raggiungere qualsiasi immagine, video, storia e quant’altro.
Allora mi domando come mai c’è questo desiderio di rinchiudere questo genere di libri in un’unica categoria, facendo in modo che la maggior parte di loro mantenga lo stesso target? Cercando di convincere i non lettori di romanzi M/M che questi siano solo degli harmony, storielle romantiche per passare alcune ore.

Ma non è così, non tutti i romanzi M/M sono leggeri, tutt’altro, perché molti, di quelli scritti bene affrontano tematiche complesse a partire dall'accettazione di sé, passando per l’omofobia, la paura di non essere accettati dagli altri che questi siano amici o la propria famiglia, ma possono anche essere letture di altri generi, dove la sessualità dei personaggi o di uno solo di questi non è rilevante.
Arrivati a questo punto parliamo un po’ dei libri in questione o meglio di quelli che sembrano vendere di più: le storie d’amore. Piacciono e anche tanto, le lettrici desiderano, bramano avere una coppia nei romanzi, una storia d’amore e un lieto fine. Quindi cosa accade sul mercato, cosa accade quando ci si immerge nel mondo degli M/M? Semplicemente la scelta diminuisce: nel senso che le storie iniziano a somigliarsi tutte, vengono scritte e strutturate in modo che possano essere prese dalle case editrici e che possano piacere al pubblico che le richiede.
Dal mio punto di vista, in tutto questo marasma di storie si trovano anche lavori stupendi e molto originali, ma quanti sono? Quanti libri si possono dire completi e strutturati in maniera adeguata, con le dovute descrizioni e la giusta caratterizzazione dei personaggi e una trama ben articolata?
Quanti di questi libri sono completi per quanto riguarda il mondo dove si muovono i personaggi, l’ambientazione?
Probabilmente a molti lettori non interessa tutto questo, ma l’ambientazione dove si muovono i protagonisti serve anche a caratterizzarli, crea il loro passato e anche il futuro, riesce a dare un contesto preciso e una sorta di realtà all’intero libro. E non parlo solo di ambientazione, ma anche dei rapporti umani. Il mondo in cui nasce ed evolve una storia d’amore.
Ora la domanda è: come mai i lettori non desiderano tutto questo? Dare un minimo di realtà ai libri li renderebbe sicuramente migliori, di un livello molto più alto, darebbe loro e ai personaggi molto più spessore, eppure sembra che non interessi. In molti affermano che leggere è uno svago e non gli interessano i problemi di tutti i giorni e il realismo all’interno di un romanzo, vogliono altro, che in alcuni casi è basato su storielle d’amore e tanto sesso. Non dico che non debbano esserci, non voglio essere ipocrita, mi rendo conto che vendono e anche tanto e le scene hot piacciono anche a me, però in un libro vorrei  trovare anche altro.
Vorrei che si trovassero romanzi di alto livello, molto alto, in modo da spingere chi vuole percorrere questo lavoro a dare non solo il meglio di sé ma molto, molto di più. Se lo standard è alto chi desidera pubblicare un romanzo deve dare il meglio di sé e presentare un lavoro completo sotto ogni punto di vista.
Ora, non voglio dire che i lavori che si trovano siano pessimi, come in ogni genere, come per ogni editore spaziano, variano e ci sono storie più o meno complesse, ma quando il livello rimane sempre lo stesso inizio a pensare che ci sia un problema di fondo.
Un problema sia da parte delle case editrici che come ho scritto non lavorano per la gloria ma per vendere, ma anche da parte dei lettori che inglobano tutto, leggono tutto, accettando passivamente quanto passa il mercato. Se non ci sono critiche di nessun genere sia chi pubblica che chi scrive pensa di stare andando nella direzione giusta, di aver fatto un lavoro al top, ma non sempre è così. Poi ovviamente ci sono critiche e critiche, ognuno ha i suoi gusti, c’è chi ama libri leggeri e poco impegnativi, ma al tempo stesso penso che bisogna cercare di essere obiettivi nel momento in cui si lascia una recensione. Sono la prima a sapere quanto sia difficile, quanto il gusto personale guidi una recensione, eppure penso che leggendo un libro il lettore riesca a notare i pro e i contro di quello che ha davanti. Posso trovarlo piacevole, con dei buoni spunti, ma sicuramente mi rendo conto se ci sono errori, ripetizioni, ma anche se è piatto a livello di ambientazione e descrizioni.
Io ho sempre pensato che lo scrivere un libro è come creare un quadro, con le parole si colorano le pagine, si creano luoghi, persone e fatti, ma se scrivendolo per la metà rimane bianco e appaiono solo i personaggi e il loro amore qualcosa non va. Manca tutta una parte, quelle sfumature quei colori che hanno reso quei due uomini come li vediamo, come leggiamo di loro. Spunti per l’immaginazione servono sempre, o no?
Ci sarebbe tanto altro da dire, ma se continuo potrei scrivere e scrivere e tediarvi con mille pagine per poi arrivare a ripetere sempre le stesse cose.

I miei sono spunti di riflessione e voglio concludere così questo articolo: so benissimo che ogni lettore ha i suoi gusti, è amante di determinati libri con avvenimenti, stile e narrazione differenti, però io qualche consiglio di lettura lo voglio dare. Non pretendo di essere la detentrice del sapere assoluto e di cosa debba leggere la gente, però voglio consigliare i libri che sono piaciuti tantissimo a me, non tutti, sarebbe una pila infinita, ma qualcuno. Collaborando con alcune case editrici ho scoperto autrici nostrane emergenti che meritano di essere lette perché bravissime e perché penso che abbiano un grande futuro davanti a loro; scrivono in maniera completa e nei loro romanzi c’è un connubio perfetto di quanto cerco in una storia: bella scrittura, descrizioni e un’ottima caratterizzazione dei personaggi. Poi c’è anche un’altra cosa, una parte delle autrici; nei loro racconti si avverte qualcosa di loro, delle loro passioni e di quanto si siano impegnati su quel testo. Fra i gioielli che ho letto quest’anno consiglio Il principe Triste di Thea Bricci, una storia toccante, completa che mi ha fatto versare un mare di lacrime. Poi Breathe di Grazia Di Salvo, iniziato e terminato in questi giorni è una stupenda storia d’amore con due personaggi splendidi e ben caratterizzati e anche qui ho pianto tantissimo, ma ho amato i due protagonisti.

Però di libri M/M ce ne sono anche di diversi generi, che potrebbero annoverarsi nella letteratura LGBT e così voglio consigliarvi Hello Daddy di Claudio Rossi Marcelli che non è di certo un esordiente ma un bravissimo giornalista e il suo libro uscito diversi anni fa è la storia di un amore, di una coppia gay, del desiderio di essere una famiglia come tutte le altre e di un periodo ancora più chiuso rispetto a quello di ora verso gli omosessuali in quella che è la nostra Roma.

Questi sono solo alcuni titoli, poi ci sono autrici straniere molto brave, che ho apprezzato, ma quelli li lascio scoprire a voi per poi sapere cosa ne pensate.



Commenti

  1. ...non esistono libri morali e libri immorali, ma solo libri scritti bene e libri scritti male...
    (O. Wilde)

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