Killing Stalking di Koogi





Salve,
oggi vi parlo di un Web Comic della Corea del Sud, il chiacchieratissimo Killing Stalking.





Trama:
Ossessionato da un ragazzo incontrato all'università, ma troppo tormentato per fare la prima mossa, Bum Yoon decide di introdursi di nascosto in casa dell'oggetto del suo desiderio... scoprendone il vero, crudele volto e diventandone (volontariamente?) prigioniero. Ha inizio un gioco spietato tra vittima e carnefice, amore e morte: il webcomic che ha conquistato il mondo, nella sua prima edizione cartacea!


***


La J-POP è stata la prima casa editrice a livello mondiale ad accaparrarsi la pubblicazione in cartaceo dell’opera di Koogi.
Il Manhwa è conosciuto e seguito in tutto il mondo, ed era noto ancor prima della sua uscita anche nel nostro Paese; con le sue vendite sia on line che nelle fumetterie continua ad alimentare il suo successo.
La storia parla di un amore malato, che si trasforma in ossessione, di abusi sia fisici che psicologici, di stalkeraggio, di inversione di ruoli, di un gioco di apparenze dove quello che si vede non è quello che sembra, dei desideri più nascosti e oscuri dell’animo umano.
Il protagonista è Bum Yoon, un ragazzo sui vent’anni dall’aspetto gracile, trasandato e anonimo, con un carattere molto chiuso, che si trasforma in uno stalker per l’amore morboso e ossessivo verso il coetaneo Sangwoo, che è il suo opposto: è solare, amato da tutti, circondato da amici e pieno di donne.
I due frequentano la stessa università e leva militare (obbligatoria in Corea del sud), non si sono mai parlati, ma durante il servizio militare Bum Yoon viene preso di mira dai suo superiori e un giorno subisce un tentativo di violenza; inaspettatamente viene salvato da Sangwoo.
Da quel momento l’ossessione di Bum Yoon verso l’altro crescerà sempre di più, portandolo a spiare e seguire il ragazzo, a impararne le abitudini, a scoprire il codice per entrare in casa sua e quando lo fa si ritrova catapultato in cose e aspetti dell’uomo che ama a cui non era preparato, entra in una spirale fatta di violenza, follia, disperazione, dove i ruoli si invertiranno: lui diventerà la vittima e Sangwoo il suo aguzzino al quale continuerà ad essere legato per l’amore che prova per lui, ma allo stesso tempo lo teme e vorrebbe fuggirgli.
All’interno della storia vediamo che la narrazione è divisa in tre parti: la prima dal punto di vista del protagonista, dove impariamo a conoscere la sua sofferenza e solitudine, nonché il suo amore segreto; la parte centrale dove abbiamo un punto di vista esterno come se all’interno della casa ci fosse una telecamera che spia tutto quello che accade senza sapere cosa Bum pensi e infine la parte conclusiva dove ritorna la visione di Bum che cerca un modo per uscire dall’incubo.
I personaggi sono ben caratterizzati, la loro psicologia borderline è molto ben studiata da parte dell’autrice, inoltre dedica molto tempo all'introspezione (utilizzando i primi piani) dei personaggi, anche di quelli che in questo primo volume compaiono di sfuggita.
Ci troviamo di fronte a un vero e proprio thriller psicologico a fumetti, con tinte noir e un richiamo alle tematiche omosessuali che qui fanno da contorno ad una vicenda più complessa.
I disegni li trovo molto interessanti, i dialoghi sono ridotti all’essenziale (infatti sono i disegni a parlare), la colorazione delle tavole è in digitale e l’edizione italiana è ben curata, su carta lucida che ne fa risaltare i colori e giustifica il prezzo di €9.90.
Personalmente all’inizio non ero tentata di prenderlo perché credevo di non reggere una storia simile, ma la curiosità ha prevalso così l’ho acquistato; leggendolo mi aspettavo qualcosa di peggio e fortunatamente non  è stato così, certo rimane comunque una lettura non adatta a tutti, infatti la sconsiglio a chi è molto sensibile o suggestionabile.
Nel complesso lo trovo un bel manhwa, è interessante, si legge in modo veloce ma non riesco a giustificare il motivo del suo enorme successo, sarò fuori dal coro ma per me non vale più di 3 piume.




Commenti