Più che bene di Lane Hayes (Anteprima)


Trama:


Matt Sullivan si definisce per etichette: studente di legge, atleta, eterosessuale. I suoi obiettivi sono laurearsi e fare carriera in uno studio legale. Una sera decide di accompagnare il suo coinquilino gay in discoteca, e la sua vita cambia. Si rende conto, infatti, di essere attratto dall’uomo più bello che abbia mai visto. Tutte le sue etichette piano piano finiscono per staccarsi, perché non riesce a dimenticarlo.
Aaron Mendez non crede nelle etichette. Si tiene alla larga dagli uomini etero curiosi e non ha paura di mettere in chiaro che non intende nascondere la sua natura favolosa per nessuno. Se da una parte Aaron non può negare di essere attratto da Matt, dall’altra, però, è riluttante a farsi coinvolgere in una storia da qualcuno che trova ancora difficile accettare cosa implica quella nuova etichetta. Soprattutto quando quel qualcuno ha ancora una ragazza.

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Novembre inizia con una nuova recensione per la Dreamspinner Press, di un libro non lunghissimo e che fino alle ultime battute non so bene se mi ha convinto o meno. La storia, la trama, l’idea per sé è decisamente interessante, ma devo ancora decidere, capire bene se mi piace come è stata sviluppata o meno.
L’intera storia, oltre a essere una storia d’amore, dovrebbe anche essere un percorso. Un percorso di crescita e consapevolezza di uno dei due protagonisti. Come ho detto anche in altre recensioni, ultimamente vanno di moda determinate ambientazioni e determinati protagonisti; un tipo di personaggio che piace tanto sia alle lettrici che alle scrittrici è il ragazzo che all’apparenza sembra etero convinto ed è anche convinto di esserlo e poi, improvvisamente, incontra l’uomo gay che gli fa perdere la testa.
La storia più o meno si basa su questo cliché, che poi, sviluppato più o meno bene, rende il racconto interessante.
Matt, il protagonista della storia e POV principale del libro, dal momento in cui incontra Aaron afferma che non è la prima volta che si trova attratto dagli uomini. Al primo anno di università, durante una festa è stato anche con un uomo, ha fatto sesso, gli è piaciuto, ma poi essendo la classica botta e via non ci ha più pensato; in seguito si è ritrovato attratto da ragazze e quindi ha relegato l’accaduto come “esperienza”.
Ora non mi addentrerò su cosa ha fatto durante gli anni di superiori e se non si è mai accorto che era tratto da entrambi i sessi, sarebbe troppo lungo fare ipotesi e poi l’autrice non dice nulla a riguardo, e quindi sarebbero veramente solo ipotesi.


Ho apprezzato, anche se con mille dubbi, il fatto che Matt si sia considerato etero per gran parte della sua vita. Il modo in cui viene spiegato ha senso almeno un po’, dopotutto lui è stato attratto dalle ragazze con cui è uscito, al tempo stesso usciva con le ragazze perché era quello che ci si aspettava da lui e anche la cosa più facile.
Credo che il ragionamento di Matt non sia nemmeno sbagliato, dipende anche poi dall’ambiente in cui è cresciuto, famiglia, amici, scuola e pertanto cosa avrebbero pensato, quando era ancora un adolescente, se fosse stato gay o bisex.
Crescendo è rimasto sulla strada “più sicura”, quella che per molti è la normalità, da come è descritto nel libro, come se per lui fino a quel momento non ci fosse stato nemmeno un dubbio su cosa gli piaceva o meno. Bisogna anche analizzare il rapporto con la sua ragazza, decisamente tiepido. Vedendo come si comportano, come interagiscono fra loro, all’inizio dà l’idea che siano solo due amici di letto, in altre circostanze sembrano una coppia d'altri tempi, ma per certo non c’è passione, desiderio, né amore nel rapporto che il ragazzo ha con la ragazza. Tutte cose che man mano prova per Aaron. Per questo ragazzo bellissimo prova sin da subito attrazione, curiosità, il desiderio di vederlo e ascoltarlo parlare. Matt di lui vuole sapere tutto.


Tutta questa parte del romanzo, i personaggi, il passato dei due, ma anche quello che gli riserverà il futuro a parer mio è lasciato un tantino in ombra, messo da parte e senza troppe spiegazioni, incentrandosi di più sul rapporto fra i due ragazzi. Detta così sembrerebbe la solita storia d’amore, eppure la parte introspettiva di Matt non è affatto male. Sin dalle prime battute del libro, dal momento in cui interagisce per la prima volta con Aaron inizia il suo percorso, la sua analisi su cosa gli piace o meno, senza farsi troppi problemi se nel caso fosse gay o no. Più che altro ne è sorpreso, perché, come ho scritto dopo quell’unico episodio isolato, gli uomini non lo avevano più attratto, o non ci aveva più pensato.
La cosa che ho apprezzato sono i pensieri di Matt: i dubbi li ha, una paura insinuata sotto pelle su come potrebbero prendere amici e parenti la sua nuova condizione, la sua nuova cotta. Dentro di sé, anche se non vuole ammetterlo ad alta voce, forse nemmeno se ne rende conto, ha il terrore di perdere tutto, anche se per un verso sono paure inconsapevoli, soprattutto da parte dei suoi amici visto che hanno un amico gay, escono con lui, quindi il problema non esiste. Riguardo la sua famiglia, sembra che siano uniti, pronti ad accettarlo sempre e comunque, anche se anche qui l’autrice non approfondisce, non si sa se parla con loro o meno.
Aaron, da parte sua, mi fa sorridere; dalla sinossi del libro mi ero immaginata una sorta di Diva desiderosa di essere sempre al centro dell’attenzione; forse un pochino lo è, ma è anche molto altro: un uomo intelligente, colto, divertente e che ama il suo lavoro. Insomma non è la solita mascherina o il tipico cliché del ragazzo gay; ok, alcuni cliché ci sono anche in lui, eppure si amalgamano bene con la sua personalità, rendendolo un personaggio interessante.

Torniamo alla storia e a come si svolge; a livello di trama ho trovato il libro poco originale, come ho già accennato i ragazzi etero che si riscoprono gay o bisex vanno di moda da un po’, eppure ho apprezzato il modo in cui il libro scorre.
Ho apprezzato l’introspezione dei personaggi, i dubbi di Matt, ma anche il modo alla fine di come prende in mano la sua vita, decidendo che la sua felicità era quel ragazzo e non gli interessava cosa ne avrebbero pensato gli altri. Matt ha seguito un percorso, affrontando una a una le sue paure, prendendo le sue decisioni e soprattutto rendendosi conto di chi è, ma soprattutto di cosa è importante nella sua vita.
Matt comprende che non tutti vivono sotto determinate etichette; crescendo, conoscendo persone ci si può sorprendere tantissimo di cosa piace, di cosa uno ha desiderato realmente e di cosa vuole.
Il libro parla di questo, parla del cambiamento, della consapevolezza di se stessi, ma anche di amore.
Parla di sincerità, quella che desidera Aaron da quel ragazzo, che sì, gli piace, ma al tempo stesso aveva una ragazza e a sua detta era etero. Già, perchè Aaron nei suoi discorsi con Matt afferma con sincerità che, anche piacendogli, lui non vuole nascondere una relazione, non vuole essere il segreto di nessuno. Lui è gay, orgoglioso di esserlo e non cambierebbe per nessuno.
Alla fine di questa recensione, mi sono resa conto che il libro ha tanti pro e tanti contro, probabilmente dal mio punto di vista lo avrei impostato in maniera differente, però… sì, ho un però: l’ho trovato interessante per come ha affrontato i temi trattati al suo interno, come ha descritto la storia d’amore che alla fine è il perno del libro.

Si merita quattro piume, anche se all’inizio ero un pochino titubante al riguardo.



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