Thor: Ragnarok




Ragnarok, la fine di tutto, incombe su Asgard, e Thor fa di tutto per evitare questo tragico destino. Eppure, Ma il peggio deve ancora arrivare: Hela, dea della morte, sta per uscire dalla sua prigione e vuole vendicarsi.


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Puntuale come un orologio svizzero, sono andata al cinema a vedere Thor: Ragnarok. Se c’è una cosa che non mi perdo mai al cinema sono i film targati Marvel Studios. So che non sono certo capolavori d’autore o film che rimarranno nella storia, ma io e il mio compagno ci siamo appassionati talmente tanto che non ne perdiamo uno.

Thor è uno dei miei Avengers preferiti e sì, il motivo è che è belloccio, devo ammetterlo.
La prima impressione che mi ha fatto questo film è che era molto più leggero e comico di quanto mi sarei immaginata, forse anche troppo. La comicità in alcuni punti mi è parsa un po’ forzata, ma posso accettarlo.
Thor è un personaggio che è cambiato molto sia nel corso dei suoi film sia negli altri in cui è apparso. Ormai il Marvel Cinematic Univers è una creatura dotata di vita propria ed è difficile scindere una serie di film, come quella di Thor, dal resto.
Thor, che nel primo film era molto più impomatato e solenne, è diventato molto più sciolto e scherzoso. Ma, inaspettatamente, anche più furbo: riesce a capire e prevedere i tranelli di suo fratello Loki molto più di prima, e questo è stato un elemento che mi è molto piaciuto perché ha sottolineato la crescita del personaggio.


Anche Loki è molto cambiato: il rapporto di odio/amore con il fratello è rimasto lo stesso, ma in questo film Loki mi è parso molto più legato alla famiglia rispetto a tutti i film precedenti. Non che manchino i tentativi di ingannare il fratello, ma mi sembra che sia molto più di supporto rispetto a prima.
Altro elemento che mi è piaciuto è la presenza di Hulk, altro grande assente di Captain America: Civil War. È stato bello ritrovarlo in questo film, e finalmente abbiamo potuto scoprire che cosa gli è capitato mentre i suoi compagni si sfidavano gli uni contro gli altri nel terzo film di Captain America.
Altro “ospite” è Doctor Strange, in una scena divertentissima praticamente a inizio film.
Thor: Ragnarok non è certo un capolavoro, ne sono consapevole, eppure mi sento di dargli un voto alto perché, preso nel contesto a cui appartiene, è un ottimo film. Forse è più difficile da seguire per chi non segue l’MCU per intero, perché i riferimenti agli altri film sono sempre più importanti, e perché oramai è chiaro che gran parte di quel che sta succedendo ora nei film targati Marvel Studios è in preparazione a quello che succederà in Avengers: Infinity War.
Spesso ho sentito critiche molto pesanti su questi tipi di film in generale, ma vorrei spezzare una lancia in loro favore: bisogna prenderli per come sono, difetti compresi. Non hanno così tanti elementi negativi da essere giudicati brutti film, e allo stesso tempo svolgono il loro discreto lavoro rendendo piacevole il tempo trascorso a guardarli. Forse questo film ha puntato troppo sul lato comico, a mio parere, ma il risultato non è comunque brutto, anzi tutt’altro.
E le due ore piene di film sono letteralmente volate.

La trilogia dedicata al dio (lo zio) del tuono si è conclusa ma, come Iron Man insegna, questo non vuol dire che non vedremo più il suo personaggio. Lo ritroveremo, assieme a Loki e al resto degli Avengers, proprio in Infinity War, in uscita a maggio 2018.
Il prossimo film del MCU in uscita è Black Panter, previsto per febbraio.


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