Il problema dei Tre Corpi di Cixin Liu



Nella Cina della Rivoluzione culturale, un progetto militare segreto invia segnali nello spazio cercando di contattare intelligenze aliene. E ci riesce: il messaggio viene captato però dal pianeta sbagliato, Trisolaris, l'unico superstite di un sistema orbitante attorno a tre soli, dominato da forze gravitazionali caotiche e imprevedibili, che hanno già arso undici mondi. È quello che i fisici chiamano "problema dei tre corpi", e i trisolariani sanno che anche il loro destino, prima o poi, sarà di sprofondare nella superficie rovente di uno dei soli. A meno di non trovare una nuova casa. Un pianeta abitabile, proprio come il nostro. Trisolaris pianifica quindi un'invasione della Terra. Sul Pianeta azzurro, nel frattempo, l'umanità si divide: come accogliere i visitatori dallo spazio? Combattere gli invasori o aiutarli a far piazza pulita di un mondo irrimediabilmente corrotto?

Link acquisto: Il problema dei tre corpi


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Ho sentito parlare di questo libro da una youtuber che seguo. In realtà, non ne sapevo molto quando l’ho acquistato, ma quel poco che avevo sentito era bastato per rendermi davvero molto curiosa.
Mi piace molto il genere fantascientifico e mi ero subito segnata il titolo (ancora in inglese); quando poi, casualmente, l’ho visto in libreria, non ho potuto fare a meno di comprarlo.
Non sapevo nemmeno che fosse il primo di una trilogia, ma poco importa. Per fortuna il secondo romanzo, La selva nera, uscirà in Italia il 10 aprile.
Ma veniamo al motivo per cui mi sono esaltata così tanto dopo aver letto questo libro.



Il problema dei Tre Corpi è sicuramente un libro di fantascienza, ma le sue premesse spaziano anche nel genere storico. Siamo in Cina, in piena Rivoluzione Culturale. In questa parte seguiamo principalmente le vicende di Ye Wenjie, un’astrofisica figlia di un professore e fisico, Ye Zhetai. Nella parte ambientata diversi decenni dopo, il protagonista è invece Wang Miao, un ricercatore sui nanomateriali.
L’autore è molto bravo a far immergere il suo lettore nel clima giusto: le descrizioni di eventi e personaggi sono finalizzate a rendere partecipe chi legge degli orrori che vengono descritti. Mi sembrava quasi di sentire la stessa stanchezza e tristezza dei protagonisti, mentre leggevo. 



L’unica difficoltà che ho incontrato è stata il fatto che, essendo l’autore cinese, si avvertisse in qualche modo una certa differenza culturale. Non è qualcosa di tangibile, ma molti riferimenti ed espressioni devono essere tipiche della cultura cinese. Il traduttore inglese (la versione italiana, se non erro, è stata tradotta dall’Inglese e non direttamente dal Cinese) è stato molto solerte, riempiendo il testo di note per colmare quanto più possibile questo gap culturale.
Tuttavia, dopo le prime cento pagine, mentre entriamo nel vivo della storia, questa differenza si assottiglia sempre di più. 
Il problema dei Tre Corpi offre moltissimi spunti di riflessione: quanto la razza umana può essere crudele? Quanto affacciarsi nell’universo può essere un buona idea? E se ci fosse qualcun altro, ma non avesse buone intenzioni? E se gli umani stessi decidessero che è meglio soccombere invece che continuare a vivere in questo modo?
Queste sono forse le domande principali che mi sono affiorate durante la lettura. Sono forse quesiti che spesso si ritrovano nei libri di fantascienza, ma questo romanzo li affronta in un modo tutto differente, con cui non ero mai venuta a contatto. Forse è l’esagerazione del realismo, la crudezza con cui vengono narrati i fatti, che lo rende così diverso dagli altri. Di solito riesco a distaccarmi abbastanza, nei romanzi fantascientifici. Per quanto siano realistici, non sento mai l’ansia che assale al pensiero che sono eventi che potrebbero accadere anche nella realtà. In questo romanzo, invece, per la prima volta ho sentito questa ansia.



Il problema dei Tre Corpi non ha solo una trama avvincente, ma è anche lo stile dello scrittore che mi ha colpita: uno stile crudo, che fin dalle primissime pagine non risparmia al lettore i dettagli più cruenti.
Non è stata una lettura facile, ma è stato certamente uno dei migliori libri degli ultimi tempi. Mi ha assorbita talmente tanto che faticavo a pensare ad altro e ogni minuto libero andavo a recuperare il libro per andare avanti ancora un altro po’.


Il romanzo è stato originariamente pubblicato nel 2008. Nel 2014 è stato tradotto in Inglese e ha vinto il premio Hugo per il miglior romanzo. In Italia è arrivato soltanto nel 2017, edito da Mondadori. Come ho accennato prima, il 10 aprile 2018 verrà pubblicato il secondo volume di questa trilogia, intitolato La Selva Nera.



Commenti

  1. Ciao, grazie per aver condiviso la tua opinione, non conosco illibro e non è il mio genere, ma sembra olto interessante. Ho iniziato a seguirti, spero passerai da me a ricambiare.
    Ti aspetto su Se fosse per sempre
    Un bacio,ale

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