L’universo di Tolkien: Racconti Perduti

L'universo di Tolkien:
Racconti Perduti



Bentrovati con la nostra rubrica su quello che è in assoluto il mio scrittore preferito. Come ormai avrete imparato, stiamo parlato di J. R. R. Tolkien.
L’opera di cui vi parlo oggi è “Racconti Perduti”, seconda parte di “Racconti Ritrovati” (QUI potete trovare l’articolo che parla della prima parte).



Quest’opera, come la prima parte, è una raccolta di racconti, pubblicata postuma dal figlio Christopher Tolkien nel 1983, dieci anni dopo la morte dell’autore.
I brani raccolti in questa antologia sono sei, e sono qui elencati:

Il racconto di Tinùviel; narra dell'incontro di Beren e Lúthien e la loro ricerca del Silmaril.

Turambar e i Foalòke; la storia di Túrin Turambar tratta dal Narn i Hin Húrin (Racconto dei Figli di Húrin).

La caduta di Gondolin; racconta dell'ultima resistenza di Tuor, Ecthelion, Glorfindel e molti altri Signori Elfici contro Morgoth e i suoi terribili eserciti.

La Nauglafring; la storia completa della creazione della Collana dei Nani e della morte di Thingol del Doriath.

Il racconto di Eärendil; narra la storia del viaggio di Eärendil.

La storia di Eriol e Ælfwine e la conclusione dei racconti

Le storie sono molto diverse da come le conosciamo grazie al Silmarillion. Esattamente come per i Racconti Ritrovati, qui troviamo le primissime versioni che Tolkien aveva ideato e che in seguito sono state pesantemente modificate.
Una delle differenze più evidenti si riscontra subito nel primissimo racconto di questa raccolta. Il racconto narra quella che è una delle più belle storie d’amore all’interno dell’universo di Tolkien: quella tra Beren e Luthien.



Per chi ha letto Il Silmarillion, è chiaro il motivo per cui questa è una delle storie d’amore più belle. Beren, un umano, si innamora di Luthien, un’elfa, e pur di avere la sua mano parte alla ricerca disperata dei Silmarilli, in mano a Morgoth, il signore oscuro.
Il loro amore è così forte da permettergli di compiere imprese ritenute impossibili.
Ecco, in questa primissima versione, Beren  non apparteneva alla razza umana bensì a quella elfica, cambiando decisamente non poco il peso che questa storia d’amore ha avuto nella storia di tutta Arda.

In Racconti Perduti, come in Racconti Ritrovati, è presente una cornice. Questo elemento non è comune negli scritti di Tolkien; per ora, queste due opere sono il primo caso di cornice che riscontro nelle opere di questo autore. La cornice è la medesima del libro precedente: Eriol, l’umano che ha trovato la Strada diritta per Tor Eressëa, ascolta questi racconti antichi direttamente dagli elfi.



Per ricompensare gli elfi per tutti i racconti che hanno narrato ad Eriol, questi decide di comporre una canzone nella Stanza del Fuoco dei Racconti.
Qui, Eriol narra le sue avventure, i motivi che l’hanno spinto a fuggire dall’Inghilterra: sebbene nei tempi antichi questa fosse un luogo idilliaco, ai tempi di Eriol si è trasformata in un luogo senza risa né canti.
Le guerre hanno devastato tutto, rovinando lo splendido paesaggio inglese e i suoi abitanti. Eriol descrive anche la morte dei propri genitori e di come sia stato fatto prigioniero.
Nell’ultima parte, Eriol riesce a fuggire, raggiungendo il “mare occidentale” per allontanarsi dalla sua terra natale. Così si ricollega al racconto di come ha trovato la Strada Diritta ed è riuscito a raggiungere la dimora degli elfi.

Leggere Racconti Ritrovati e Racconti Perduti è stato veramente emozionante per me. Ho potuto vedere con occhi completamente nuovi racconti che conoscevo già molto bene. E non solo; ho anche potuto esplorare le primissime versioni di quelle che poi sarebbero diventate le mie storie preferite.
È bello poter vedere come la fantasia di Tolkien ha permesso ai suoi personaggi di evolversi nel tempo, di cambiare e di diventare quello che sono oggi.



Il mondo creato da Tolkien è diventato un mondo immortale, ormai, ma non per questo statico. Proprio grazie a queste due opere si possono apprezzare i cambiamenti dei personaggi e si possono meglio comprendere le loro caratteristiche.

Concludo qui l’articolo, invitandovi a lasciarmi un commentino con le vostre opinioni e dandovi appuntamento con la prossima lettura tolkeniana di cui ho intenzione di parlare: Roverandom, le avventure di un cane alato.

A presto!

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