Wildcat di Scarlet Blackwell (Anteprima)



Trama:
È un gatto selvatico che deve essere domato…

Dexter Summerfield, star americana della TV ormai alla frutta, è allo sbando in Inghilterra, senza amici e con una carriera segnata più dagli scandali che dai successi. Il suo capo gli concede un’ultima possibilità: deve andare alla ricerca dello sfuggente gatto selvatico scozzese per un documentario naturalistico. Ma accettare il lavoro significa ritrovarsi faccia a faccia con Kade Macbeth, cameraman solitario e pericolosamente sexy, loro due da soli per una settimana nei boschi delle Highlands scozzesi. Kade è dichiaratamente gay, ma Dexter è etero… o no?


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La trama di questo romanzo mi ha decisamente incuriosito; bisogna ammetterlo non è tra le più originali, soprattutto dopo che lo si è letto e si vede come la storia procede, ma ammetto che solo leggendola la mente vola e crea tantissimi scenari, soprattutto questa storia d’amore tra i boschi delle Highlands. Certo, da come è descritto faceva anche abbastanza freddo, ma l’idea era decisamente romantica.
La storia non è lunghissima e non è nemmeno approfondita, eppure è stata una lettura che mi è piaciuta; non un capolavoro, ma ho passato alcune ore in maniera molto piacevole. Il punto forte del libro sono i due protagonisti, i loro caratteri decisamente opposti, sia nel percepire le cose, sia il modo di comportarsi. Eppure Dexter è un personaggio complesso, sin dalle prime battute: dal suo desiderare di essere ammirato, sempre al centro dell’attenzione si nota che c’è qualcosa che gli manca, ha una sorta di vuoto. Anche il suo rapporto con le donne fa pensare tantissimo: dai suoi pensieri, dalle emozioni che prova non sembra apprezzare più di tanto il gentil sesso, eppure continua a uscirci perché sembra che sia quanto chiede e pretenda la società. Eppure, dal momento in cui si ritrova vicino a Kade, affascinante cameramen naturalista, qualcosa scatta in Dexter. Certo, non lo ammetterebbe mai, tanto da mascherare i dubbi, la curiosità e anche l’attrazione che potrebbe avere dietro a insulti e offese omofobe. Peccato che fino a questo momento nemmeno lo stesso protagonista sappia cosa voglia, cosa gli piaccia e cosa desideri.


Sono sincera, per quanto confuso e ben caratterizzato, ho detestato Dexter sin dalle prime battute del libro, non tanto per la sua confusione o l’essere omofobo, ma per il suo modo di fare, per il cercare di essere sempre al centro dell’attenzione. Dexter è una di quelle persone che per sentirsi completo ha bisogno dell’approvazione degli altri, dell’essere ammirato e osannato, tutto questo perché si sente insicuro, ha paura del futuro e di quello che potrebbe accadere. Ha anche un pessimo carattere che lo ha portato sull’orlo del baratro, tanto da spingerlo nel buttare via la sua carriera per ogni cretinata e scandalo che ne segue.



Il libro si basa molto sul rapporto che man mano nasce tra i due protagonisti, fra i mille dubbi che hanno i due, sul fatto che fanno fatica ad aprirsi l’uno con l’altro, a non fidarsi, anche se visibilmente attratti l’uno dall’altro. Ma l’attrazione non è tutto e mentre Kade cerca qualcuno da amare, di cui fidarsi, Dexter deve ancora capire quali sono i suoi sentimenti, accettare l’attrazione per l’altro e alla fine capire se è gay o bisex o altro ancora e superare lo shock che anche solo pensarci gli provoca.



A livello di scrittura penso che il libro non sia male, ma per quanto riguarda la trama sono del parere che si sarebbe potuta fare meglio, molto meglio. Ho trovato anche divertenti i battibecchi tra i due, come abbastanza profondi i dilemmi di Dexter e la malinconia di Kade, eppure sento che manca qualcosa. Forse sono finiti a letto troppo in fretta, probabilmente la parte con i dubbi sulla sessualità di Dexter poteva essere gestita meglio. Penso non basti far dire al protagonista che l’unico modo che ha per provare piacere è andare con le prostitute e prenderle da dietro, non denota il suo essere omosessuale.
Mi spiace che manchi quel qualcosa all’interno del romanzo, per lasciare spazio solo a scene di sesso, quando invece impostato con un po’ più di introspezione non sarebbe stato affatto male: si sarebbe potuto impostare su Dexter, sulla sua confusione, sul come mai fino a quel momento non abbia mai pensato che per quanto possa andare con donne differenti non si senta mai appagato, cercare un qualche motivo per il quale non abbia mai preso in considerazione di essere gay. Magari il cercare di reprimere in ogni modo l’attrazione che ha per gli uomini poteva avere una ragione: educazione, il pensiero degli altri, la paura di non riuscire a fare carriera nel mondo dello spettacolo. Insomma, c’erano tanti spunti con i quali approfondire l’intero romanzo.
Lo stesso vale per la fine: dopo quanto è accaduto, gli unici contatti con la sua famiglia sono una telefonata della madre che chiede se sono veri dei pettegolezzi per poi chiudere la telefonata piangendo. Piangere di che? Non è mica morto, dai una motivazione per un comportamento del genere.
Ma anche se ci sono dei punti che non mi convincono della stesura, ho trovato la lettura gradevole, di tanto in tanto molto divertente, soprattutto in alcune parti dove interagiscono i due, ma il meglio sono le parti dove compaiono Ivan e Justin, gli artefici dell’incontro tra Kade e Dexter: sono due creature decisamente divertenti e curiose, di loro mi piacerebbe leggere un romanzo.

Tirando le somme è stata una lettura piacevole, con i suoi pro e i suoi contro, ma non eccezionale, tre piume e mezzo dal mio punto di vista.


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