Biscotti per corteggiare di Amber Kell


Oggi vi parlo di un libro della serie Il curioso ricettario di Nonna B.: Biscotti per corteggiare, di Amber Kell.


Trama:
Dopo la morte della sorella, all’uomo d’affari Marshall Hunter viene affidata la custodia della nipote. Marshall non è abituato ad avere a che fare con i bambini, ma si sforza di entrare in contatto con lei. Per farla sentire più a suo agio, assume il pittore professionista Pace Barlow per personalizzare la sua stanza con un murale.
Pace è affascinato dalla piccola cliente, e ancora più interessato al bellissimo zio, ma non è certo di essere pronto ad assumersi immediatamente l’impegno di una famiglia.
Per il bene della nipote, Marshall decide di trasferirsi. Riuscirà a mantenere la sua relazione con il giovane artista o dovrà rinunciare all’amore per diventare un buon padre per una bambina sola?
Una ricetta d’altri tempi racchiude l’amore che potrebbe unire i due uomini, ma non bastano dei biscotti magici per risolvere una situazione intricata.

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Ormai sono abbonata a questa serie, dove vari autori hanno scritto storie d’amore grazie al fantomatico ricettario di Nonna B. Le storie tra loro non sono collegate, se non per questo ricettario che, con le sue ricette, contribuisce a creare una storia d’amore tra i protagonisti.
Ma passiamo a parlare di questo nuovo libro.
Innanzitutto questa è una storia molto breve, una novella di appena settanta pagine. Non sono una che si lamenta della lunghezza, anzi prediligo i romanzi corti a quelli lunghi di solito. Però non mi va a genio quando in poche pagine si vuole strafare, come in questo caso.
La storia di per sé poteva anche essere carina, se gestita meglio. Invece ci troviamo Marshall che, appena vede Pace, si ritrova eccitato neanche fosse un adolescente in preda agli ormoni. Da quel che ho capito, è un uomo adulto, ma sembra che l’autocontrollo per lui non esista.
E Pace non è che sia tanto diverso, ma almeno lui è un artista, uno spirito libero, quindi magari ci può stare che sia abituato a lasciarsi andare subito agli istinti.
Speravo che la storia migliorasse andando avanti, ma più leggevo e più mi ritrovavo perplessa su quel che veniva fuori, fino alla parte finale che, secondo me, era totalmente priva di senso. Scusate se spoilero qualcosa qui sotto, ma non posso stare zitta.
Io non riesco veramente ad immaginare dei nonni che arrivano a rapire la nipote per avere la sua eredità. Cioè, ma che persone possono essere? Già non capisco quelli che allontanano i figli perché omosessuali o simili, ma in questo caso è veramente assurdo. La figlia muore e pensano solo che la nipote ha ereditato i suoi soldi, nient’altro.
E se già il rapimento è assurdo, come viene risolta la cosa è ancora più assurda. Bah, meglio che evito di dire altro, altrimenti spoilero troppo.
Riguardo al rapporto tra Marshall e Pace, dopo poche pagine sembrava dovessero finire a letto subito. Non mi avrebbe dato fastidio, in fondo è stata attrazione a prima vista per entrambi, non avrebbe avuto senso aspettare. Invece la tirano per le lunghe e alla fine non c’è nemmeno una lemon completa all’interno del racconto. Ad un certo punto sembra sbloccarsi la situazione, ma alla fine non concludono, o meglio concludono ma non come ci si aspetta.
Per non parlare del ricettario, che appare addirittura con un altro nome e non mi sembra fondamentale come negli altri libri.
Come si sarà capito, questa novella non mi ha fatto impazzire.
Gli do un tre e mezzo perché comunque è scritta bene e l’idea era buona, ma non mi ha per nulla convinto.


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