Percy Jackson e gli Dei dell'Olimpo: la saga





Perseus Jackson, da tutti chiamato Percy, all'età di 12 anni scopre di essere un semidio e che le divinità dell'antica Grecia esistono e si sono trasferite in America (più precisamente al seicentesimo piano dell'Empire State Building). Gli dei dell'Olimpo, infatti, seguono il cuore della civiltà occidentale, che attualmente si identifica proprio negli Stati Uniti; tutti i principali luoghi dell'antica Grecia si sono spostati con loro. I comuni mortali non si accorgono di tutto ciò a causa di una misteriosa forza magica, la Foschia, che annebbia le loro menti e non gli permette di vedere dei, mostri e armi in bronzo celeste, da cui non possono neanche essere feriti.

L'autore Rick Riordan


Ho deciso di fare una recensione unica della saga di Percy Jackson e gli Dei dell’Olimpo primo perché ho letto la saga in tempi relativamente ravvicinati, e secondo perché è davvero tanto che è uscita e io sicuramente sono l’ultima arrivata ad averla letta.
Vidi il primo film moltissimi anni fa, poi in seguito (molto dopo la sua uscita) recuperai anche il secondo. Sapevo da persone che avevano letto i libri che il film era molto diverso, e la curiosità di scoprire quanto è sempre rimasta.
Finalmente mi sono decisa a compensare questa mia mancanza.
La saga di Percy Jackson e gli Dei dell’Olimpo è scritta da Rick Riordan e si compone di cinque libri:
















Siccome potrei non essere sul serio l’ultima sulla faccia della terra ad avere letto i libri, ho deciso che farò una recensione priva di spoiler, dove vi parlerò semplicemente delle mie impressioni senza scendere nel dettaglio, per darvi la possibilità di scoprire tutto da soli.

Partiamo dicendo che la saga mi è piaciuta. Più o meno tutti e cinque i libri sono stati piacevoli, anche se a volte un po’ scontatini (se mi conoscete, odio quando leggo una cosa e capisco subito dove vuole andare a parare. Preferisco sempre la sorpresa).
Forse il problema è mio e la mia età. Sono chiaramente romanzi concepiti per essere letti da ragazzi molto giovani. Percy, il protagonista, ha dodici anni nel primo libro e sedici nell’ultimo. Per cui è stato difficile immedesimarmi. Forse, se li avessi letti da ragazzina, sarebbe stato diverso.


Una cosa che ho notato leggendo era che mi aspettavo che certe cose venissero approfondite di più. La mitologia è largamente usata, ma sembra sempre che alcuni elementi siano usati in maniera un po’ superficiale. Però, ribadisco, il vero problema è anche il target: sono consapevole che un romanzo per ragazzi non può soffermarsi in maniera esagerata sugli antichi miti, a discapito della storia. È un romanzo concepito per divertire chi legge, per cui troppi approfondimenti avrebbero forse appesantito la prosa.

Una nota negativa è che dopo il primo libro sono cominciati a diventare piuttosto prevedibili. Riordan ha seguito uno schema abbastanza preciso per tutti i suoi libri, ma non è riuscito a mascherarlo molto bene. Per questo, dopo aver visto il primo, la struttura degli altri era talmente identica che si poteva indovinare quasi tutto quello che sarebbe successo. È una cosa che un po’ mi è dispiaciuta, perché per il resto la scrittura di Riordan è veramente molto buona ed ha avuto anche delle idee geniali.


Quel che mi è piaciuto moltissimo, invece, è il fatto che Riordan non si sia fermato a parlare del Pantheon degli dei greci, ma abbia incluso tantissime figure mitologiche e dei minori: si vede che ne sa di mitologia. Come ho accennato prima, avrei preferito vedere alcuni elementi approfonditi, ma probabilmente è un problema mio. 
Devo però ammettere che, se i primi romanzi erano veramente brevi (dei primi tre ne ho letto uno al giorno), quelli finali erano già più articolati. Probabilmente, con la crescita di Percy è cresciuto anche l’autore.

Lo stile è un altro punto a suo favore; fresco, divertente e piacevole da leggere. La saga di Percy Jackson è sicuramente una lettura scorrevole, che aiuta a distrarsi. Conserverò sempre un piacevole ricordo di questa lettura, come distrazione dallo studio matto e disperatissimo.

Logan Lerman interpreta Percy Jackson nell'adattamento cinematografico del primo romanzo

In un momento in cui il Fantasy, e in particolare l’Urban Fantasy, è così in voga da essere pieno di opere mediocri, Percy Jackson e gli Dei dell’Olimpo è una saga scritta molto bene, con personaggi interessanti e una prosa divertente. Per questo, se non l’avete ancora fatto, vi consiglio vivamente di recuperarla.
Prossimamente, leggerò le altre saghe di Riordan. Sono troppo curiosa di sapere cos’altro si è inventato. 
A presto!




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