Banana? Banana! Volume 1 di Chiaretta e Bon e Ilaria Chiocca



Oggi vi parlo di un manga italiano molto divertente: Banana? Banana! di Chiaretta e Bon e Ilaria Chiocca, edito da Kasaobake.


Trama
Filippo aveva una vita normale prima di incontrare Felice, un fruttivendolo palestrato stupidamente sensibile e totalmente privo di spirito di sopravvivenza. Ma non ha scampo! E, ad un passo dalla laurea in medicina, viene risucchiato nel vorticoso caos che si genera spontaneamente attorno a Felice come fosse normalità. Per Filippo sarà difficile non farsi coinvolgere dalle banane, ma se non fosse solo una questione di potassio e fosse proprio amore?
Link acquisto: Kasaobake

Io sono sempre stata molto scettica sui manga italiani: già che vengano chiamati manga secondo me è sbagliato, in quanto un manga è un’opera giapponese, fatta da autori di qualunque nazionalità ma pubblicati secondo dei criteri da case editrice giapponesi. Se l’autore è italiano, difficilmente si può parlare di manga, anche se lo stile prova a somigliare a quelli nipponici.
Stavolta però sono rimasta incuriosita da parecchie cose che mi hanno spinto a comprare quest’opera.
Innanzitutto il titolo mi ha attirato, perché mi sono subito chiesta di che parlasse un fumetto con un titolo del genere. Ha quel tono spiritoso che poi si ritrova, inaspettatamente, all’interno del manga e devo dire che è perfettamente in linea con l’intera opera, non poteva esserci titolo più azzeccato.
Altra cosa che subito mi ha incuriosito è lo stile di disegno delle autrici: contrariamente ad altre italiane che vogliono disegnare in stile manga e, a mio parere, non ci riescono, i loro disegni sembrano proprio quelli di un manga vero e proprio. Se non fosse per la lettura all’occidentale che hanno dato alle tavole, si potrebbe pensare che sia veramente un’opera giapponese.
Un altro punto a favore è dato dal fatto che i due personaggi, contrariamente agli yaoi giapponesi, sanno di essere uno gay (Felice) e uno bisex (Filippo) e non sembra che ci sia alcun problema a riguardo! Purtroppo negli yaoi (o shonen-ai) giapponesi c’è la classica situazione dei due uomini pseudoetero che godono come ricci quando scopano tra loro, ma che assolutamente non sono gay e mai lo saranno. A parte poche eccezioni, l’uke degli yaoi è sempre quello che non vuole farlo, ma che poi gode più di tutti.
In questo manga, invece, i due ragazzi sono alla pari, non hanno ruoli prestabiliti e, soprattutto, non nascondono quello che sono.
L’intera opera ha un’impronta comica, a partire dal fatto che Felice è un fruttivendolo che vende solo banane. La spiegazione della cosa cade quasi nell’assurdo, ma è impossibile smettere di leggere il manga; nonostante le battute non siano delle più originali riescono a farti ridere, a portare il lettore a chiedersi cosa stia leggendo, ma nonostante questo non si riesce a smettere di leggere, fino ad arrivare all’ultima pagina e maledire le autrici per il cliffhanger di fine volume (e ancora non so quando uscirà il secondo volume L).
È stupendo che anche le autrici si prendano in giro da sole, autoinserendosi all’interno del manga come comparse e scrivendo un commento finale che diverte come tutto il resto del manga.
Consiglio di comprarlo assolutamente, perché veramente merita tanto.

Commenti

  1. Grazie per la bellissima recensione!! <3 <3
    E ne approfitto per comunicarti che B?B!2 è in calendario per Lucca Comics and games.
    Quindi entro novembre sarà nelle tue mani.

    Apro una parentesi sull'uso della parola manga.
    In questo ambito è più da considerarsi come una tecnica, un insieme di canoni specifici. Ovviamente sono tutti fumetti, che siano francesi, americani, giapponesi, o italiani.
    Per comodità usiamo la definizione "manga italiano" o "euromanga", ma è solo una questione di immediatezza, aiuta il lettore a comprendere l'ambito e il ritmo narrativo.
    Sono molto legata al canone giapponese, per questo hai percepito una forte vicinanza con i manga. Altri colleghi hanno ibridato molto di più con la precisa intenzione di creare qualcosa di nuovo, attualmente il panorama degli autori italiani vede una sperimentazione molto diffusa e interessante, che non sappiamo dove ci porterà, ma, tutti assieme, ci godiamo il bellissimo viaggio. : D

    Ancora grazie!

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    Risposte
    1. Ciao :)

      Ci sta che si vogliano fare sperimentazioni, ma veramente ho visto pubblicazioni di "manga italiani" che o non c'entravano nulla con i manga o erano quasi un plagio riguardo lo stile di disegno, e mi sono sempre rifiutata di paragonarli anche minimamente ai manga.
      Il vostro invece è un bel fumetto, in stile manga, ed è stato un piacere leggerlo. E come ho scritto, ha anche qualcosa di meglio dei manga, quindi felicissima di averlo preso domenica a Cartoomics e non vedo l'ora di prendere il secondo volume a Lucca :)

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  2. Ormai Chiaretta mi ha preceduta, ma ti ringrazio anche io per la bellissima recensione!!! <3
    Sei una dei pochissimi che ci ha notate all'interno del volume per di più!
    Sono contentissima che la nostra storia ti sia piaciuta e ti abbia fatto divertire.

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