Il buio oltre la siepe di Harper Lee




In una cittadina del "profondo" Sud degli Stati Uniti l'onesto avvocato Atticus Finch è incaricato della difesa d'ufficio di un "negro" accusato di violenza carnale; riuscirà a dimostrarne l'innocenza, ma l'uomo sarà ugualmente condannato a morte. La vicenda, che è solo l'episodio centrale del romanzo, è raccontata dalla piccola Scout, la figlia di Atticus, un Huckleberry in gonnella, che scandalizza le signore con un linguaggio non proprio ortodosso, testimone e protagonista di fatti che nella loro atrocità e violenza non riescono mai a essere più grandi di lei. Nel suo raccontare lieve e veloce, ironico e pietoso, rivive il mondo dell'infanzia che è un po' di tutti noi, con i suoi miti, le sue emozioni, le sue scoperte.


L'autrice Harper Lee


Link acquisto: Il buio oltre la siepe


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Era da parecchio tempo che volevo leggere questo libro. Non c’erano particolari motivi che mi spingessero a farlo, tranne uno molto semplice: a volte, quando meno me lo aspetto, un titolo mi entra in testa e continua a rimanere finché non leggo il libro in questione. Posso anche non sapere nulla della trama o dell’autore, ma se il titolo mi ronza in mente non posso pensare ad altro finché non l’ho letto.
Il buio oltre la siepe, capolavoro della scrittrice americana Harper Lee, mi ha accompagnata per mesi, finché finalmente non ho ceduto e l’ho acquistato.
Della trama sapevo poco e nulla, per cui non ero minimamente preparata all’impatto emotivo di quest’opera. In un momento molto delicato per quanto riguarda i diritti civili, questo libro mi è parso più che mai attuale e credo che sia importante parlarne e condividere la mia esperienza. Il motivo è che Il buio oltre la siepe non è un romanzo da intrattenimento, ma molto di più. È un romanzo che insegna, forse nel modo più crudo, quanto le disuguaglianze e il razzismo portino solamente dolore nella vita delle persone.

La cittadine di Maycomb dove la storia è ambientata

Se pensiamo che questo romanzo è stato pubblicato nel 1960, dobbiamo interrogarci come mai quasi sessant’anni dopo è ancora una storia così attuale. Certo, non dico che la situazione sia la medesima, ma la strada che è stata fatta è ben lungi dall’essere completa, e opere di questo genere ne sono la prova.





Mi ha molto colpito la scelta del titolo, almeno per quanto riguarda l’edizione americana. Infatti, in lingua originale il titolo è To Kill a Mockinbird, che potremmo tradurre letteralmente con Uccidere un Usignolo (anche se il Mockinbird sarebbe il Minus polyglottos, diffusissimo in America e assente in Italia, che non ha quindi una traduzione adeguata).
Uccidere un Usignolo fa pensare subito a qualcosa di immensamente crudele e inutile, cosa che viene spesso riconfermata durante il libro. E se sulla carta queste crudeltà possono farci inorridire, è comunque un bene leggerne, per evitare che fatti simili si ripetano nella realtà.
Il buio oltre la siepe è un libro che tutti dovrebbero leggere, ma vi avviso: se decidete di farlo, preparate il vostro cuore, perché alla fine si sentirà spezzato. Tuttavia penso che, nonostante la sofferenza, sia una lettura essenziale. È uno di quei romanzi che ti aiuta a crescere un po’ di più. Nonostante io abbia quasi trent’anni, devo dire che dopo la lettura mi sento una persona più matura, più adulta.
Sicuramente porterò con me questo libro per il resto della mia vita, nei miei pensieri e anche nella mia libreria.


Scena tratta dall'omonimo film con Gregory Peck e Brock Peters


E voi lo avete letto? Che ne pensate? Fatemi sapere in un commento se vi è piaciuto... anzi se lo avete amato quanto l’ho amato io.


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