Senza difese (Andare a segno Vol. 1) di Avon Gale


Salve, eccomi di nuovo a parlarvi di uno Sport romance contemporaneo sull’hockey, stavolta però la storia d’amore riguarda due giocatori.





Trama:


Il futuro di Lane Courtnall appare luminoso: a soli vent’anni è stato scelto dai Sea Storm di Jacksonville, una squadra di un campionato minore affiliato alla NHL, la lega nazionale di hockey su ghiaccio. Essere gay e praticare uno sport dove si scambiano certi insulti lo mette un po’ a disagio. Inoltre, dopo che ha fatto dei commenti senza riflettere, ha finito per alienarsi le simpatie dei compagni di squadra. Durante una partita contro i rivali per eccellenza, decide di dimostrare a tutti il suo valore e getta i guanti a terra per sfidare Jared Shore, enforcer dei Savannah Renegades. È uno strano modo per cominciare una relazione.

Jared ha trascorso la maggior parte della carriera nelle leghe minori, è bisessuale e non gli importa che gli altri lo sappiano o meno, ma è determinato a evitare una storia seria dopo che l’ultima lo ha lasciato a pezzi. Gli basta una notte con il novellino Lane Courtnall per avere dei ripensamenti. Lane gli rammenta il motivo per cui ama il suo sport e gli fa capire che vale la pena rischiare per amore. Jared spera invece di mostrare a Lane come sentirsi a suo agio nella propria pelle, sul ghiaccio e fuori. Ma si trovano in momenti diversi delle loro carriere, ed entrambi dovranno decidere a cosa tengono di più.



Senza difese è il primo capitolo della serie Andare a segno, scritto da Avon Gale ed edito da Dreamspinner press, composta attualmente da 5 libri, tutti con protagonisti diversi.

L’autrice in questo libro ci mostra il suo amore verso l’hockey attraverso i suoi protagonisti, le descrizioni dettagliate delle partite e delle sensazioni dei giocatori in campo.

Protagonisti sono Lane Courtnall e Jared Shore, due giocatori nonché avversari.

Lane è appena ventenne ed entra a far parte di una squadra minore di hockey per fare esperienza, i Sea Storm (sperando di fare presto il salto nella lega maggiore), trasferendosi dal Canada in America. È un tipo strano; nonostante sia grande e grosso è molto ingenuo, timoroso, ha paura dei sentimenti, non li sa affrontare (specialmente quelli delle ragazze), parla in un modo strano, mangia tanto (per lo più pizza, Dr. Pepper e frullati) e vive in un mondo tutto suo.

Jared invece è il suo opposto: è un trentenne disilluso, alla fine della sua carriera, che dopo vari spostamenti adesso gioca nei Renagades e non è riuscito mai a sfondare nella NHL.

Il loro primo incontro inizia con una rissa in campo, cominciata da Lane per entrare nelle “grazie” dei compagni; il primo giorno che li ha incontrati, infatti, aveva detto qualcosa involontariamente di poco carino e doveva rimediare.

Successivamente, ristabilita la pace con la squadra, Lane incontra Jared in un bar, e da qui dapprima nasce in entrambi una forte attrazione e dopo, fra varie partite e incontri segreti, si trasformerà in qualcosa di più.

Questo libro ammetto che è stato una (ma non la prima) delle letture più strane che abbia mai fatto; l’autrice scrive bene, in maniera fluida e divertente, forse si perde un po' troppo nelle descrizioni delle partite, ma strani sono soprattutto i dialoghi che hanno i protagonisti, in primis Lane, che parla senza riflettere, che dice cose assurde, e che è di un’innocenza quasi irreale. La sua bocca lo porta spesso a cacciarsi nei guai o ad essere frainteso.

Quando entra nella nuova squadra, omette di essere gay per paura e questo lo porterà ad alcuni equivoci, specialmente quando in un bar con i compagni conosce la cameriera Zoe e il suo coinquilino lo spinge a provarci con lei. Zoe in breve tempo diventerà la sua migliore amica, che lo aiuterà, insieme a Jared, a fare delle scelte, ad accettarsi così com’è, a non vergognarsi, e a non dare peso a quello che pensano gli altri.  

Jared e Lane sono due personaggi complessi, ben delineati e mai scontati.

Prima di incontrarsi, Jared non concepiva le relazioni stabili e monogame, ma qualcosa in Lane gli fa cambiare idea, non solo riguardo all’amore ma anche riguardo se stesso; comincia così a lasciarsi il passato alle spalle con tutta la sua sofferenza, la delusione e il rancore, risvegliando in lui l’amore verso l’hockey, che da tempo l’aveva abbandonato, e verso la vita. In questo modo conclude la sua carriera alla grande, matura e affronta a testa alta il passato e le incomprensioni con i suoi genitori, volgendo lo sguardo verso un futuro felice con Lane.

Quest’ultimo, da ragazzo strano e ingenuo, si trasforma in una persona su cui si può contare, prende coscienza di essere lui la causa dei suoi stessi timori, parla con la squadra, poi con i suoi genitori della relazione con Jared, pensando che non lo avrebbero mai accettato e che doveva farsene una ragione, invece rimane sorpreso delle loro reazioni; così matura sia come persona che come giocatore, riuscendo a realizzare il suo più grande sogno, e finalmente si libera delle sue insicurezze, rimanendo comunque la persona particolare che è.

Per quanto entrambi siano rivali e si odino quando scendono in campo, al di fuori sono una coppia serena e molto spassosa; esilaranti sono i loro discorsi riguardo “La storia infinita”, i menage con le donne o con qualche compagno e le zinne. Al ricordo ricomincio a ridere.  

Il libro parla, oltre che di amore e di sport, anche velatamente di temi importanti come l’abuso (sia fisico che psicologico), il perdono, l’accettazione di sé e l’andare avanti, facendo riflettere chi legge.

Sembrerà strano, ma per scrivere questa recensione ho impiegato tempo perché non riuscivo a inquadrarlo e non sapevo che voto dargli ma, riflettendoci su, ho deciso di valutarlo con 4 piume perché, nonostante sia un libro un po' strano, tratta tematiche importanti, e non lo fa in modo banale.

Per concludere è un libro che consiglio a tutti e, se avete il timore di perdervi nei discorsi riguardo l’hockey, non temete, l’autrice all’inizio del libro ha scritto un piccolo approfondimento riguardo questo sport e le sue Leghe; inoltre è una lettura scorrevole, che come ho detto fa riflettere ma è anche molto divertente e leggera.


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