Streghette Vol. 1 di Giulia Besa


Trama:
L’educazione sanguinaria di una strega.
Un mondo popolato da mostri antropofagi.
Un’unica amica su cui contare.
Sophie ama leggere e scrivere, soprattutto narrativa fantastica. Con la sua mente costruisce visioni alternative della realtà per sfuggire alla noia della sua vita di adolescente romana. Visioni credibili quanto la realtà stessa. Sophie sa che ciò non è normale e sospetta di essersi bevuta il cervello a furia di leggere, come una nuova Don Chisciotte, ma non è così.
Sophie è una strega e ha la capacità di vedere oltre la comune realtà, ma essere una strega significa anche attirare su di sé l’attenzione di creature abominevoli, dagli scopi oscuri. Non è possibile sopravvivere a lungo se non si viene istruite a difendersi dai nemici... e dalle proprie stesse magie: basta un piccolo errore a tramutare un innocente incantesimo in una condanna a morte.
Accompagnata da Fiammifero, il draghetto che le fa da famiglio, Sophie è costretta a fuggire a Venezia, dove ha sede l’Accademia di Stregoneria della Dame Noire: lì le streghette vengono addestrate alla Retorica, l’arte di scrivere istruzioni precise per modificare la realtà. Però la Dame Noire non ha posto per i cuori deboli: il disprezzo per la vita umana pervade l’insegnamento e inseguire il proprio piacere è il fine ultimo dell’esistenza di ogni strega.
Una scuola brutale, piena di pericoli mortali per le stesse streghette. Sophie dovrà imparare a sopravvivere facendo affidamento solo sul proprio coraggio e sulla dolce Elodie, la sua compagna di stanza.


Link acquisto: Streghette!: Volume 1


***


Altro giorno, altro libro, altra recensione, questa volta della Vaporteppa, una collana che mi sta dando tantissime soddisfazioni, tante letture interessanti e particolari.
Questa volta, quando è arrivata la newsletter di questo libro ero in dubbio: per quanto bella sia la copertina del libro avevo il timore di ritrovarmi a leggere una storia in stile Winx, ma con le streghe, tutta cuori e amore. Poi mi sono detta che i libri precedenti che ho letto in questa collana non erano propriamente così e quindi mi sono fatta coraggio. Credo sia stata una delle mie migliori letture di quest’anno, ma soprattutto una vera sorpresa sia per il libro che per l’autrice.


Giulia Besa è un’autrice italiana scoperta proprio grazie a questo libro e alla collana Vaporteppa e mi ha entusiasmato, sia per la trama del libro, sia per il suo stile pulito, ma per nulla scontato.
Questo romanzo, il primo di una serie, ha una trama originale, decisamente cupa e sanguinosa, del tutto contrastante dalla copertina colorata che ha attirato la mia attenzione e anche dal titolo. Una storia ambientata nel nostro paese, in una fuga rocambolesca da parte della protagonista da Roma fino a Venezia, dove viene portata per frequentare la Dame Noire, una scuola per giovani streghe. Anche qui si potrebbe pensare a qualcosa di simile a Harry Potter, a Hogwarts, ma non è affatto così. La Dame Noir è un luogo molto cruento, le streghe non sono personaggi positivi, anime buone pronte a combattere per il bene altrui, non difendono gli esseri umani, tutt’altro. Per loro sono inferiori, alla stregua di animali da soma. Le insegnanti della scuola, streghe adulte, tendono tutte a essere folli, un tantino psicopatiche, e le giovani streghette hanno quella vena maligna molto più accentuata rispetto a un qualsiasi adolescente: questo si nota dal loro comportamento verso gli esseri umani, soggetti dei loro scherzi. Sono oggetti e non persone al quale fare angherie e con le quali divertirsi.


Il libro è particolare, o meglio mi piace come è impostato: la presentazione di Sophie, giovane studentessa di Roma, il suo modo di sognare, di vedere oltre, creare una realtà differente, come se le creature delle sue storie potessero prendere vita. Un’adolescente sopra le righe, intelligente, ma anche spigliata e non la timida verginella che di solito appare nella maggior parte dei romanzi; è una ragazza di sedici anni, con un carattere forte ed egoista come possono essere le adolescenti. Sa cosa vuole, il motivo per il quale ha lasciato il suo ragazzo, al tempo stesso è anche una ragazza molto legata alla famiglia, soprattutto a suo padre e soffre la separazione dall’uomo, il distacco che si crea tra loro.
Dimostra di essere anche una donna forte, un personaggio interessante che non si lascia prendere dal panico, che affronta con coraggio quanto gli sta accadendo, soprattutto la sua rocambolesca fuga verso la scuola con questo nome strano, che sembra essere l’unico luogo dove può essere al sicuro.
Sophie, come in ogni libro del genere, quindi una cosa poco originale, giunge alla Dame Noir senza sapere nulla di se stessa, di sua madre, dell’essere una strega. Non ha idea di come mai non le è stato detto nulla e meno che mai del perché è in pericolo. Da qui possiamo iniziare la recensione vera e propria: per quanto le scene d’azione della prima parte del libro, dell’arrivo di Sophie siano spettacolari, a un certo punto mi sarebbe piaciuto capire come mai è in pericolo, dato che sono state accennate solo alcune cose. Altro punto è: non le hanno detto nulla su sua madre, spingendola ad accettare questa sua nuova vita senza fare nessun tipo di domanda, o meglio sembra che lei non ne ponga nessuna. Forse nel secondo romanzo si scoprirà qualcosa in più, ma per ora penso che sia veramente un grande punto interrogativo. Altra cosa ancora che mi ha lasciato perplessa è come mai Sophie sia tenuta sotto controllo; se nessuno scopriva che era una strega, sarebbe andata ugualmente alla Dame Noire? Era obbligata a frequentare quella scuola, oppure avrebbe potuto continuare la sua vita normalmente, assieme a suo padre?
L’idea di questo libro mi piace, il fatto di descrivere le streghe come l’immaginario comune le ha sempre pensate è intelligente e soprattutto differente rispetto alla quotidianità. Le streghe nelle favole, come nella mente della maggior parte delle persone, sono cattive, sono anche brutte e con i nei sul naso, però per la maggior parte delle persone, anche per i bambini, sono esseri malvagi. Solo con il tempo, con l’avvento di Harry Potter e poco altro, un po’ quest’idea è cambiata, possono essere buone o cattive. Ma l’idea della strega cattiva, capricciosa, malvagia è affascinante e interessante, soprattutto se portato ai tempi moderni, in un mondo contemporaneo.
Per quanto io abbia apprezzato questo libro e mi abbia affascinato e incuriosito, mi ha fatto pensare a una presentazione, a un lungo prologo dove conosciamo mondo, ambientazione e personaggi, per poi attendere un seguito, quello che avverrà veramente, il fulcro della storia, di quello che accadrà a Sophie, ma anche alle sue compagne e all’interno della scuola.


Il romanzo termina con un cliffhanger, cosa che mi ha lasciato con tantissima curiosità. Ora voglio sapere cosa accadrà, voglio i prossimi libri, vista la situazione in cui sono finite Sophie ed Elodie. Ma soprattutto voglio sapere di più sulla seconda strega, cosa ha in mente e cosa voleva fare nei sotterranei della scuola.


Il libro si merita un quattro, per lo stile e per la curiosità che è riuscito a suscitare in me, ma anche per la bravura della sua autrice, decisamente interessante e di cui cercherò di recuperare altre opere.

Commenti