Compiti a casa - Lezioni di vita #3 di Kaje Harper (Anteprima)



Trama:
Mac e Tony pensano di essersi lasciati alle spalle i momenti più complicati. Sono usciti allo scoperto come coppia e stanno costruendo una famiglia assieme ai loro due bambini. È tutto ciò che hanno sempre sognato. Ma la figlia Anna fa fatica ad accettare i cambiamenti, Ben è tormentato da vecchi segreti, il lavoro alla Omicidi continua a impegnare gran parte del tempo di Mac e Tony è preso nel mezzo. Ci vorrà tutto l’impegno che questi due uomini potranno dare per creare un equilibrio tra la vita domestica e quella professionale. Soprattutto quando il resto del mondo sembra determinato a ostacolare il loro cammino.

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La serie di Lezioni di vita di Kaje Harper mi ha fatto innamorare dal primo libro che ho letto; ho apprezzato ogni singola parola scritta da questa autrice, ogni avvenimento e il modo in cui ha impostato i suoi romanzi. Ma la cosa che ho veramente amato è il modo in cui sono collegati, come se fosse un’unica storia: la storia di Tony e Mac, da come si sono conosciuti a come hanno affrontato ogni difficoltà, sino a quando hanno cominciato una nuova avventura, quella di una coppia, ma anche quella di essere genitori di due bambini piccoli che pian piano devono comprendere il significato di questa nuova famiglia.
Abbiamo lasciato i due protagonisti nello scorso libro che andavano a vivere assieme, con in affidamento una bambina e il coming out improvviso di Mac per fare in modo che Tony potesse occuparsi del piccolo Ben.
La vita dei due uomini viene stravolta all’improvviso, soprattutto quella del poliziotto che man mano deve superare il comportamento omofobo e ristretto di alcuni dei suoi colleghi, che man mano sembra rientrare, anche se il comportamento sembra essere cambiato da quel momento.
Questo quarto capitolo della serie Lezioni di vita è il proseguimento perfetto della storia tra i due protagonisti, un alternarsi tra le indagini di Mac, che in alcuni casi coinvolgono la sua famiglia, come inizialmente è il modo in cui ha incontrato Tony, per passare a momenti più intimi, in cui i due fanno di tutto per mandare avanti la famiglia, stare dietro ai bambini, ai loro compiti, ai vari problemi che hanno e allo stesso tempo mantenere la loro intimità, momenti solo per loro.
La Harper descrive bene tutto questo, lo stress e la stanchezza che molte volte si avverte in Tony che, da giovane professore single, si ritrova a fare da padre a due bambini, mandare avanti una casa e attendere che il suo uomo torni tutto intero da lunghe giornate di lavoro.


Credo che questo libro sia il mio preferito della serie; probabilmente l’ho detto anche per gli altri, ma non posso fare a meno di notare il modo in cui sia lo stile che l’evoluzione della trama siano divenuti più complessi. Man mano i problemi dei due protagonisti cambiano, si fanno più complicati, non più quelli di due amanti clandestini, di un uomo che vuole nascondere la sua omosessualità. Ora Mac deve affrontare un ambiente di lavoro ostile, alcuni colleghi che non accetteranno mai la sua omosessualità, ma più di ogni altra cosa non accetteranno la sua felicità e quella famiglia che tanto ha desiderato.
Man mano che i due portano avanti e cercano di consolidare la loro unione, la loro famiglia, cercando di trovare anche un po’ di pace e serenità, va avanti l’indagine di Mac, la componente di giallo e azione che rende la storia cupa, mette in agitazione il lettore, con la paura che possa sempre accadere qualcosa che arrivi a rompere l’equilibrio e la tranquillità dei due protagonisti. Lo stesso vale per alcuni personaggi all’interno del libro; li vedo come elementi disturbanti, pronti a far crollare con una parola o un gesto la pace e la tranquillità che tanto faticosamente Mac e Tony stanno costruendo.
Un esempio è la cugina di Mac, Brenda, che fra tutti è l’elemento meno disturbante; forse è un po’ folle e fanatica, ma finisce lì. Quelli che mi preoccupano di più sono i nonni materni di Ben. Ho come l’impressione che siano delle bombe pronte a esplodere o a fare qualcosa per far soffrire Tony, ma soprattutto li vedo pericolosi per il piccolo.


L’intero libro è basato molto sulle emozioni; per quanto sia una serie di pov alternati da parte dei due protagonisti, arrivano benissimo anche i sentimenti degli altri personaggi, soprattutto dei due bambini: Anna e Ben. Si avverte chiaramente il disagio di Ben, la sua paura, l’ansia che lo assale quando deve andare dai nonni, come si avverte in alcuni momenti l’insofferenza di Anna. Dall’essere figlia unica, viziata e coccolata dal padre e cresciuta da una zia, tutto cambia per lei. Ora Mac non è più il padre buono che la vizia e le fa regali, ma è anche l’uomo che assieme a Tony deve educarla e lo stesso devono fare con Ben, anche se lui continua ad avvertire la mancanza della madre, ma soprattutto si porta dietro gli strascichi di tanti soprusi, abusi da parte dell’uomo che ha ucciso la donna, ma anche di uno dei suoi amanti che fortunatamente non gli ha fatto del male, ma lo ha spaventato e traumatizzato.

Ho adorato la caratterizzazione dei personaggi, l’intreccio della storia, ma anche il rapporto e la vita familiare che viene descritta man mano. Non è il tipico romanzo d’amore, ma un’evoluzione degli altri a precederlo: viene raccontata l’evoluzione di un rapporto, la crescita di tutti i personaggi, per poi rimanere in sospeso e scoprire cosa accadrà nel prossimo.


L’ho veramente amato, tantissimo e pertanto merita cinque piume; adoro la Harper, il suo stile e questa serie che è stata una scoperta e una delle migliori letture di questo genere.



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