Petrademone - Il libro delle porte di Manlio Castagna


Frida ha appena perso genitori in un incidente del quale si sente responsabile e viene mandata a Petrademone, la tenuta degli zii, scenario di misteriosi avvenimenti: gli amati border collie di famiglia sono spariti e tutte le notti una strana nebbia avvolge i prati circostanti la casa, portando l'eco di voci inquietanti. Insieme a tre amici, la ragazza scoprirà l'esistenza di un mondo parallelo e malvagio e di essere la "prescelta" per una missione dalla quale dipenderà il destino dell'umanità intera.


Link acquisto: Petrademone


***



Oggi sono qui con una nuova recensione. Ultimamente sono tornata alla mia grande passione: le favole e i libri per ragazzi. I libri per ragazzi che vanno dai nove ai quindici anni sono sempre stati un mio punto debole sia da ragazzina, sia da adulta. Al contrario di altri generi, soprattutto quelli fantasy e di avventura, hanno delle copertine decisamente accattivanti, che attirano la mia attenzione e mi fanno innamorare.
Come al solito sono stata incuriosita dalla copertina del libro, veramente molto molto bella. Mi piacciono i toni che l’illustratore ha usato; pur essendo un libro per ragazzi ha un tocco noir, un qualcosa di cupo che mi ha veramente conquistata.
Credo di essere un tantino ripetitiva! 
Partiamo dall’autore: non lo avevo mai sentito, non ho idea se abbia scritto altro o Petrademone sia la sua prima opera in genere o per ragazzi (mi andrò a informare non appena avrò terminato questa recensione), comunque per me è stato una vera scoperta. Solitamente sono una pessima persona, molte volte snobbo gli autori italiani, ma non è cattiveria, è che non riesco ad associare nomi italiani ad ambientazioni fantasy. 
Sono malata di mente, lo so.
Torniamo a questo libro: me ne sono innamorata a prima vista, così l’ho comprato, indecisa se divorarlo in una notte oppure portarmelo avanti il più a lungo possibile con la speranza di avere il seguito il prima possibile, perché libri del genere hanno sempre un seguito e io potrei impazzire senza sapere come va avanti.


Petrademone - Il libro delle porte è un romanzo per ragazzi che tocca molti punti fondamentali per la letteratura di genere, dal mistero al fantasy.
Ci sono argomenti importanti che dovrebbero spingere ogni ragazzo a leggerlo. Oltre al mistero, all’avventura e alla fantasia il libro parla anche di amicizia, della scoperta dei primi amori, del dolore della perdita e di come un animo ferito possa essere sanato se ci sono persone che ti vogliono bene attorno. Ci vuole tempo, pazienza, ma pian piano chi ama riesce a rompere quel muro di diffidenza, dolore e rabbia che di solito un ragazzo innalza attorno a sé.  Ma non sono solo questi i punti importanti del libro: sono argomenti che fanno riflettere, che spingono i ragazzi, ma anche gli adulti, a pensare.
Eppure un libro scritto per i più piccoli, definito per ragazzi deve avere anche altro. Qualche giorno fa sul sito Libraio.it ho letto un’intervista a Francesco Carofiglio che ha pubblicato un libro per i più giovani per il Battello a Vapore: tra le tante cose che dice, chiedendosi se sia giusto o meno fare una distinzione tra generi e libri per adulti e quelli per ragazzi, afferma una grande verità, ovvero che molti libri per i più giovani sono letti e anche tanto, perché hanno quel tocco di magia, di curiosità che spinge i ragazzi, ma anche gli adulti, a chiedersi cosa si nasconde dietro il mondo che conosciamo. Fanno crescere nella mente l’immaginario di un mondo magico, popolato da maghi e streghe, di uno in cui si arriva in un altro mondo attraversando una armadio, oppure un altro luogo dove si giunge da un buco in un’antica quercia o attraversando porte create da un tipo strano che vive in una villa diroccata.
Questo genere di romanzi, quelli fantasy in particolar modo, fanno vibrare l’animo delle persone, soprattutto dei ragazzi. Li portano a sognare, a immaginare, a sperare che ci sia veramente qualcosa oltre questo mondo e nel caso a inventarlo.


Passiamo alla recensione vera e propria: sto veramente blaterando tantissimo, mi rendo conto che accade sempre se il libro mi piace e mi appassiona, quindi potete tranquillamente lanciarmi dei pomodori marci. 
Dunque, era da un po’ che non facevo una cosa, da piccola accadeva più spesso, ed era di andare a cercare i luoghi dove erano ambientate le storie che leggevo. Quando ho letto Michele Strogoff di Verne la prima volta, ho tirato fuori tutte le enciclopedie di casa e alla fine del libro mi ero decisa che avrei fatto un viaggio in slitta attraverso la Russia e la Siberia. In questo caso è accaduta più o meno la stessa cosa: non sono propriamente andata a cercare i luoghi, ma gli allevamenti di Border Collie, scoprendo che il nome della tenuta dove è ambientata una parte della storia esiste veramente, o meglio è stata ispirata da un allevamento di bellissimi Border Collie con lo stesso nome. 
Ora voglio un Border Collie, e se porto un altro cane a casa mia madre mi caccerà tenendosi il cucciolo.
Sorvolando anche su questa piccola parentesi, ho adorato il libro: lo stile dell’autore è molto molto scorrevole, leggero, adatto per i più giovani. Ho trovato i personaggi stupendi, ben caratterizzati, ben costruiti. I personaggi secondari sono solo figure che appaiono, dando spazio solo ai personaggi principali, ma sono tutti ben strutturati. Si conoscono man mano, durante la lettura dell’intero libro. La stessa protagonista, Frida, impariamo ad apprezzarla andando avanti con la lettura, ma allo stesso tempo si riesce a capire subito perché inizialmente è arrabbiata con il mondo, tiene lontani tutti, creando una barriera di rancore e dolore attorno a sé. Quella barriera pian piano, con l’andare avanti della storia, svanisce. È Petrademone con i suoi cani, con i suoi misteri e quei segreti che nessuno le ha mai svelato, che pian piano cura il suo animo. Lo curano anche i due gemelli, Tommy e Gerico, con la loro comparsa, l’allegria, l’essere due tornado che si abbattono nella vita di Frida. E se da un lato ci sono i due gemelli scatenati, dall’altro c’è Miriam, dolcissima e tranquilla, un’amica, una sorella e una confidente per la protagonista. Assieme, i quattro ragazzi vengono catapultati in una grande avventura, ognuno di loro in cuor proprio con un desiderio da realizzare.
Man mano che la storia prende vita, come in ogni libro che si rispetti, ad alcune domande viene data una risposta, mentre molte altre sorgono spontanee al lettore, facendolo arrivare a fine lettura con un alone di mistero attorno e il desiderio di sapere di più su tutto: su Frida, sulla sua famiglia, su Barnaba e Cat e anche su quella vipera di Astrid, di questo mondo parallelo, popolato da strane creature e nel quale i ragazzi si sono avventurati per salvare il mondo.


Petrademone è un libro che consiglio vivamente, una lettura avvincente, scorrevole e ben scritta, una storia appassionante che porta i più giovane e non a sognare, a sperare e a desiderare un cucciolo più di quanto non facciano normalmente.

Cinque piume le merita tutte.


Commenti

  1. Grazie la tua recensione mi emoziona. Ho amato il libro di Manlio Castagna perché per una adulto, oramai vecchio come me è un viaggio nel mistero, nel inconscio archetipico, l'ho amato perché parla della perdita e della reazione vitale, argomento centrale per un adolescente ma soprattutto per un vecchio.... Gli adulti dell'età di mezzo, specialmente se presi dalla corsa all'oro, potranno invece trovarvi un sospiro di sollievo e di magia. Ho assistito alla nascita di questo libro nell'anima dell'autore ed è stato un privilegio. Anche i miei Border Collie, I miei piccoli elfi, come li chiamo io, ringraziano. Barnaba

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie per questo commento Sono felicissima che la recensione sia piaciuta.
      Il libro è stato una sorpresa, una delle migliori letture di quest'anno, nonché una boccata d'aria fresca per stile e trama.
      Grazie ancora per averla letta e commentata, e un saluto ai bellissimi Border Collie 💜

      Elimina

Posta un commento