The Alienist (serie tv)



Nel 1896 la città di New York è vittima di brutali omicidi. Quando il corpo di un ragazzo che si prostituiva viene trovato orrendamente mutilato e abbandonato vicino al ponte di Williamsburg, ancora in costruzione, il neoeletto commissario di polizia Theodore Roosevelt chiama lo psicologo criminale Laszlo Kreizler e l'illustratore John Moore per indagare nella massima segretezza. I due si ritroveranno ad avere a che fare con gangster e poliziotti corrotti, cercando di entrare nella mente del serial killer e creare un profilo psicologico di un assassino basandosi sui dettagli dei suoi delitti.

Tratta dal romanzo di Caleb Carr, The Alienist è una serie tv di Netflix con Daniel Brühl, Luke Evans, Dakota Fanning, Robert Wisdom, Douglas Smith, Matthew Shear, Matt Lintz, Brian Geraghty, Q'orianka Kilcher, David Wilmot, Jackson Gann, Ted Levine.
Per chi vuole leggere il libro prima di vedere la serie, qui c'è la recensione ad esso dedicata: L'Alienista di Caleb Carr.



Ero in fibrillazione per questa serie tv: non vedevo l'ora di vederla ma allo stesso tempo ero timorosa. E se avessero rovinato una storia che adoravo? Il libro, infatti, mi è piaciuto davvero tantissimo, quindi è abbastanza normale che fossi un pochino spaventata quando ho iniziato il primo episodio.
Devo dire che mi è parso subito chiaro che era stata posta una cura particolare nei dettagli per rendere la serie quanto più ottocentesca possibile. Infatti, le ambientazioni, gli abiti, il modo di parlare e di muoversi dei personaggi, sono perfettamente in linea con il periodo storico di cui parliamo. Questo mi è piaciuto davvero tanto, soprattutto perché il romanzo di Carr era particolare perché sembrava essere davvero un'opera di quel tempo, e non una contemporanea.
Sono contenta che lo stile sia stato mantenuto anche nella serie tv.


Gli attori sono stati straordinari. Conoscevo già alcuni di essi: Daniel Brühl mi piace dai tempi di Rush, e trovo che sia grandioso in ogni sua interpretazione. Luke Evans viene da Lo Hobbit e Dracula Untold, dove le sue doti recitative sono state ampiamente comprovate.
Non serve parlare di Dakota Fanning, che calca gli schermi da quando era una bambina e sa decisamente fare il suo lavoro.
Questo tris di attori ha lavorato molto anche al cinema e devo ammettere che si vede nella qualità del prodotto finale.
Anche Brian Geraghty, attore che interpreta Theodore Roosevelt, mi è piaciuto moltissimo, soprattutto la sua capacità di sembrare sempre contrito. Le sue espressioni facciali erano talmente intense che non serviva nemmeno che il personaggio parlasse, per capire cosa stava provando.
L'alto livello con cui questa serie è stata realizzata la porta allo stesso livello di un film da cinema. Tuttavia, sono contenta che invece di un film sia stata realizzata una serie tv, seppur breve (sono solo dieci episodi). Farne un film avrebbe richiesto necessariamente diversi tagli nella storia. Invece, attraverso i dieci episodi vediamo l'indagine dipanarsi, seguiamo con attenzione ogni passaggio, ogni indizio, ogni ragionamento che i nostri protagonisti fanno.
La storia è abbastanza fedele al romanzo: ha certo le sue differenze, ma sostanzialmente il prodotto finale rispecchia tutte le caratteristiche della controparte cartacea.
Non so quali siano i piani degli autori, ma spero tanto che vadano avanti: infatti, nonostante la prima stagione sia autoconclusiva, so che ci sono altri romanzi con gli stessi protagonisti. In Italia è disponibile L'angelo delle Tenebre, mentre un terzo non è stato ancora tradotto. Ne sono previsti almeno altri due con protagonisti il dottor Laszlo, John Moore e Sarah Howard. Questo mi fa sperare che anche la serie tv continuerà.
Non posso che promuovere questa serie a pienissimi voti e consigliarvi assolutamente di guardarla.



L'unico avvertimento che mi sento di farvi è che se siete sensibili e vi dà fastidio lo splatter, forse dovreste fare attenzione: certo, non ce n'è in maniera esagerata, ma alcune scene sono piuttosto evocative e magari potrebbero urtare la sensibilità di qualcuno, soprattutto perché le vittime sono ragazzini.
Fatemi sapere con un commentino se avete visto questa serie, se vi è piaciuta o meno, se volete vederla… insomma, ditemi la vostra.
Alla prossima recensione!



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