Il ritorno dal mondo delle idee di Damiano Dario Ghiglino



In un mondo misterioso e simbolico due ragazzi si fanno strada tra scenari apocalittici alla disperata ricerca del leggendario mondo delle idee. Evan è un selvaggio dotato di oscuri poteri, Eliah proviene da un idilliaco paese di campagna in decadenza. Tuttavia non tutto è come sembra e gli ampi spazi desolati su cui poggiano i piedi racchiudono un segreto ancora più terribile e claustrofobico. Una straordinaria allegoria che, attraverso una narrazione serrata, racconta il muto dolore in cui vive l'uomo moderno.


Devo essere totalmente sincera: è la prima volta che non mi sento all'altezza di recensire qualcosa.
Quando ho preso l'incarico di recensire questo libro, non mi aspettavo un romanzo simile.
Non solo mi è piaciuto oltre ogni immaginazione, ma credo di non essere abbastanza brava per poterne parlare come merita.
Tuttavia, nel mio piccolo, cercherò di farvi capire cosa ho provato leggendolo e lascerò a voi le considerazioni.
Non avevo ancora letto nulla di questo autore, sebbene una mia collega lo avesse già recensito (potete trovare qui il link alla recensione: Il sole d'agosto sopra la Rambla).
Sapevo già che era un autore davvero bravo, ma non mi sarei aspettata un romanzo simile.
Il ritorno dal mondo delle idee è una storia surreale, magica, che sembra vissuta su un piano onirico più che su un piano reale.
Spesso ha i toni di un'antica fiaba o di un racconto leggendario.
E come avrete intuito dal titolo, il legame con la filosofia è molto stretto. Ahimè, è davvero tanto che non prendo un mano un libro di questa disciplina, perciò ho paura di non aver colto appieno tutti i riferimenti che sicuramente ci saranno stati in quest'opera.
Tuttavia, ciò non mi ha minimamente impedito di prendere parte ad un viaggio straordinario, emozionante, che mi ha sorpresa già dopo le primissime pagine di lettura.
Lo stile dell'autore mi ha letteralmente catturata: il modo in cui riesce a raccontare gli eventi è quasi magico. Anzi, forse il termine più indicato per descriverlo non è magico, ma mistico.
È un opera che ho letto e che rileggerei volentieri, sebbene non sia di immediata comprensione.
Sicuramente, il suo essere così profonda include molti livelli di comprensione, molti livelli di narrazione. Non so se li ho colti tutti, ma mi piacerebbe, rileggendola, provare ad aprire più la mente e cercare di catturare il significato che sta dietro alle parole.
Come vi dicevo, forse non sono abbastanza, per recensire questo libro, ma vorrei trasmettervi anche in minima parte quanto mi sia piaciuto, quanto sia stato intellettualmente stimolante leggerlo.
Per cui, se mi chiedete se ve lo consiglio, non posso fare a meno di dire di sì. Ve lo stra consiglio, e vorrei anche conoscere le vostre opinioni, una volta che l'avrete finito. Potete trovarlo al link in cima alla pagina.
Ovviamente, il romanzo merita il massimo dei voti, nemmeno a discuterne.

Alla prossima recensione.


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