La Casa di Carta (serie tv)



Otto persone vengono reclutate per una rapina estremamente ambiziosa: irrompere nella Fábrica Nacional de Moneda y Timbre, la zecca nazionale spagnola di Madrid e stampare 2400 milioni di euro.
La selezione è stata svolta non solo in base alle competenze specifiche di ciascuno, ma tenendo conto soprattutto della loro condizione sociale: si tratta infatti di individui che per varie ragioni non hanno nulla da perdere. L’ideatore di questa impresa è una figura conosciuta come "Il Professore".
A ciascun componente della banda viene dato il nome di una città: Tokyo, Mosca, Berlino, Nairobi, Rio, Denver, Helsinki e Oslo; Le identità di ognuno devono rimanere segrete ed è proibito instaurare relazioni personali o sentimentali. I protagonisti si nascondono per cinque mesi in una tenuta nelle campagne di Toledo per prepararsi adeguatamente facendo tutte le simulazioni necessarie. Durante lo svolgimento della storia sorgono divergenze tra gli otto rapinatori e il rischio di compromettere l’intera operazione aleggia costantemente.
Con un ingegnoso espediente riescono a entrare nella zecca di stato e dal momento in cui gli occupanti vengono presi in ostaggio, il capo del gruppo (Berlino) ci tiene a instaurare una certa empatia con ognuno di loro specificando subito che non intendono fare del male a nessuno.
La polizia prende le dovute contromisure e invia sul posto come negoziatrice l’ispettrice Raquel Murillo, una donna con problemi di natura sia personale sia professionale.
La ragazza soprannominata Tokyo è la voce narrante che commenta le diverse dinamiche della vicenda.

La Casa di Carta è una serie tv del 2017 prodotta in patria da Antenna Tre e distribuita in Italia da Netflix.
La serie è composta da quindici episodi divisi in due parti (nove episodi la prima e sei la seconda); Netflix tuttavia ha adattato la lunghezza degli episodi per rientrare nei suoi standard tipici facendoli diventare ventidue (tredici la prima parte e nove la seconda).
Nonostante la serie fosse stata concepita come autoconclusiva, Netflix ha ordinato la produzione di una terza parte che dovrebbe arrivare nel 2019.
Questa serie è stata una vera e propria sorpresa per me. Devo ammettere che ho sempre guardato serie tv Inglesi e Americane, mentre non ho aperto molto i miei orizzonti ad altri tipi di serie tv europee.
C'è anche da dire che ultimamente il panorama europeo riguardante le serie tv si sta evolvendo e sta confezionando prodotti sempre più di qualità.
La Casa di Carta è un'ottima serie perché è stata realizzata con cura, facendo attenzione a tutti i dettagli e con una buonissima prova recitativa dei suoi attori.
Ciò che mi è piaciuto di più è il fatto che questa serie abbia una qualità superiore rispetto agli standard spagnoli (e qui però dovete perdonare la mia ignoranza, ma finora non avevo mai visto una serie tv di produzione spagnola raggiungere questi livelli, però potrei essere ignorante io), che guarda alle grandi produzioni americane mantenendo però il suo carattere tipicamente europeo, tipicamente spagnolo.
Ho adorato in particolar modo i personaggi di Berlino e del Professore, ma in realtà non c'è nessuno che non mi sia piaciuto.
Il mio più grande dubbio riguardo questa serie tv è incentrato sul fatto che è stata rinnovata per una terza parte (o seconda stagione, come preferite): penso che un prodotto creato per essere autoconclusivo non debba essere portato avanti a forza, soltanto perché ha avuto molto successo.
Si rischia di non essere all'altezza della prima stagione.
Certo, ci sono alcuni elementi che forse sono stati lasciati in sospeso e che potrebbero essere chiariti con altri episodi, ma temo che si ricorrerà al classico "squadra che vince non si cambia" rischiando però di annoiare lo spettatore con qualcosa di già visto.
Comunque, per me questa serie è da promuovere a pieni voti!
Certo, non bisogna paragonarla a pilastri nel campo delle serie tv, ma è un prodotto più che ottimo che assolve perfettamente a quello che è il suo compito, ovvero intrattenere.
Mi sento di dare il massimo dei voti a questa serie e, in attesa di vedere la terza parte, intanto mi congedo.

Alla prossima recensione.


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