Whyborne & Griffin #2: Threshold di Jordan L. Hawk (Anteprima)


Trama:
L’introverso studioso Percival Endicott Whyborne desidera solo condurre una vita tranquilla insieme al suo amante, il detective ex-Pinkerton Griffin Flaherty. Sfortunatamente il padre di Whyborne, un grosso magnate delle ferrovie, è di tutt'altro avviso e decide di ingaggiare Griffin per indagare su alcuni misteriosi avvenimenti in una miniera di carbone.

Whyborne, Griffin e la loro amica Christine raggiungono Threshold Mountain, luogo di oscure leggende da prima che la miniera si facesse strada fino al cuore della montagna. Un contingente di Pinkerton di cui fa parte anche Elliot, l’ex amante di Griffin, si occupa già di sorvegliare la miniera. Ma Griffin sa meglio di chiunque altro quanto siano impreparati i detective ad affrontare le forze ultraterrene che li minacciano.

Presto, Whyborne e Griffin si ritrovano invischiati in scomparse misteriose, incidenti mortali e segreti sussurrati. Elliot è un alleato oppure desidera solo ricominciare la sua relazione con Griffin? E in questo caso, come può Whyborne sperare di competere con l’affascinante Pinkerton, specialmente visto che Griffin gli nasconde ancora dei segreti sul proprio passato?
In una città dove gli amici divengono nemici e orrori segreti si nascondono dietro maschere umane, Whyborne non può fidarsi di niente e di nessuno, nemmeno del proprio cuore.

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Il 24 settembre uscirà il secondo volume di questa serie soprannaturale ambientata nel Diciannovesimo secolo in America, una serie che mi ha conquistato sin dal primo volume. Serie scoperta grazie anche alla casa editrice che la pubblica nel nostro paese.
Come scrissi nella recensione del primo romanzo, è stata una scoperta veramente stupenda, qualcosa di nuovo, particolare, ma soprattutto un mix che adoro: tra il giallo, l'ambientazione ottocentesca e il soprannaturale con magia e mostri, mettici anche la componente m/m si crea una storia favolosa. Un libro divertente, grazie anche alla presenza di Christine e ai suoi discorsi con Whyborne; un libro interessante, con personaggi e una storia che mi hanno convinto.
Andiamo con ordine; Threshold è il secondo libro della serie, un passo in avanti rispetto al primo. La relazione tra Whyborne e Griffin è agli inizi. I due, anche se convivono, devono ancora scoprire molte cose l’uno dell’altro: il passato, i segreti, le ombre nei loro caratteri e in questo romanzo, oltre a essere un po’ più spinto a livello erotico, appare anche questo altro lato della medaglia. I due imparano a conoscersi e non è tutto rose e fiori: ci sono i primi screzi, le prime litigate, le prime gelosie e non solo da parte di Whyborne, che si sente inferiore, ma anche da parte di Griffin, che non si sente all’altezza del suo compagno.

Amo questa serie, l’autrice, il modo in cui inserisce nei suoi romanzi scene di azione, descrizioni, momenti seri, ma anche battute e momenti più ironici per smorzare la lettura rendendola scorrevole e leggera. Mi piace il modo in cui descrive i luoghi, le sua ambientazioni. Per la prima volta ho trovato in un libro con la componente m/m uno scenario western senza cowboy e senza ranch: c’erano dei minatori, le montagne, ma nessun cowboy che si spogliava nei momenti meno improbabili.
Anche il rapporto tra Griffin e Whyborne rimane nell'ombra; i due agli occhi degli altri si comportano come amici, solo nella solitudine e intimità della loro casa si scambiano effusioni, si lasciano andare al loro vero rapporto, a quell'amore che è nato all'improvviso.



Le descrizioni dell’ambientazione sono meravigliose, mi è sembrato di vivere, di essere trasportata nel libro,  prima a Widdershins, poi nella casa dove è cresciuto Whyborne e in seguito nella cittadina di Threshold, un luogo tra i monti, dove c’è un mix di natura selvaggia e sporco, con il velo dei fumi e degli odori della miniera. Anche il dissapore che c’è tra i minatori e i loro capi è molto reale, come gli incidenti e la fatica. L’autrice è riuscita a ricreare un periodo storico alla perfezione, con le parole, creando immagini direttamente nella mente del lettore.

Ho trovato una sorprendente evoluzione nei personaggi, nella loro caratterizzazione. Whyborne è maturato in questo secondo libro; forse è la presenza di Griffin, probabilmente è il sesso, ma pian piano, molto piano sta finalmente crescendo, lasciandosi dietro timidezza, insicurezza, il desiderio di punirsi considerandosi un inetto. Whyborne non è affatto un inetto, è un uomo colto, gentile, intelligente e in questo secondo romanzo mostra anche degli sprazzi di carattere che lo rendono molto affascinante. Anche se in ritardo sta crescendo, rendendosi conto che non è sbagliato, non lo è agli occhi di Griffin, di sua madre, di Christine e anche di molte altre persone che lo rispettano come uomo e come studioso. Anche in questo romanzo, con i suoi modi gentili ed educati, è riuscito a conquistarsi la fiducia di un gruppo di prostitute e in seguito anche degli agenti della Pinkerton e dei minatori, che vengono descritti come uomini rudi e scostanti. Persone abituate ai pericoli, pertanto riuscire a farsi rispettare da loro è un gran punto per la sua autostima.

Io la finisco qui, altrimenti potrei continuare a sproloquiare a lungo su quanto ami ogni cosa di questo libro, di quanto l’autrice sia brava e di come non vedo l’ora di avere tra le mani i prossimi libri: spero in italiano, ma se non escono in fretta me li leggo in inglese e poi nuovamente in italiano almeno un altro paio di volte quando usciranno.

Merita cinque piume, perché non posso darne di più.


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