Mi hai colorato la vita di Valentina Beraldo



Marta è una giovane assistente sociale che vive con l’anziana nonna. La sua vita scorre tranquilla fino al giorno in cui arriva in ufficio Riccardo, il nuovo collega psicologo, nonché una sua vecchia conoscenza. I due si ritroveranno così ad occuparsi insieme di toccanti storie, tra cui quella della giovanissima Alina, una ragazzina che ha tentato il suicidio. Ma, tra la serietà di un caso professionale e l’altro, nella loro vita ci sarà spazio anche per esilaranti ed imbarazzanti avventure. Un romanzo che vi farà ridere, commuovere e riflettere. Un giusto mix tra ironia e durezza della vita.


Quando ho iniziato questo romanzo, non sapevo esattamente se fosse il mio genere. Ultimamente leggo pochi romance etero, quindi ho perso un po' la mano, diciamo.
Tuttavia, c'è qualcosa nel modo di fare della protagonista che me l'ha resa subito simpatica. Non so perché, ma a pelle mi è piaciuta molto, mi sono ritrovata molto in lei ed è subito scattato quel meccanismo che mi ha permesso di immedesimarmi al meglio.
Purtroppo, soprattutto nelle prime pagine, ho notato che in alcune parti lo stile era un po' immaturo, quasi che la protagonista fosse rimasta bloccata ai suoi anni di liceo invece che essere una donna adulta.
Mi è piaciuto molto, però, il fatto che lo stile diventasse più serio mentre si parlava dei casi di Marta; visto l'argomento delicato, il cambio di registro permette al lettore di immergersi appieno nella situazione.
Come dicevo all'inizio, se Marta mi ha ricordato un po' me, Riccardo invece non sono riuscita ad inquadrarlo bene subito.
Fino alla fine non ho ben capito che tipo di personaggio fosse, perché in alcuni momenti si comportava in un certo modo, magari più carino e gentile, e in altri diventava un po' cafone.
Tuttavia, si capiva moltissimo che era interessato a Marta, sebbene lei stessa non se ne renda conto fino alla fine.
Vorrei spendere due parole su un argomento che viene trattato nel romanzo: i pregiudizi sugli assistenti sociali.
Non ci avevo mai seriamente pensato, eppure i pregiudizi che vengono descritti nel romanzo sono abbastanza reali. Sono frasi che io stessa ho sentito in giro molte volte, ma non sapendo quasi nulla di questa professione non mi sono mai fermata a riflettere.
L'autrice, mostrando il lavoro di Marta, cerca in qualche modo di sfatare queste credenze, spiegando l'importanza di questa figura per la tutela dei minori.
Ci tenevo a citarlo perché mi pareva giusto e perché è una cosa che ho veramente apprezzato all'interno del romanzo.
I momenti divertenti, dove ci si mette anche la goffaggine di Marta a complicare la situazione, si alternano con i momenti più seri dove viene raccontata la storia di Alina, una ragazza che ha tentato il suicidio e dalla difficile situazione familiare, che Marta farà di tutto per salvare.
Il romanzo mi è piaciuto abbastanza: diciamo che, anche se il romance di questo tipo rimane un genere che non mi fa impazzire, ho passato qualche ora piacevole leggendo questo romanzo, quindi mi sento di consigliarvelo.

Alla prossima recensione.


Commenti