La dama delle Nebbie di Julie Garwood



Per ordine del re il fiero Alec Kincaid, signore di un potente clan scozzese, deve prendere in moglie una donna inglese. La scelta cade su Jamie, figlia minore del barone Jamison: una bellezza dagli occhi viola, volitiva e terribilmente affascinante. Fin dal primo incontro Alec desidera farla sua, ma Jamie è decisa a resistergli. Kincaid, infatti, incarna tutto ciò che lei teme negli uomini: è un barbaro rude e arrogante, e pericolosamente seducente. Eppure i suoi baci le infiammano il sangue rendendola sempre più vulnerabile, mentre strani fatti e dicerie la minacciano ben più di quell'incontenibile desiderio…


Il romanzo di cui vi parlo oggi è un romanzo molto diverso dai generi che leggo di solito. Non vado molto d'accordo con i romance puri, sebbene questo abbia uno sfondo storico, soprattutto se sono storie etero. 
Però, a questo romanzo sono in qualche modo affezionata, perché l'ho letto quando ero ragazzina e mi è rimasto impresso.
Senza contare il fatto che ho una passione smodata per la Scozia e sogno di andarci da sempre.
L'ambientazione di questo romanzo è davvero fantastica. La protagonista, Jamie, si ritrova a vivere dalla calma Inghilterra alla selvaggia Scozia, con un marito molto più passionale e sanguigno di quello che sperava.
Tuttavia, Jamie non è una fanciulla tenera e indifesa: può trarre in inganno, ma la sua indole è forte e battagliera.
Per questo Alec, suo marito, si ritroverà a doverla rincorrere e salvare dai guai in cui si caccia.
La storia, di per sé, non ha molto di innovativo e particolare, eppure la ricordo perfettamente, in ogni dettaglio, nonostante siano passati anni dalla lettura.
Mi piace che nel libro venga affrontato il tema dei pregiudizi verso gli scozzesi. Jamie, infatti, è spaventata da quello che troverà ad attenderla una volta giunta nelle terre del marito. All'inizio, le sue paure sembrano trovare conferma, eppure con l'andare del tempo scopre che lei e Alec non sono così diversi come pensava, e che lei non è una donna placida e tranquilla. La sua indole è molto più simile a quella degli Scozzesi di quanto non credesse.
Durante la storia, si delinea anche un mistero: infatti, spesso sembrano accadere eventi inspiegabili che attentano alla vita di Jamie. Alec non crede siano coincidenze, ma rimane davvero sorpreso di quanto sua moglie sappia far fronte alla situazione.
Se vi piacciono i romance a sfondo storico, questo libro fa certamente per voi: è un romance classico che ha qualche annetto sulle spalle, ma trovo che sia comunque una lettura davvero piacevole, stimolante e che svolga perfettamente quello che è il suo lavoro: intrattenere e dare al lettore qualche ora di svago assoluto, distraendolo dai pensieri quotidiani.
Ho pensato molto al voto da dare e credo che darò quattro piume: forse, se lo rileggessi ora come ora, sarei molto più critica nei suoi confronti, ma voglio conservare il ricordo che ho della prima volta che lo lessi.
Alla prossima recensione.



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