Green Book (film 2019)



Nel 1962, dopo la chiusura di uno dei migliori club di New York in cui lavorava, il buttafuori italoamericano Tony Vallelonga, detto Tony Lip per la sua capacità oratoria, deve a tutti i costi trovare un lavoro per mantenere la sua famiglia. Accetta di lavorare per il pianista afroamericano Don Shirley e decide di seguirlo in tour nel sud degli Stati Uniti dove il pianista, nonostante sia accolto trionfalmente durante i suoi concerti, subisce vessazioni e violenze a causa dei forti pregiudizi contro i neri ancora vigenti nella zona, tanto che si deve affidare a una sorta di manuale, il green book che dà il titolo al film, dove sono indicati alberghi e ristoranti dove si accettano i neri.
Nonostante le differenze e gli iniziali contrasti, tra Don Shirley e Tony Lip si instaurerà una forte amicizia.


Eccoci, ci siamo! Siamo pronti ad iniziare un nuovo Road To Oscars. In realtà, abbiamo già iniziato, perché ben due film che abbiamo già recensito sono stati candidati a miglior film (Bohemian Rhapsody e Black Panther).
Però, da quando sono uscite le nomination, questo è il primo film candidato che recensiamo.
Green Book è stata una sorpresa, per me. Non perché mi aspettassi un brutto film, ma perché ne avevo sentito parlare veramente pochissimo in giro, surclassato da altri titoli. O forse sono solo io che sono poco informata.
Quando ho visto la candidatura di Viggo Mortensen ero davvero curiosa di vedere il film, e finalmente ci sono riuscita.
Ho amato follemente Green Book. Mi ha fatta ridere, mi ha fatto scendere qualche lacrimuccia, mi ha parlato al cuore.
Avrei detto che era una storia troppo bella per essere vera, che cose del genere nella vita reale difficilmente accadono, se non fosse che è una storia vera.
La storia di un’amicizia nata quasi per caso tra un italoamericano, Tony Lip, e un musicista di colore, Don Shirley, nei primi anni sessanta.
Sembra proprio una di quelle favole dove l’amicizia è più forte di tutto il resto, quelle storie troppo belle per essere vere.
Devo dire che trovo confortante, invece, sapere che sia accaduto nella realtà.
Oltre al film in sé, che spero vinca come miglior film (anche se per giudicare, voglio almeno aver visto anche gli altri), la performance di Viggo Mortensen e di Mahershala Ali sono state fenomenali.
Mahershala Ali può tranquillamente portarsi a casa l’oscar come miglior attore non protagonista, per quel che mi riguarda. È davvero un attore fantastico. Non ho mai visto Moonlight, mia grave mancanza, quindi quando ha vinto il primo oscar non sapevo quanto fosse bravo. L’ho invece visto interpretare Remy in House of Cards e l’ho adorato, ma qui ha dato davvero prova di essere straordinario.
Viggo è stato a sua volta fenomenale, ma non credo che abbia possibilità quest’anno. A parte il favorito Christian Bale per Vice, dovrebbe riuscire a superare anche Rami Malek, che è stato lodato tantissimo per la sua trasformazione in Freddie Mercury.
Pertanto, nonostante Viggo sia stato veramente bravo, non credo vincerà la statuetta. Ed è un vero peccato, perché nonostante io tifassi per Malek, dopo aver visto Green Book ero pronta a dare qualsiasi premio al film e ai suoi interpreti.
Detto questo, ovviamente per me Green Book si prende la votazione massima. 



Ho un consiglio per chi non l’avesse ancora visto: se trovate il modo di vederlo in lingua originale, se il vostro cinema di fiducia propone la versione originale, andate a quella. Questo perché il protagonista, essendo italoamericano, spesso ha dialoghi in Italiano che vanno persi con il doppiaggio, e non si sente questo cambio di lingua.
È un po’ un peccato, perché, all’interno del film, spesso Tony parla in Italiano per non farsi capire dagli altri, e perdere questo effetto rovina un po’ la magia.
Pertanto, se riuscite, vi consiglio di vederlo in Inglese.



E voi, l’avete già visto? Vi è piaciuto? Fatemi sapere con un commento le vostre impressioni e, soprattutto, le vostre previsioni. Quanti premi si porterà a casa Green Book? 
Non ci resta che aspettare la Notte degli Oscar.

Alla prossima recensione!


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