Una serie di sfortunati eventi - Terza stagione



La serie segue le sfortunate vicende degli orfani Violet, Klaus e Sunny Baudelaire, perseguitati dal loro malvagio tutore, il conte Olaf, disposto a tutto pur di mettere le mani sulla loro eredità. I fratelli Baudelaire dovranno cercare in tutti i modi di sfuggire alle grinfie di Olaf e al tempo stesso scoprire di più sulla misteriosa morte dei loro genitori.

Siamo arrivato all'atto conclusivo di questa serie. Da poco più di un mese, infatti, è disponibile su Netflix la terza stagione di Una serie di sfortunati eventi, che è anche l'ultima.
La serie è composta da sette episodi, ed è la trasposizione degli ultimi quattro romanzi della saga.

La scivolosa scarpata



L'atro antro



Il penultimo pericolo



La fine



Devo ammettere che mi sono trovata in difficoltà con questa serie tv. Sebbene ne ammiri la realizzazione, la recitazione, la fotografia e qualunque altro dettaglio, non riesco proprio a farmi piacere la trama.
Pensavo che il problema fosse l'eccessivo surrealismo, di cui avevo già parlato nelle recensioni alle stagioni precedenti.
Tuttavia, in questa ultima stagione, mi sono accorta che ciò che proprio non ho capito è il punto.
L'arrivo della storia, ciò che mira a trasmettere ai suoi telespettatori (e ai lettori, se si parla dei romanzi).
Sono sicura che sia un problema mio, perché so che è una saga molto acclamata. Eppure, non sono riuscita a capire la morale di questa storia.
Il finale mi ha lasciata un senso di incompiuto, come se mi fosse sfuggito un passaggio.
E me ne dispiace tantissimo, perché la recitazione degli attori è stata grandiosa, come la realizzazione della serie stessa.
Ogni puntata era piena di dettagli, curata fino ai minimi particolari. 
Eppure non mi ha lasciato gran che.
E il problema è stato il medesimo quando ho letto i libri, quindi è proprio sulla trama che non ci siamo.
Mi trovo spiazzata, soprattutto su che voto dare a questa serie, perché da un lato merita un voto altissimo per la sua realizzazione, dall'altro, non posso dare un voto alto alla trama, perché a me proprio non ha detto nulla.
Quel che posso fare è dare tre piume e mezzo, una sorta di media tra le due cose.
Vi chiedo, se avete capito meglio di me qual era il messaggio che la serie tv e i libri volevano conferire, di lasciarmi un commento qui sotto.
Sono molto curiosa di sapere quali sono le vostre idee e se in qualche modo possano aiutarmi ad aprire gli occhi, a notare qualcosa che finora non avevo capito da sola.
E magari che possa aiutarmi ad apprezzare anche la trama di questa serie, che altrimenti sarebbe un vero e proprio gioiellino inestimabile.

Alla prossima recensione!


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