La maschera del Dio senza cuore di Fernanda Romani


Trama:
Il libro contiene due racconti prequel del romanzo I tre giorni di Atavanno.
Guerrieri:
Nel Ducato di Odi, patria degli Aldair, diventare guerrieri è sempre stato un onore riservato ai nobili, ma da diversi decenni le leggi sono cambiate.
Nilio è il figlio di un ricco mercante e sta per compiere quindici anni. Diventerà un adulto e potrà realizzare il suo più grande desiderio: accedere alla casta dei guerrieri.
Vikandro ha diciassette anni, appartiene a un'antica casata nobiliare e gli è stato insegnato a disprezzare quelli come Nilio.
Ma l'attrazione che li spinge uno verso l'altro è un istinto che nessuno dei due potrà fermare. Cosa possono fare le tradizioni e i divieti paterni contro due ragazzi decisi a non rinunciare ai propri sentimenti?

La maschera del Dio Senza Cuore:
I guerrieri Aldair sono costretti a trascorrere dieci anni nel regno di Endora, al servizio delle donne dell'esercito. Sono un popolo fiero della propria bisessualità e della regola che impone a chi combatte di concedere il proprio corpo al vincitore, ma esistono ataviche usanze che nemmeno gli editti ducali riescono a cancellare. Malgrado le leggi siano a loro favore, Nilio e Vikandro, amanti fin dall'adolescenza, sono divisi dal ceto sociale e da un padre, nobile fanatico delle antiche tradizioni, che ha destinato il proprio figlio al tempio del Dio Senza Cuore, pur di separarlo dall'uomo a cui si è legato. Il loro amore è senza speranza, ma perché rinunciare a viverlo per tutto il tempo che dovranno passare a Endora?




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Tutti coloro che seguono da tempo il blog, sanno che solitamente non leggo libri self: non per cattiveria, non perché non li apprezzi, ma è una scelta che ho fatto. Capita che in molti libri self l’assenza di un editing fatto da professionisti si senta: sono un po’ troppo ridondanti, per quanto interessanti si perdono con la trama. In queste settimane invece ho incontrato due libri decisamente interessanti, due generi diametralmente opposti, eppure che mi hanno veramente conquistato.
Oggi vi parlerò di due raccontini di Fernanda Romani, due raccontini prequel di un libro che non ho letto, ma che sicuramente finirà nella mia wish list, perché i due racconti in questione e i due protagonisti mi hanno incuriosito tantissimo e ne voglio sapere di più su di loro.
Ma andiamo con ordine; credo che non riuscirò a fare una recensione troppo lunga. Ho sempre un po’ di difficoltà a parlare di storie così brevi: vorrei dire tante cose, ma poi corro il rischio di fare spoiler e chi leggerà la recensione forse non ne è troppo contento xD.
Questa autrice mi ha piacevolmente sorpreso sia per stile, che per la trama dei suoi libri, ma soprattutto per come ha costruito il mondo e la società in cui si muovono i suoi personaggi.
Il popolo dei due protagonisti è dichiaratamente bisessuale, anche se tutti a un certo punto hanno una preferenza da chi sono attratti; non c’è nessuna differenza se si innamorano o instaurano delle relazioni con uomini o donne. Anche il sesso è decisamente molto libero: i ragazzi e le ragazze, fin da giovanissimi, hanno una notevole attività sessuale, ma anche in questo caso ci sono delle regole, una netta differenza tra adulti e coloro che ancora lo devono diventare. Un rapporto, soprattutto se si parla di guerrieri, tra un guerriero adulto e un ragazzo che non è ancora diventato uomo, pertanto non ha ancora compiuto quindici anni, è qualcosa di disonorevole e che viene punito se il più giovane o la famiglia di questo denunciano l’abuso. Eppure, anche essendoci questa grande libertà a livello sessuale, nella patria degli Aldair la società è ancora molto divisa in caste; anche se con il tempo le cose stanno cambiando, molti nobili appartenenti ai guerrieri considerano tutti gli altri al di sotto di loro, non al loro livello né all’interno della società, dell’esercito, ma anche come amanti.
Altro punto che mi è piaciuto è il modo in cui la società ruota attorno alle sue divinità, alle loro leggi e al tempo stesso uomini e donne siano sullo stesso piano, con gli stessi obblighi, ma anche con le stesse libertà.
Il regno di Endora, dove i soldati Aldair sono costretti a passare dieci anni per una vecchia punizione, al contrario è un luogo governato totalmente dalle donne, dove i guerrieri sono alla stregua di schiavi sessuali; basta poco, una parola o un gesto sbagliato per portarli alla morte. Gli stessi uomini del regno non hanno nessun tipo di autorità o potere, ma sono come degli animaletti che seguono le donne del regno.



I due racconti in questione parlano di Nilio e di Vikandro, del loro rapporto che nasce quando sono ancora giovanissimi, per non spegnersi mai, nemmeno quando è ostacolato dal padre del secondo, un nobile con idee decisamente antiche e che considera Nilio solo uno straccione non degno di suo figlio. Nel primo raccontino, oltre a esserci i due protagonisti giovanissimi, viene descritta molto bene la società degli Aldair, il loro modo di vivere, ma soprattutto l’addestramento dei giovani e l’usanza, nell’esercito, di sottomettersi al vincitore concedendogli il proprio corpo.
Il secondo racconto, La maschera del dio senza cuore, che dà il nome alla raccolta, invece è ambientato anni dopo, con un lungo salto temporale, quando i due ragazzi sono nel regno di Endora per scontare la punizione degli Aldair sottostando ai voleri delle donne del regno.
Qui, Nilio e Vikandro si ritrovano dopo una separazione forzata, sempre per volere del padre del secondo, che continua a fare di tutto per tenerli separati, arrivando alla fine a destinare il figlio al tempio del Dio senza cuore, in cui sarà costretto per tutta la vita a portare una maschera e a non aver nessun tipo di legame sentimentale.
Ma ci vorrà ancora molto tempo e fino a quel momento, fino al ritorno a casa, i due decidono di non rinunciare al loro amore e di viverlo per gli anni che dovranno passare nel regno di Endora.


La trama dei due racconti in questione è molto semplice: sono due piccole storie prequel di quella che probabilmente è una saga più complessa, con altri protagonisti, eppure allo stesso tempo, oltre a essere ben scritti, sono decisamente interessanti come racconti. Come ho detto, l’ambientazione, il modo in cui ha creato questa società, il loro credo, ma anche alcuni uomini tradizionalisti che si sentono superiori è fantastica. Come lo sono gli stessi Aldair, come se fossero dei possenti felini guidati in alcuni casi più dall’istinto che da altro.
Tutti i miei complimenti all’autrice, era da tanto che non leggevo un fantasy che mi appassionasse tanto, tutt’altro: ne parlavo proprio con un amico dicendogli che avevo difficoltà a trovare qualcosa che mi piacesse così tanto.

Cinque piume per questi racconti e spero di leggere altro di questa bravissima autrice.



Commenti

  1. Grazie! Sono felice di aver convinto un'appassionata di fantasy.

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    1. Grazie a te, è stata veramente una bellissima lettura, appena ho tempo recupero anche gli altri tuoi libri, con molta molta calma.

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