Cambio di linea (Harrisburg Railers) di RJ Scott e VL Locey


Trama:
Tennant riuscirà a dimostrare a Jared che l’età è solo un numero e che è l’amore tutto ciò che conta?
I fratelli Rowe sono famosi assi dell’hockey, ma il più giovane dei tre, Tennant, ha sempre dovuto lottare contro la reputazione dei fratelli. Per uscire dalla loro ombra, e contro il loro parere, accetta uno scambio con gli Harrisburg Railers, dove incontra Jared Madsen. Mads è un vecchio amico di famiglia ed ex-compagno di squadra di uno dei suoi fratelli. Adesso è il nuovo allenatore di Tennant, e l’uomo più sexy su cui il ragazzo abbia mai posato gli occhi.
La carriera di Jared Madsen nell’hockey è stata stroncata da un difetto cardiaco, ma allenare gli permette di rimanere vicino alla pista. Quando Ten viene ceduto alla sua squadra, il mondo attentamente organizzato di Mads cade nel caos. Ten, di nove anni più giovane e fratello del suo miglior amico, è assolutamente off limits, ma non appena Mads vede le sue mosse, sul ghiaccio e fuori, capisce che il suo cuore potrebbe metterlo di nuovo nei guai.

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Siete felici, per giorni non leggete nemmeno una mia parola e poi eccomi qui, con una marea di recensioni arretrate tutte insieme o quasi. Come sono brava del procrastinare, ma poi se mi impegno eccomi qui a chiacchierare ininterrottamente di libri.
Vorrei scrivere recensioni più lunghe, molto più accurate, vorrei fare tutte le digressioni possibili a riguardo, perché di cose di cui parlare ce n'è, ma ultimamente ho pochissimo tempo. Con questo romanzo però ho voglia di chiacchierare, mi sono ritagliata del tempo, perché è stata una lettura divertente, piacevole. Una lettura leggera, ma allo stesso tempo è un libro che fa riflettere, fa pensare.
Quando si leggono i romance, che siano sportivi o meno, si notano sempre le difficoltà che affliggono i vari personaggi, il coming out, la discriminazione, il non essere capiti, le prese in giro, il bullismo e chi più ne ha più ne metta, se poi a tutto questo aggiungiamo anche le varie professioni di alcuni personaggi tutto è ancora più difficile.
Anche nella vita reale, o meglio soprattutto nella vita reale, sembra che essere omosessuali ostruisca, proibisca di fare alcuni lavori, o in questo caso essere degli sportivi professionisti; come se con chi si va a letto possa influire su come si giochi a un determinato sport, e pensare che io credevo che per alcuni tipi di sport oltre a essere portati fisicamente e mentalmente, c’era bisogno di tanto allenamento e non era determinante che genere di relazioni si instaurino al di fuori del campo da gioco.
Non comprendo perché in determinati sport molti giocatori abbiano paura di uscire allo scoperto, o meglio in parte lo comprendo: le persone sono rimaste ferme ai secoli bui, ma a livello di prestazioni sportive, sinceramente non comprendo cosa possa cambiare.
Finito questo mio piccolo quesito, passiamo al libro. L’ho trovato veramente molto carino, non un capolavoro della letteratura, ma divertente e ben scritto. Ho adorato Tennant, la sua passione per i pokemon, anche se ancora mi domando come mai il suo pokemon preferito sia un Anpharos, ma soprattutto come una pecora si può trasformare in una sorta di lampadina gialla. Ma questo non c’entra nulla con il libro.
Ho amato i personaggi di questo libro, come sono stati gestiti; anche la differenza di età tra loro, in alcuni frangenti si sentiva, in altri sembrava volare via in un soffio.
Mi piace il modo con cui sono stati caratterizzati, ma soprattutto i personaggi che hanno intorno e la loro storia, il loro background.
Tennant è il più piccolo di tre fratelli, tutti giocatori di hockey, tutti professionisti, ma lui è anche il più talentuoso e soprattutto quello che sembra essere a inizio carriera, mentre i suoi fratelli sono tanto più grandi di lui. Due fratelli, soprattutto il maggiore, che sono una presenza ingombrante nella vita del ragazzo: bravi, con un carattere forte, ma soprattutto decisi a immischiarsi in ogni decisione del loro fratellino, come quella di trasferirsi in una squadra che loro reputano inferiore.
Tennant sembra voler scappare da tutto quello, cercando di dimostrare di essere abbastanza adulto da prendere le sue decisioni da solo, di essere in grado di gestire la sua vita. In tutto questo bisogna mettere anche la sua omosessualità, il suo non aver fatto coming out in famiglia proprio per via dei suoi fratelli. L’arrivo agli  Harrisburg Railers però sconvolge del tutto la sua vita, le sue decisioni, il voler rimanere nascosto ancora per un po’, tentando di trovare il modo di aprirsi con la sua famiglia, non tanto con i genitori, ma proprio con suo fratello maggiore. Peccato che l’incontro con quello che un tempo era un compagno di squadra, nonché migliore amico del più grande dei suoi fratelli, stravolga un po’ la sua vita; Mads è l’allenatore della difesa, ex giocatore di hockey, bisessuale e una calamita agli occhi di Tennant.
I due sono attratti da subito l’uno verso l’altro e non c’è verso che restino lontani, non l’amicizia che lega Mads al fratello di Tennant, non la differenza di età né tanto meno il fatto che l’altro sia uno degli allenatori.


Il romanzo è strutturato molto bene, alternando le sequenze di gioco a momenti d’introspezione e malinconia, ma anche ad altri momenti ironici e divertenti.
Il punto forte comunque rimangono i personaggi, i due protagonisti in primis, ma anche tutti coloro che ruotano attorno a loro.
Tennant è ancora giovane, è in quella fascia di età in cui non sei più un bambino, eppure non sei nemmeno un uomo navigato: è nel momento della sua vita in cui vuole dimostrare di essere in grado di prendere le decisioni a modo suo, di affrontare il mondo da solo e allo stesso tempo ci sono in lui ancora quegli sprazzi della giovinezza, della fanciullezza che suscitano istinti protettivi, tanto da far pensare che è ancora troppo giovane per stare con un uomo che ha tredici anni più di lui.
Mads al contrario è un uomo cresciuto in fretta, qualcuno che ha affrontato il mondo da giovanissimo prima per prendersi le sue responsabilità per aver messo incinta una ragazza e in seguito per vedere suo figlio, anche se con la suddetta ragazza la storia è finita.
Ha combattuto e alla fine l’ha spuntata. Eppure, per quanto la sua vita sia stata dura, per quanto abbia dovuto abbandonare la sua passione, l’hockey, troppo presto per via di un infortunio, è andato avanti, combattendo. Anche in lui, però, pur essendo un uomo maturo, con delle responsabilità, con un figlio di cui occuparsi, sono rimasti degli sprazzi del passato, della giovinezza, di quando era ancora un ragazzo.


Tennant e Mads sono estremamente differenti; in apparenza, oltre all’hockey non hanno nulla in comune, eppure, proprio le loro diversità, i loro trascorsi differenti, si completano alla perfezione. Due perfette metà della stessa mela.
Tennant porta un po’ di allegria, di gioia, di spensieratezza nella vita del più grande, mentre l’altro un po’ di maturità, di riflessione.


Un libro veramente interessante, con tanto di ambientazione interessante, per non parlare dell’hockey: non conosco una regola, eppure quando sono su un canale sportivo e lo passano in tv non posso fare a meno di vederlo, forse sono i giocatori che mi attirano tanto xD.
Libro che consiglio, per momenti di svago, per passare alcune ore in compagnia di tanti personaggi interessanti.
Un libro che si merita quattro piume.



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