Pets 2 (Film 2019)


Pets 2 - Vita da animali, decimo film d'animazione della Illumination, è il sequel della commedia campione d'incassi del 2016.
Questo nuovo capitolo esplora le vite e le emozioni dei nostri animali domestici, il profondo legame che hanno con le famiglie che li amano, e risponde alla domanda che incuriosisce da sempre chi ha un animale domestico: cosa fanno veramente i loro cuccioli quando rimangono soli in casa?


Sono sincero: quando nel 2016 uscì Pets: Vita da Animali al cinema, andai a vederlo quasi per pura curiosità. Mi ritrovai invece di fronte a un prodotto ben curato, intelligente e divertente. L'idea di base, estremamente semplice, era la seguente: cosa fanno i nostri anmali domestici quando non ci siamo?
Ok, non è forse la più originale del mondo (la Disney/Pixar l'ha esplorata più volte, da Toy Story a Ralph Spaccatutto), ma la casa produttrice ha il merito di averla saputa esplorare molto bene. Il seguito era quindi inevitabile, visti i tempi, e fortunatamente anche questo risulta essere un gran bel film, superiore addirittura all'originale!

Come si era potuto intuire dai vari trailer, la storia si divide in tre sottotrame che si intrecciano per tutta la durata del film: Max e Duke, i due cani protagonisti dell'originale, si trovano ad affrontare il matrimonio e la successiva maternità della loro padrona con tutte le nevrosi che ciò comporta (soprattutto per Max); Gidget, la fidanzata di Max, decide di diventare un gatto (per motivi particolari che si chiariscono man mano); ed infine Nevosetto, il coniglio psicopatico e che qui si è dato alla carriera superoistica a causa delle passioni della sua nuova padroncina, finisce invischiato nel salvataggio di una povera tigre da circo maltrattata dal suo proprietario. Ora, se stiamo a vedere bene la trama di Max da sola bastava a tenere in piedi il film, ma le due storie parallele spezzano bene l'azione e garantiscono dei siparietti comici davvero notevoli.

Buoni anche i nuovi personaggi: il cane Galletto è forse il migliore, duro ma di buon cuore (e doppiato in originale da Harrison Ford, qui da noi con la sua voce storica), finisce per essere un esempio per Max nel lasciare che il piccolo Liam affronti il mondo (e qui è difficile non vedere una critica a quella corrente genitoriale che, pur di non vederli ferirsi, impedisce ai figli di vivere la propria vita).
Non male neanche i villain, ovvero il domatore Sergei e la scimmia Sergei (Jr.): il primo classico esempio di proprietario di circo malvagio e senza scrupoli, il secondo una sorta di nemesi per Nevosetto, un vero e proprio Joker con la coda!
Impossibile poi non affezionarsi alla tigre Hu, più un gattone troppo cresciuto che una tigre, dolcissimo e coccolone.

In generale l'impressione è migliore del primo film: i personaggi sono caratterizzati molto meglio, la storia è più scorrevole e anche le animazioni sono migliorate parecchio. C'è forse qualche tempo morto qua e là, ma fortunatamente sono rari e non rovinano il valore complessivo dell'opera.

Cosa forse più importante è che si tratta di un film che non richiede patemi d'animo o elucubrazioni mentali per essere visto, come purtoppo accade fin troppo spesso nel cinema moderno: si ride e basta, continuamente, per un'ora e mezza. E di questi tempi, credetemi, ne abbiamo tutti bisogno.


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