Ciclo delle Fondazioni – Seconda Fondazione di Isaac Asimov



L'impero galattico esercita da secoli il suo potere su tutti i pianeti conosciuti, ma ora sta scomparendo: lascerà il posto a 30.000 anni di ignoranza e violenza. Hari Seldon, creatore della rivoluzionaria scienza della "psicostoria", sa quale triste futuro aspetta l'umanità. E per preservare la civiltà, riunisce i migliori scienziati e studiosi su Terminus, un piccolo pianeta ai margini della galassia.


Eccoci qui a parlare del terzo romanzo del Ciclo della Fondazione, dal titolo Seconda Fondazione. La Seconda Fondazione, che dà il titolo al libro, è una sorta di Prima Fondazione “di riserva”, che sarebbe dovuta subentrare in caso il Piano Seldon avesse subito qualche intoppo.
Questo è uno spunto interessante, perché permette alla narrazione di rinfrescarsi un po’, inserendo quello che, dal punto di vista dei nemici, è un vero e proprio imprevisto.
Se la Prima Fondazione, infatti, era conosciuta e nota, la Seconda era tenuta segreta, nell’ombra. Quasi come se si trattasse di un mito, una sorta di leggenda.
Quello che Asimov ha fatto con questi primi tre libri è una sorta di epopea galattica, quindi chi si accinge a leggerlo, pensando che sia una lettura semplice e veloce, si sbaglia.
Il bello del Ciclo delle Fondazioni è proprio questo: parliamo certamente di fantascienza, ma al suo interno c’è una miriade di temi, sfumature e punti di interesse che una vita intera non basta a descrivere.
Senza contare che lo stile di Asimov vi catapulterà direttamente all’interno di un nuovo universo, o forse nel futuro.
Insomma, per chi ama la fantascienza è un must, va assolutamente letto.
Ho notato che la fantascienza contemporanea sta cambiando forma rispetto alla fantascienza di Asimov e di Dick.
È normale, visto che sono passati tanti anni e la scienza si è evoluta, non esattamente come era stata immaginata da questi autori.
Tuttavia, negli ultimi tempi noto che i romanzi di fantascienza si occupano più di valutare quanto la tecnologia ci aiuti o ci danneggi (un po’ alla Black Mirror, per dire).
Invece, io tendo a preferire i romanzi in cui il tema fantascientifico si unisce ad un tema epico, in cui c’è comunque una lotta contro il male, oppure uno scopo da raggiungere.
Non sono una grande esperta, ma Asimov mi ha dato esattamente quello che cercavo.
Ora mi sento un po’ orfana, anche se so che i romanzi del Ciclo della Fondazione non sono affatto finiti.
Avete qualche altro romanzo del genere da consigliarmi? Sono aperta a tutte le proposte.
Io intanto vi auguro una buona lettura e alla prossima recensione.


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