Blogtour "Secretum - Il codice L" di Pierluigi Tombetti - I luoghi del romanzo



Buongiorno, cari lettori.
Il blog Thriller storici e dintorni – che non ringrazierò mai abbastanza per questa collaborazione – mi ha proposto un nuovo blogtour, sul romanzo Secretum – Il codice L di Pierluigi Tombetti.
Ho letto (anzi, divorato) il romanzo, ma non sono io ad occuparmi della recensione.
Quello di cui parleremo oggi sono i luoghi del romanzo: ho scelto in particolare cinque luoghi che all’interno della narrazione assumono un ruolo molto importante.
Devo ammettere che è stato un argomento davvero interessante, perché io vivo in uno di questi luoghi, ed è stato molto intrigante leggere il romanzo e ritrovare posti a me familiari.
Ma iniziamo ad immergerci in questo breve elenco.
Ci tengo a precisare che non specificherò come questi luoghi siano legati alla trama del libro, perché non voglio fare spoiler e perché voglio mantenere viva la vostra curiosità su quest’opera davvero interessante.
Per cui mettetevi comodi.



L’ISOLA DELLE ROSE



L’Isola delle Rose è un luogo davvero particolare. Era una micronazione situata su una piattaforma artificiale di circa 400 mq nel Mar Adriatico, a circa mezzo chilometro fuori dalle acque territoriali italiane.
Prende il nome dall'ingegnere Giorgio Rosa, aveva come lingua ufficiale l’esperanto, un proprio governo e una moneta. Nonostante ciò, non divenne mai una Nazione indipendente. La sua vita fu breve. Nel 1968 autoproclamò la propria indipendenza, ma venne occupata dalle forze di polizia durante lo stesso anno e infine demolita nel 1969.
Devo ammetterlo, non mi ero mai soffermata sulla storia di questo luogo e ne sono rimasta affascinata, soprattutto per l’idea utopica di creare una nazione isolata, in mezzo al mare, che non ha come solo intento quello commerciale, quanto quello di creare una vera e propria comunità.
Davvero affascinante.


CENTRO STORICO DI RIMINI

Rimini, Piazza Cavour

Qui si potrebbero spendere pagine e pagine, visto quanto è ricca di storia la città di Rimini. Vi accennerò soltanto i punti focali.
Ci sono tre piazze che costituiscono il cuore del centro storico di Rimini: Piazza Cavour, Piazza Ferrari e Piazza Tre Martiri.
Piazza Cavour è la piazza dove si affaccia il Municipio, dove è presente la Fontana della Pigna e la Vecchia Pescheria Settecentesca.
Piazza Ferrari è famosa per la Domus del Chirurgo, una dimora di epoca romana, scoperta nel 1989 e visitabile dal 2007.

Rimini, Piazza Tre Martiri

Piazza Tre Martiri viene solitamente identificata con l’antico Foro romano della città di Ariminum, ma prende il nome attuale da tre partigiani - Mario Capelli, Luigi Nicolò e Adelio Pagliarani - che vennero impiccati proprio in quella piazza il 16 Agosto 1944. Ancora oggi, sulla pavimentazione della Piazza, è possibile vedere il punto esatto dove i tre vennero impiccati.
E questa non è che una piccola parte della storia che Rimini può raccontare.

Rimini, Piazza Ferrari


ROCCA MALATESTIANA DI CESENA



Costruita tra il 1370 e il 1477, la Rocca Malatestiana è situata in cima al colle Garampo e circondata dal Parco della Rimembranza. È la terza struttura costruita, ed è anche quella giunta fino ad oggi. Cesare Borgia conferì alla città di Cesena, nel 1500, il titolo di capitale del Ducato di Romagna. Ed è per questo motivo che alcuni anni dopo vi approderà Leonardo Da Vinci, al servizio proprio di Cesare.
La fortezza ha una forma di esagono irregolare, con sette torri esterne e due interne, e grandi muraglie.
Fa parte di un sistema di fortificazioni ben più ampio, che circonda l’intera città. Leonardo stesso ne rimase affascinato durante il suo soggiorno nella città Romagnola. Sono giunti fino a noi  persino alcuni suoi disegni della Rocca.



MUSEO DELLA MARINERIA DI CESENATICO



Questo luogo ha per me dei bellissimi ricordi, visto che ormai è tradizione visitarlo durante il periodo natalizio.
Il Museo della Marineria di Cesenatico è molto particolare, poiché oltre ad avere una Sezione a Terra ha anche una Sezione Galleggiante, composta da ben dieci imbarcazioni in acqua, di cui due sono operative.
Questo al fine di conservare e tramandare le antiche tecniche di navigazione.
Le barche presenti nella Sezione Galleggiante sono Bragozzo, Trabaccolo da pesca (Barchet), Battana, Bragozzo d’altura, Lancia, Topo, Paranza, Trabaccolo da trasporto, mentre le naviganti sono Trabaccolo da pesca (Barchet) e ‘Bragozzo “San Nicolò”.
Vi accennavo prima che per me è tradizione visitare il Museo Galleggiante durante le vacanze natalizie, e questo perché, dal 1986, viene allestito un presepe sulle barche, dalla prima domenica di dicembre sino all'Epifania, opera degli artisti Tinin Mantegazza, Maurizio Bertoni e Mino Savadori.



TOMBA DI LEONARDO DA VINCI



Leonardo Da Vinci muore il 2 Maggio 1519 all’età di 67 anni, mentre si trovava in Francia, nel maniero di Clos-Lucé ad Amboise. I suoi resti, che secondo alcune testimonianze vennero sepolti nella chiesa di Saint-Florentin, vennero violati mezzo secolo dopo la sua morte.
Sul finire del XIX secolo, vennero ritrovate le ossa attribuite a Leonardo Da Vinci e vennero seppellite nella cappella di Saint-Hubert, nel Castello di Amboise.
Il Castello di Amboise è uno dei castelli della Loira, che è entrato a far parte dei beni della corona di Francia dal XV secolo.
Il castello ha origini medievali, ma il suo aspetto è dovuto a migliorie apportate proprio dal XV secolo in poi.
Leonardo trascorse lì gli ultimi anni della sua vita, e si pensa abbia avuto anche degli allievi mentre si trovava in questo luogo.

***

Cari lettori, spero che queste pillole di informazioni abbiano contribuito a mettervi curiosità su questi luoghi e sul romanzo; queste non sono solo ambientazioni, ma sono componenti importanti, fondamentali, della trama.
Parlando a titolo personale, sono rimasta estasiata da questo romanzo, dal modo in cui luoghi a me familiari sono diventati un mondo da scoprire, in relazione alla storia.
Per questo, spero che vogliate cogliere il mio suggerimento e leggere Secretum – Il codice L, per poi tornare qui e dirmi cosa ne avete pensato.

Fino ad allora, vi saluto e vi auguro buone letture.

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