Due cuori e un detective - Chicago Summer #1 di Sarah Bernardinello



Oggi vi parlo di un romanzo breve uscito da poco sotto il marchio di Triskell Edizioni: Due cuori e un detective – Chicago Summer #1 di Sarah Bernardinello.

Trama:
Angel Mallory è il titolare di un'agenzia investigativa a Chicago. In una calda sera di luglio, viene assunto da Adonais Malthus, un affascinante miliardario, per recuperare un oggetto prezioso. Seguendo i passi del ladro, Angel incappa prima in un'aggressione e poi in un attraente poliziotto.
Seth Rogers, detective della CPD, si ritrova suo malgrado a soccorrere quel giovane sconosciuto. L'attrazione e il senso di protezione che prova nei confronti di Angel lo sorprendono, ma non così tanto da riuscire a farlo restare lontano dal pericolo che percepisce intorno a lui.
Per niente scoraggiato dall'azione violenta nei propri confronti, il giovane investigatore continua a indagare, scoprendo l'esistenza, per lui sconcertante, di creature che credeva sepolte nella leggenda.

Link acquistoAmazonSito Triskell


Ci ho messo veramente una vita a decidermi a scrivere questa recensione. Dopo aver letto il libro, ogni giorno aprivo il file e nulla, non riuscivo a scrivere nemmeno una parola. Questo perché, ahimè, la recensione che devo scrivere è negativa, e mi dispiace molto per l’autrice, perché ce l’ho tra i contatti di Facebook e mi sarebbe piaciuto farle una buona pubblicità.
Innanzitutto, devo tirare le orecchie alla casa editrice. Mi segnala il libro come poliziesco contemporaneo e poi mi ritrovo in un mondo popolato da vampiri, licantropi e mutaforma. Ora, forse non sono più ferratissima su questo mondo sovrannaturale moderno (dopo Twilight ho abbandonato tutto ciò che minimamente faccia riferimento a un vampiro, non voglio correre il rischio di ritrovarmeli a brillare qua e là), e non posso dire nemmeno che sia il mio genere prediletto, ma la Triskell doveva indicarmelo come poliziesco sovrannaturale. Capisco che nella trama si possa intuire un riferimento a quel mondo, ma va dichiarato, anche se il protagonista è umano.
Accettato il mondo sovrannaturale inaspettato, purtroppo ho trovato un altro punto debole del libro: il sovrannaturale è trattato come se tutti fossero esperti del mondo che l’autrice ha creato. Capisco che vampiri, licantropi, mutaforma (ammetto che mi sono fatta spiegare cos’è un mutaforma e perché un licantropo in teoria non dovrebbe essere categorizzato in questa specie, contrariamente a quanto sembra esserci in questo libro) siano ormai creature che si trovano

ovunque, però l’autrice avrebbe dovuto illustrare di più il mondo sovrannaturale che ha inserito nel libro. Ci ritroviamo davanti a vampiri divisi in fazioni per la conquista della città, a un licantropo per un quarto (chiamato mutaforma in maniera forse troppo generica) che ha solo i poteri del licantropo senza l’effetto collaterale della trasformazione, ma non viene fornito un quadro generale della cosa. O si struttura il libro spiegando, almeno a grandi linee, com’è organizzata la Chicago di quel mondo, o si rischia di non capirci nulla, ritrovandosi davanti ai fatti già compiuti, iniziando a chiedersi il perché di troppe cose, senza mai trovare risposta.
A mio parere, si poteva scrivere la stessa storia senza per forza inserirla in un mondo sovrannaturale. Bastava parlare di mafia (e a Chicago ci sta benissimo), boss della malavita che si contendono un qualche simbolo che, per loro, ha il significato di diventare i padroni dell’intero mercato nero della città. Invece ha introdotto un sovrannaturale che mi ha lasciata perplessa. Il libro è molto breve, c’era tutto lo spazio per dare qualche spiegazione in più, anche perché da quanto vedo è il primo di una serie. Probabilmente l’autrice, e anche l’editor che l’ha poi seguita, ha pensato che far scoprire le cose poco per volta avrebbe creato interesse, ma ritrovarsi davanti dei vampiri che non bevono sangue umano perché dà poca energia senza spiegare per quale strano criterio ha scelto questa cosa, ripeto, mi ha lasciato veramente perplessa.



Do tre piume solo perché la storia è scritta in un italiano corretto, e credo che per gli amanti del genere sia pure una lettura apprezzabile, da far passare qualche ora.






Commenti