Falò di Amy Lane (Anteprima)





Sono trascorsi dieci anni da quando il vicesceriffo Aaron George, rimasto vedovo, si è trasferito a Colton per far crescere i figli in una cittadina sicura. Tra i membri della comunità, ha conosciuto il professor Larkin, detto Larx, un allegro e divertente insegnante di scienze e allenatore di atletica delle superiori. La promozione a preside ha costretto però l’insegnante a rinunciare agli allenamenti e a correre da solo su una strada pericolosa. Aaron, che fino a quel momento ha sempre e solo dedicato la sua vita ai figli, si scopre improvvisamente preoccupato per quell’uomo e distratto dal suo petto nudo e luccicante di sudore.

Anche Larx vive per le figlie e i suoi studenti. Non è pronto a farsi ammaliare da Aaron, ma quando quest’ultimo si offre di correre con lui, inizia ad apprezzare la fermezza e l’umorismo del vicesceriffo. Inoltre hanno le stesse priorità: innanzitutto i figli, poi il lavoro, e i propri interessi tristemente all’ultimo posto.

Basta però un bacio a trasformare due uomini sulla soglia dei cinquant’anni in due adolescenti innamorati, nonostante le responsabilità di cui devono farsi carico. Poi un atto di violenza minaccia di soffocare sul nascere la loro relazione. Saranno quelle responsabilità a svolgere un ruolo fondamentale nell’impedire alla città di esplodere. E quando la situazione raggiungerà il punto critico, la loro nuova famiglia appena formata potrebbe essere proprio ciò che impedisce al mondo che li circonda di crollare.

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La mia scia positiva non si è ancora esaurita, perché anche questa volta il romanzo che ho letto in anteprima, edito da Dreamspinner Press e in uscita il 9 gennaio, è stato una veramente piacevole scoperta. Ciò che mi ha colpito, più di tutto, è il fatto che i personaggi siano diversi dal solito. Sia Aaron sia Larx sono due padri di famiglia, non più tanto giovani (anche se non è certo l’età anagrafica quella che conta). Entrambi sono single: Larx è divorziato, Aaron è vedovo. Ed entrambi sono bisex e assolutamente a loro agio con questo. Certo, non hanno ancora fatto coming out, ma sicuramente non sono in conflitto con loro stessi.



La seconda cosa che ho amato di questo libro è che non si ferma alla storia puramente romantica, ma tratta temi molto seri, mostrandoci dei lati del comportamento umano che spesso tendiamo a dimenticare, quando leggiamo un libro del genere.
La città dove vivono Larx e Aaron è piuttosto piccola, una comunità che certamente si sta evolvendo, ma non in fretta quanto i due protagonisti vorrebbero. L’omofobia e il bullismo purtroppo sono ancora fortemente presenti, anche nella scuola dove Larx è preside.
Tuttavia, se si guarda dal lato positivo, le cose stanno cambiando e sempre più persone ammettono apertamente la loro sessualità, rischiando tanto ma trovando anche validi alleati. Larx, che in passato ha già passato l’inferno a causa della sua bisessualità, ha un po’ di timore, ma Aaron gli starà vicino aiutandolo a superare le sue paure.
Questa è una storia che fa molto riflettere, soprattutto quando per puro egoismo si allontana qualcuno che è diverso dagli altri, che si distingue.
Insegna quali danni possono fare la paura e il risentimento, ma anche come l’amore e la determinazione siano più forti rispetto a qualunque tipo di odio.
Sembra una cosa scontata, a parole, ma è un messaggio importante ed è bello che venga esplorato anche in storie che hanno il genere romantico come genere principale.



L’autrice, parlando attraverso i suoi personaggi, vuole inviare ai suoi lettori un messaggio di tolleranza. Ci invita a fermarci a riflettere e a capire meglio che l’odio non è mai la giusta soluzione, soprattutto quando questo odio può influenzare le menti di persone giovani e malleabili.
Una piccola nota divertente: ho amato alla follia il personaggio di Larx. Se davvero esistessero presidi del genere, mi sarei fiondata a studiare in quella scuola. Divertente, ironico, senza peli sulla lingua, ma anche comprensivo e generoso. Il classico insegnante che non vuole solo portare a casa lo stipendio, ma ci mette passione, anche nel suo ruolo di preside.
Questo personaggio mi rimarrà sicuramente nel cuore per un bel pezzo.



Come ho accennato a inizio recensione, il romanzo uscirà il 9 gennaio. Mi sento di consigliarvi vivamente di acquistarlo e leggerlo, ne vale assolutamente la pena: non tanto per il lato romantico della storia, che è comunque molto bello, quanto per il messaggio che questo libro mi ha trasmesso. Messaggio che credo tutti dovrebbero recepire. Per questo, gli assegno la massimo votazione.

Questa è la prima recensione che ho scritto nel 2018 (anche se ne ho già pubblicate alcune scritte prima delle feste) quindi colgo l’occasione di augurare a tutti i lettori di Piume di Carta Buon Anno!
Alla prossima recensione.


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