Road to Oscars: Chiamami col tuo nome (film 2017)


Nel 1983 una calda estate segna per sempre la vita del diciassettenne Elio, un musicista più colto e sensibile dei suoi coetanei, che ogni estate trascorre le vacanze nella villa di famiglia. Il padre, un professore universitario, come ogni anno ospita uno studente straniero per lavorare alla sua tesi di post dottorato. L'arrivo di Oliver, ventiquattrenne statunitense, per la sua bellezza e i modi disinvolti, sconvolge la vita di Elio, che se ne innamora immediatamente. Tra lunghe passeggiate, nuotate e discussioni, tra i due giovani nasce un desiderio travolgente e irrefrenabile.



Prima di iniziare a parlarvi di questo film voglio fare un appunto. Questa rubrica, che ci accompagnerà fino al 4 marzo, è dedicata ai film candidati all’oscar come miglior film. Vorrei vederli tutti prima della cerimonia, anche se non sono sicura di riuscire nell’impresa.
Inizio questa rubrica con Chiamami col tuo nome (Call me by your name), un film di Luca Guadagnino tratto dal romanzo omonimo di André Aciman, mentre la sceneggiatura è firmata James Ivory.
Del cast fanno parte: Timothée Chalamet (Elio), Armie Hammer (Oliver), Michael Stuhlbarg, Amira Casar, Esther Garrel, Victoire Du Bois.

Oltre alla candidatura a miglior film, CCTN ha ricevuto altre tre candidature: miglior attore per Timothée Chalamet, miglior sceneggiatura non originale e miglior canzone per Mystery of Love.
Prima di vedere il film, ho anche letto il romanzo da cui è tratto, ma ne parlerò con calma in separata sede. Tutto ciò che mi sento di dire in riferimento al romanzo è che il film è stato davvero (per mia gioia) estremamente fedele alla sua controparte cartacea.



CCTN è un film stupendo. Un film introspettivo, che mostra gli eventi dal punto di vista di Elio, il protagonista. Elio è giovane (ha solo diciassette anni) ma ha la mente di un filosofo. Ragiona molto ed è anche molto poetico nei suoi pensieri, eppure prova anche delle pulsioni molto forti. Quella per Oliver, giovane scrittore americano ospite nella sua casa estiva, è una passione che lo ossessiona.
Il rapporto tra i due è molto intenso e mi è piaciuto tantissimo come l’argomento viene trattato. È una storia d’amore omosessuale e forse per la prima volta viene trattata come se fosse una storia d’amore e basta.
Mi spiego meglio: non è che io pensi che le storie d’amore omosessuali vadano trattate diversamente. Anzi, è l’esatto contrario, ritengo che l’amore sia amore indipendentemente dal genere.



Purtroppo, spesso vediamo le storie d’amore omosessuale trattate diversamente o inserite solo in un contesto di lotta sociale.
Qui, invece, era trattata come deve essere. Come la normale emozione nata tra due persone.
Questa cosa mi ha entusiasmato tantissimo.

Il film ha ereditato dal libro un tono malinconico. Mi ha ricordato le estati della mia infanzia: le calde estive giornate sonnacchiose dove le emozioni paiono ampliarsi, dove l’anima diventa più passionale.



Non c’è stata nemmeno una cosa che non mi sia piaciuta di questo film, le emozioni che mi ha trasmesso sono state davvero intense, anche se non sono sicura che sia veramente tra i favoriti a vincere la statuetta. Se volessi azzardare un pronostico, direi che il premio a cui più questo film può aspirare è “miglior sceneggiatura non originale”. Sicuramente anche Timothée Chalamet ha fatto un ottimo lavoro nell’interpretare Elio e il suo amore adolescenziale, ma non sono sicura che sia ancora abbastanza maturo per un oscar. La sua recitazione era ottima, ma competere con mostri del cinema come Gary Oldman non è facile.

Voi avete visto questo film? Vi è piaciuto? Quali sono i vostri pronostici? Pensate che riuscirà ad accaparrarsi qualche statuetta?
Fatemi sapere cosa ne pensate e se volete la recensione anche della sua controparte cartacea.

Al prossimo film.


Commenti