Ossessione (Razze antiche vol. 6) di Thea Harrison (Anteprima)


Salve, eccomi con una nuova recensione di un’autrice conosciutissima nel panorama SciFi, Urban Fantasy, Paranormal Romance: sto parlando della mitica Thea Harrison, fortunatamente ripresa a pubblicare grazie alla Triskell Edizioni.




Trama:




Essendo un’arpia, la sentinella Aryal è abituata ad avere a che fare con l’odio, ma Quentin Caeravorn riesce a suscitare in lei una rabbia ardente, completamente diversa da qualsiasi sentimento provato prima. Aryal lo crede un criminale e giura di sbarazzarsene non appena se ne presenterà l’occasione. E la sua ira incessante spinge Quentin al limite, portandolo a desiderare di liberarsi di lei una volta per tutte.

Per porre fine al conflitto, Dragos, il signore dei wyr, manda le due sentinelle in missione nella terra elfica di Numenlaur. L’essere costretti a lavorare insieme intensifica l’antagonismo tra Aryal e Quentin. Ogni scontro, però, scatena sempre di più la passione, che culmina in un confronto stupefacente. 

Ma quando la loro ricerca rivelerà la presenza di un vero pericolo, Aryal e Quentin si troveranno a dover risolvere i loro problemi utilizzando un approccio diverso da quello fisico, prima che venga messo in pericolo l’intero territorio wyr.







***



Prima d’ora non avevo mai letto nulla della Harrison, ma avevo già da tempo i suoi libri in wishlist; con la pubblicazione dei volumi (interrotta dalla Fanucci Editore) da parte della Triskell, ho pensato “perché no” e così ne ho approfittato, iniziando da questo sesto libro della saga delle “Razze Antiche”. 

Sono partita da questo volume senza leggere i precedenti, pensando e a ragione che ogni libro fosse indipendente, anche se collegato con gli altri.

Certo, qualche pezzo manca, ma molte informazioni ci vengono date qua e là lungo la storia, a volte anche ripetute per farci comprendere meglio delle cose e degli avvenimenti accaduti nei precedenti libri. Inoltre, chi già conosce l’universo dei fae, dei wyr e degli elfi, molto probabilmente alcune cose potrebbe già saperle. 

La narrazione è in terza persona, con POV alternati di Aryal e Quentin e, come da titolo, il tema portante è l’ossessione.

Vari sono i tipi di ossessione che guidano i personaggi, ognuno alla ricerca di un qualcosa, sia per giustizia, per orgoglio, per vendetta, o per amore.

Lo svolgimento dei fatti avviene in un lasso di tempo breve, ma allo stesso tempo indefinito, passando dal mondo umano, all’Altra Terra abitata dalle creature fantastiche, soprattutto dagli elfi, dove il sovrano tiranno ha seminato morte e distruzione.

Aryal è una donna ostinata che ha un obiettivo: scoprire cosa nasconde Quentin; non si fida di lui e teme che possa far del male (più di quanto non abbia già fatto) alle persone che ama. Inoltre mal sopporta la sua amicizia con Pia (moglie di Dragos, signore dei Wyr, che all’inizio odiava, ma con la nascita di Liam abbandona ogni avversione nei suoi confronti). 

Quentin, invece, ha un segreto che lo lacera dentro; ha coperto ogni traccia delle sue malefatte e sta cercando di redimersi grazie al suo nuovo ruolo di sentinella, infatti è riuscito a diventarlo vincendo il cosidetto “Gioco delle sentinelle” (torneo in cui si sfidano tutti i wyr che ambiscono a quel ruolo e in cui vince anche Aryal), anche se nutre del risentimento nei confronti di Dragos.

Le sentinelle si occupano della protezione del territorio, del sovrano dei wyr e della sua famiglia, nonché per lui svolgono ogni tipo di lavoro e missioni. 

Aryal è un’arpia, feroce, fiera, determinata, implacabile, diretta e senza fronzoli; non si trucca e non si pettina, dato che volare le scombina ogni volta i capelli; nonostante il suo temperamento impetuoso è amata da tutti. È molto antica ed essendo un wyr alato ha esigenza di volare e per lei non c'è sensazione più bella del librarsi sopra le nuvole e del vento che la sfiora, oltre al fatto di odiare Quentin con tutte le sue forze. C’è qualcosa in lui che la fa irritare, infatti, ogni volta che si incontrano, si provocano, inveiscono l’uno contro l’altro o finiscono per darsele di santa ragione.




“Lei non si adattava al concetto di ciò che una donna moderna doveva essere, e quello la rendeva ancora più irritante per un maschio moderno e privilegiato come lui. Non rinunciava alle sue opinioni né mascherava la sua personalità spinosa per adattarsi a qualsiasi concetto di contemporaneità, perché non era moderna. Era veramente una delle creature più antiche e più selvagge esistenti.”





Le stesse emozioni le prova anche Quentin nei suoi confronti, che sente la sua presenza in modo costante nell’investigare senza tregua su di lui, rendendolo nervoso e irritabile. Molto spesso, inoltre, la trova anche nel bar che possiede e dove abita al piano superiore, l’Elfie’s”, minacciando così anche la sua vita privata.




«Puoi indossare quei vestiti firmati che sfoggi al bar e usare il tuo fascino, ma tolti tutti i vestiti e il fascino, ciò che c’è sotto è grezzo e scuro.» La sua voce era piatta e calma. «Non riuscirai a trovare veramente te stesso se continui così. Ti sentirai sempre inquieto e insoddisfatto, finché non ti renderai conto che quei giochetti non nutrono l’animale che vive dentro di te.»




È un mezzosangue e questo fa già di lui una persona sospetta agli occhi degli altri, ma poco alla volta si è guadagnato la fiducia di tutti. Egli è in parte wyr, in parte elfo, in parte fae oscuro, ed è molto potente, infatti è in grado di mutare nella sua forma animale, ossia una pantera.




«Non c’è niente di male nell’oscurità, sai,» gli disse quasi gentilmente. «È bella come tutto il resto.»




Le problematiche che causano con il loro comportamento alle altre sentinelle e la fine della pazienza di Dragos, li portano ad una situazione per entrambi spiacevole, cioè andare insieme a investigare a Numenlaur (la terra natia di tutte le creature magiche), nell’Altra Terra, territorio devastato da una battaglia e da un re impazzito.

Ormai questo è quasi un territorio fantasma, potrebbe far gola a saccheggiatori interessati a quello che hanno lasciato gli elfi, così Dragos, preoccupato di ciò, vuole che vadano a controllare la situazione. 

A malincuore devono accettare, ne va del loro ruolo di sentinelle; inoltre hanno un periodo di tempo stabilito, prima di poter tornare. 

La missione sembra semplice; all’inizio il problema è sopportarsi a vicenda, ma quando giungono a destinazione e si combattono nuovamente tra loro, qualcosa cambia e la lettura si pregna non solo di quell’odio che provano l’uno per l’altra, ma anche e maggiormente di quella forte carica sessuale che divampa tra loro.




“Aryal riusciva a calmare la sua frusta interiore perchè era diventata lei stessa la frusta, grazie alla sua anima, affilata come un coltello.

Poteva lasciare che lei lo ferisse, poi stringerla tra le braccia ed essere la sua consolazione. Guarirla e lasciarsi ferire.

Lasciare che lei lo guarisse. Lasciare che fosse la sua consolazione.

Erano così impenitenti, così perversi.

«Siamo perfetti» le disse”





A questo si aggiunge la presenza di un vero nemico, che darà del filo da torcere ai due protagonisti, con combattimenti strazianti e senza esclusione di colpi.  

Quando ho preso questo libro non sapevo cosa aspettarmi, ma sono rimasta colpita non solo dalla storia, ma anche dal world building, che ho trovato ben strutturato e dalla buona caratterizzazione dei personaggi.
I protagonisti Aryal e Quentin sono due caratteri dominanti, due Alfa e per loro stare insieme risulta difficile; anche fisicamente, ognuno vorrebbe predominare sull’altro, ma man mano che si svolge la storia c'è un approfondimento maggiore e una crescita dei personaggi che non solo dovranno adeguarsi alle circostanze, ma anche analizzare quello che provano, facendo chiarezza in se stessi, riuscendo così ad evolvere sia singolarmente che nel loro rapporto.

Inoltre la storia non gira tutta intorno al sesso; per un certo verso è così, ma serve per lo più a definire come sono i personaggi, infatti di scene effettive non ce ne sono molte. 

È un libro ricco di descrizioni, ma queste non ne rallentano la lettura.

L’unica cosa negativa che ho trovato nel libro è il tira e molla che c'è tra i protagonisti per buona parte del libro, che a volte risultava irritante, ma poi fortunatamente si placa.

Come ogni libro, avrà i suoi difetti ed in rete si trovano anche recensioni negative, ma io ne sono entusiasta, sicuramente recupero i volumi mancanti.

Spero tanto che la CE continui a pubblicare questa serie con tutte le sue 14 novelle e i restati 3 libri (all’attivo).

Per me è stata una lettura al di sopra delle aspettative, ricca di azione e con due protagonisti un po' atipici.

Si merita 5 piume.

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