La ricerca della felicità di Manuela Chiarottino



Lorenzo è un timido insegnante di educazione fisica con un sogno nel cassetto: trovare l’amore e avere un bambino. Sa che non sarà semplice e che dovrà andare incontro a molte difficoltà, ancor più pesanti per una coppia arcobaleno, ma non è intenzionato a rinunciare a quella parte di sé che lo renderebbe davvero felice e completo: un marito e un figlio.
Quando incontra Simone e si innamora di lui, però, si rende conto che il destino sa essere beffardo e anche un po’ crudele. Il ragazzo è un libertino, pensa solo al divertimento e non vorrebbe mai impegnarsi. E così il sogno di Lorenzo diventa all’improvviso un’utopia, perché lui sa che Simone è l’uomo della sua vita, che sotto quell’aria da duro si nasconde un animo fragile. A unirli c’è un filo rosso invisibile, come quello della leggenda, e Lorenzo non è intenzionato a rinunciare al vero amore.
Ma cosa ne sarà dei suoi sogni?

“Quello era il suo modo di dire che poteva amarmi, che forse mi amava già: farmi entrare nel suo mondo, a poco a poco. Il mio era capire che eravamo diversi su tante cose e forse lo saremmo sempre stati, ma non saremmo mai stati capaci di non amarci.
Io non ne sarei mai stato capace.”

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Ma che strano, pare proprio che io stia di nuovo recensendo un libro di Manuela Chiarottino! Eccomi di nuovo qui; dovete sapere che ormai mi sono messa in testa di recuperare tutta l'opera di questa autrice che adoro, quindi pian piano vi arriveranno tutte le recensioni.
Questo romanzo l'ho preso al Salone del Libro e sono anche riuscita a farmelo autografare, quindi ci tengo parecchio.
L'ho preso in mano ieri, dopo che sono riuscita a risalire dalla lunga lista di libri che mi ero fatta dopo la sessione estiva.
È un periodo che faccio fatica a leggere, a parte per il blog, perché fa caldo e vorrei solo andare al mare. Pensavo che sarei andata lentamente anche con questo romanzo e invece, ecco la magia. Ho iniziato a leggere, dicendomi ogni volta "solo un altro capitolo, poi vado a preparare la cena". Il risultato è stato cenare tardi e finire il libro tutto in una volta.
Era così coinvolgente, emozionante e dolce che non potevo lasciarlo lì da solo; dovevo assolutamente andare avanti.
Manuela, come al solito, è bravissima a creare dei personaggi stupendi, con una complessità di comportamento che li rende per nulla bidimensionali.
In questo caso, in particolare, abbiamo due personaggi che sono uno l'opposto dell'altro: Lorenzo, che sogna di creare una famiglia ed è un ragazzo tranquillo, e Simone, più festaiolo e poco incline a prendere impegni.
Tuttavia, l'amore che provano l'uno per l'altro non si può negare e, nonostante le reticenze di Simone, non puoi lasciare andare la persona della tua vita una volta che l'hai trovata.
Questo libro è bellissimo per un motivo in particolare: non indora la pillola. Non fa sembrare l'amore un qualcosa di facile, di immediato. Spesso vediamo dipinto l'amore come una forza che sconfigge tutto e tutti senza nessuno sforzo, ma nella vita reale non è così.
L'amore è compromesso, è adattamento, è rinuncia. Non che sia necessariamente un male, quando i compromessi e le rinunce vengono da entrambi i lati.
Se dovessi adattare questo libro alla mia esperienza personale, direi che io somiglio più a Simone, mentre il mio compagno è più simile a Lorenzo, sebbene noi non abbiamo mai avuto le difficoltà che incontrano loro.
Manuela è bravissima a far capire che l'amore non basta se è fine a se stesso; mostra come il rapporto tra due persone vada costruito giorno per giorno, che non è sempre facile e non è sempre immediato, che a volte serve un po' di rodaggio prima che funzioni tutto perfettamente.
Per questo ho trovato il romanzo molto vero e sincero, molto realistico.
Ve lo consiglio?
Certamente. Vi invito a leggerlo con tutto il cuore, anche perché è un romanzo per tutti e che tutti dovrebbero leggere.
Un piccolo appunto prima di chiudere questa recensione: mi piace anche come Manuela mostri con una grande eleganza quanto è difficile per le persone omosessuali crearsi una famiglia, avere dei figli propri. Credo che sia utile mostrarlo, per sensibilizzare di più chi è poco informato circa tutte le difficoltà che molte coppie LGBT hanno solo per il desiderio di mettere su famiglia. Quindi un plauso a lei, che ce l'ha mostrato.

Ah, ovviamente, merita il massimo dei voti!


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