Pessimo fidanzato cercasi di TA Moore



Trama:
Sua madre. Il suo migliore amico. La barista del pub. Tutti sono decisi a trovare a Nathan Moffatt un compagno. Peccato che sia l’ultima cosa che vuole lui! Ogni giorno, al lavoro, il wedding planner del Granshire Hotel fa in modo che i suoi clienti vivano il loro sogno romantico, ma quando torna a casa, vuole solo stare in pigiama sul divano a guardare serie poliziesche in televisione e mangiare pizza.
Purtroppo non gli crede nessuno, e tutti gli ricordano di continuo che, se andrà avanti così, morirà da solo. Un giorno, però, gli viene un’idea: per essere lasciato in pace ha bisogno che anche i suoi amici e conoscenti comincino a desiderare che resti single. Per convincerli ha bisogno di un pessimo fidanzato, e c’è un solo uomo adatto a quel compito.
A Flynn Delaney non importa che gli abitanti di Ceremony pensino il peggio di lui, ma non sa se vuole anche fregiarsi del discutibile titolo di peggior fidanzato dell’isola. D’altro canto, però, se starà al gioco potrà uscire con il bel Nathan e far arrabbiare i proprietari del Granshire Hotel. È una situazione che gioverebbe a entrambi.
C’è solo un problema. Flynn si rivela un bravo fidanzato, e ora Nathan comincia a chiedersi se abbandonare il divano ogni tanto sia davvero la cosa più brutta del mondo.

Link acquisto: Pessimo fidanzato cercasi


***



Sono tornata!

Non conoscevo l’autrice di questo gay romance, ma ammetto che mi ha piacevolmente colpito.
Adoro le storie ambientate sulle isole, soprattutto se i luoghi sono ben descritti e tali descrizioni riescono ad alimentare la mia fantasia, a farmi sognare.
Ogni volta che termino un libro con un’ambientazione che mi piace, mi prende una frenesia e una gran voglia di partire da un giorno all’altro.
La storia in questione è ambientata su un’isoletta irlandese; non so se esiste davvero o è stata inventata dall’autrice. 
Ho provata a cercarla, ma non ho trovato nulla. Comunque, penso che possa essere una qualsiasi altra isoletta del nord Europa. Ha smosso tantissimo la mia immaginazione, come luogo da visitare e anche per viverci. 
Amo le città d’arte, le metropoli, ma solo come meta da visitare. I luoghi più piccoli e appartati mi piacciono per viverci. 
Pertanto, l’ambientazione di questo romanzo mi ha affascinato. Ne sono rimasta incantata e ho sognato a occhi aperti per tutto il tempo.


Pessimo fidanzato cercasi è la prima storia di questa autrice a cui mi avvicino: non la conoscevo come scrittrice, ma è stata una piacevole scoperta, una lettura scorrevole, divertente in alcuni punti, più triste e malinconica in altri. Un giusto connubio di emozioni e sentimenti.
Nathan si è lasciato alle spalle una brutta relazione, dopo quella non ci sono state più avventure né relazioni serie, ma solo il lavoro e serate a casa a guardare polizieschi. 
Nulla da rimproverargli, tranne il fatto che sua madre e il suo migliore amico siano preoccupati per lui, lo vorrebbero vedere accasato, felice e in procinto di adottare una serie infinita di bambini. Non è proprio nei piani dell’uomo questo futuro e non perché non si fida più ad aprire il suo cuore, ma perché la sua vita gli va bene così, o almeno è quello che crede. Esasperato dalle preoccupazioni della madre e dai tentativi di organizzargli appuntamenti al buio del suo migliore amico, decide di cercarsi un finto fidanzato, qualcuno odiato e detestato da tutti, qualcuno che potrebbe essere un pessimo fidanzato, in modo che quando si lasceranno - perché nei piani di Nat questo accadrà - poi gli altri lo lasceranno stare. Peccato che i piani non vanno mai come uno li concepisce, meno che mai quelli di Nat.
E così, il suo avvicinarsi a Flynn, il loro iniziare a uscire insieme per finta, man mano scatena una serie di pettegolezzi e sussurri, la furia e la rabbia del migliore amico di Nat e di suo padre, ma soprattutto una grande attrazione tra di loro che potrebbe diventare altro.
La trama del libro è molto semplice, non particolarmente originale, eppure tutto i cliché con cui è costruito il romanzo sono ben utilizzati, inserendo anche dei colpi di scena che il lettore non si aspetta di certo, rendendo il libro ancora più interessante.
TA Moore, come ho detto, è stata una vera scoperta: crea dei luoghi stupendi e fa delle descrizioni altrettanto belle, portando il lettore a sognare e a immagine i luoghi in cui ambienta le sue storie.
I personaggi sono ben costruiti: Flynn con il suo essere misterioso, il cosiddetto bello e dannato è quello che mi è piaciuto di più, allo stesso tempo è interessante e ben costruito il modo con cui lo trattano. Tutti creano storie su di lui, pensano che sia una sorta di delinquente, un pessimo soggetto, quando invece non è affatto così. Flynn è un brav’uomo che ha voluto solo lasciare l’isola dove è nato per mille motivi differente: vedere il mondo, il suo essere gay, il non essere accettato pienamente da suo padre. Eppure questo suo andare via senza più dare notizie di sé per vent’anni ha creato voci e leggende, quando alla fine nessuna di quelle era la verità.
Nathan anche è un personaggio interessante, molto bello, ma più semplice rispetto a Flynn: non ha un passato misterioso alle spalle, è un bravo ragazzo, tutto lo adorano. Insomma, è perfetto sotto ogni punto di vista, come Mary Poppins. Sembra non avere difetti, pertanto come personaggio mi è piaciuto, ma non mi ha conquistato. Le persone sono fatte di luci e di ombre, molte hanno più ombre che luci, pertanto questa dualità le rende interessanti, ma Nathan è troppo perfetto. Troppo buono, bello, simpatico e così via. Anche i suoi difetti vengono ignorati: l’unica cosa di cui si preoccupano gli altri è che non ha un fidanzato.
Anche gli altri personaggi, non solo i protagonisti di questo romanzo, sono ben descritti. La madre di Nathan, il suo migliore amico, sono tutti ben caratterizzati e hanno un ruolo fondamentale all’interno del libro, portando avanti una storia molto in stile soap opera, ma alla fine divertente, piacevole da leggere e che mi ha tenuto compagnia per una serata.
Pessimo fidanzato cercasi si merita quattro piume per la sua ironia, per lo stile dell’autrice e l’alternarsi di sentimenti ed emozioni: non è solo drammatico, ma nemmeno solo un libro divertente. Nel libro si trovano una serie di emozioni che servono per la caratterizzazione dei personaggi.

Consigliatissimo.


Commenti