Blog Tour: Kaijin. L'ombra di cenere, di Linda Lercari - Il periodo Kamakura



Buongiorno, cari lettori. Oggi siamo qui per partecipare al Blog Tour organizzato da Thriller Storici e Dintorni per il romanzo Kaijin - L'ombra di Cenere di Linda Lercari. Il romanzo mi è personalmente piaciuto tantissimo, ma sono qui per parlarvi di un aspetto in particolare: il periodo storico in cui il romanzo è ambientato.
Non perdetevi le altre tappe del Blog Tour: qui sotto lasceremo l’elenco dei vari blog partecipanti con le relative date.
Vi lascio all'articolo vero e proprio; purtroppo, non sono un'esperta di storia giapponese (sono più focalizzata sulla Storia Medievale europea ed italiana), ma ho trovato veramente interessante fare questa ricerca e spero che sia lo stesso per voi.

Le altre tappe del Tour:

10 Dicembre: 
La bottega dei libri - Recensione

12 Dicembre: 
Diario di un sogno - La figura del Samurai

13 Dicembre: 
Thriller storici e dintorni - Le armi dell'Epoca

14 Dicembre:
Sempre pronta per partire - Intervista all'autrice




Giappone - periodo Kamakura, anno 1330. Le parole che il fedelissimo samurai Haka mormora sul letto di morte sono un enigma e diventano un tarlo che rode la mente del suo signore. Alla ricerca di indizi che possano far luce sul mistero, Momokushi ripercorre la storia dell'amicizia con l'amico e guerriero, scavando nel passato e visitando i luoghi che sono stati testimoni delle loro imprese di gioventù. Ma ciò che Haka ha mantenuto celato per oltre cinquant'anni non è solo un segreto in grado di sconvolgere una vita, ma anche la più struggente dichiarazione d'amore che un essere umano possa lasciare in dono.


Il periodo Kamakura

Il periodo Kamakura è un periodo della storia giapponese che inizia nel 1185 e termina nel 1333.
Il nome deriva proprio dalla città di Kamakura, nel Kantō, scelta dal clan Minamoto come proprio quartier generale nella guerra che li vedeva coinvolti contro il clan Taira.
Il conflitto tra i due clan terminò con la vittoria dei Minamoto: Yoritomo, capo del clan, decise di restare a Kamakura, dove era di fatto la sede del suo potere.
Yorimoto ottenne la carica di Shōgun nel 1192.
Per quanto concerne la storia giapponese, il termine Shōgun è un termine davvero importante, per questo farò una piccola parentesi per darvi un'idea.
Shōgun era un titolo militare che possiamo equiparare al grado di Generale, che veniva conferito al vertice delle forze armate.
È proprio dal 1192, con lo shogunato di Yoritomo, che il titolo inizia ad indicare i capi dell'élite militare. Prima di questa data, era solito indicare i generali che combattevano contro gli Emishi, una tribù del Giappone che viveva nella parte a nord-est dell'isola di Honshū e che si opponeva al dominio imperiale.
Quindi, con Yorimoto inizia ciò che viene proprio definito Shogunato Kamakura: il titolo divenne permanente e non temporaneo come un tempo, i poteri dello shōgun aumentarono e la carica divenne ereditaria.
In questa carica, possiamo notare delle somiglianze con un'altra forma istituzionale, tipica della Storia Medievale Europea: lo Shōgun e i suoi sottoposti somigliano molto ai Signore feudali e i loro vassalli, tipici, ad esempio, durante l'Epoca Carolingia.
Tuttavia, questo non portò alla scomparsa del governo centrale, permettendo di fatto la coesistenza in Giappone di un sistema di potere doppio, che prevedeva dunque due sistemi amministrativi, legislativi e tributari.
Ciò che permise ai due sistemi di non entrare in conflitto da subito tra di loro erano gli ambiti in cui avevano giurisdizione: lo Shōgun, come abbiamo detto prima, era una carica militare, pertanto il suo controllo era proprio sui militari, mentre l'Imperatore aveva giurisdizione negli ambiti civili. Va comunque precisato che Imperatore e Shōgun non erano cariche paritarie: sebbene fosse più una formalità che altro, lo Shōgun veniva designato di fatto dall'Imperatore, che pertanto si trovava un gradino più su nella scala gerarchica.
Il potere della famiglia Minamoto, tuttavia, non fu di lunga durata: alla morte di Yoritomo, avvenuta nel 1199, come era ovvio che fosse divenne Shōgun il figlio Yoriie, che tuttavia era ancora minorenne. Questo permise a Hōjō Tokisama, zio del ragazzo, di farsi nominare Shikken (reggente) del nipote.
Nel 1219 tutti i discendenti di Yorimoto erano morti, per cui la famiglia Hōjō acquisì ancora più potere. Nel 1221 vi fu una rivolta contro questa famiglia e lo shogunato, in un tentativo di ristabilire il dominio imperiale, che tuttavia non riuscì ad avere successo ma, anzi, portò ad accrescere i domini dello Shōgun, includendo anche parte occidentale del Giappone.
Due anni dopo questi eventi, nel 1223, per la prima volta si ha la promulgazione di un codice, chiamato Jōei, che racchiudeva norme di diritto amministrativo e penale sui rapporti tra Shōgun e i suoi sottoposti. 
Lo shogunato della famiglia Hōjō fu caratterizzato da diversi tentativi da parte dell'Impero mongolo di conquistare il Giappone.
In ben due occasioni, il 1274 e il 1281, l'Impero Mongolo di Kubilai Khan tentò di conquistare l'Impero Giapponese.  Nonostante i due tentativi, non riuscirono ad andare a buon fine, tuttavia l'esercito giapponese, per quanto vittorioso, ne uscì prostrato e indebolito.
Tutto questo portò ad una sorta di rottura tra lo Shōgun e i suoi sottoposti. Il motivo era semplice: il Giappone aveva avuto uno sforzo bellico enorme, ma soltanto a scopo difensivo. Non vi erano state conquiste di nuovi territori, né di ingenti bottini di guerra. In sostanza, ciò che mancava era proprio la ricompensa che sarebbe spettata ai sottoposti dopo che questi si erano battuti per il loro signore.
Questo permise all'imperatore Go-Daigo, salito al potere nel 1218, di minare al potere dello Shōgun. Tuttavia, in una prima fase dello scontro l'esercito dell'Imperatore venne sconfitto e, nel 1331, l'Imperatore stesso venne catturato. Riuscì a fuggire l'anno seguente e a radunare i sottoposti ribelli sotto la sua guida. Il malcontento tra i sottoposti era ancora molto forte, e questo portò molti di loro a patteggiare per l'Imperatore, portando lo Shōgun ad essere sempre più debole e sempre più circondato da nemici.
Questo portò alla disfatta definitiva della famiglia Hōjō, che venne distrutta da Nitta Yoshisada, un feudatario, mentre l'Imperatore faceva ritorno a Kyōto e riprendeva il suo posto sul trono.

Con questo si conclude definitivamente il periodo Kamakura nel 1333.



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Spero che questo piccolo sunto del periodo Kamakura vi piaccia. Personalmente, fare ricerche per questo periodo storico mi ha messo voglia di scoprire altro sulla Storia del Giappone in generale.
Mi raccomando, non perdete le altre tappe del tour, trovate il link in alto.
Alla prossima recensione!

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