Per chi vive di L.A. Witt



Per un anno, Jay Warren ha cercato di trovare il coraggio per dire a sua moglie che è gay. Ogni volta che ne ha l'occasione, però, si blocca. Si vergogna di averlo nascosto così a lungo e non vuole ferirla: il senso di colpa si è fatto quasi insopportabile.

Quando sua moglie muore improvvisamente, la coscienza di Jay minaccia di divorarlo vivo.

Scott Lawson, direttore funerario, vede ogni giorno persone in lutto e sa fin troppo bene cosa significhi nascondere il proprio orientamento sessuale. Offre a Jay la compassione e la comprensione di cui ha disperatamente bisogno e da questo nasce un'amicizia che presto... forse troppo presto... diventa qualcosa di più.

Ma il dolore, il senso di colpa e la solitudine sono forse le uniche cose che li uniscono? O Scott si stancherà di essere usato come sostegno emotivo prima che Jay si renda conto di quanto sia prezioso ciò che ha?


Approfittando di tre mesi di KU scontato, ho deciso di avventurarmi un po' e di esplorare autori o autrici che mi sono piaciuti, ma di cui non ho letto tantissimo.
È il caso di L.A. Witt, di cui ho letto da poco in anteprima Running with Scissors.
Il romanzo di cui voglio parlarvi oggi è disponibile appunto su KU (basta cliccare il link qui sopra). 

Questa storia mi è piaciuta veramente tantissimo. Il tono drammatico con cui il romanzo inizia mi ha un po' spiazzata, ma devo dire che non mi aspettavo una simile intensità.
Jay, un uomo che sta ancora cercando di accettare la sua omosessualità, rimane vedovo senza aver avuto l'occasione di confessare a sua moglie la verità.
Non è certo una situazione facile da gestire, soprattutto con i sensi di colpa non solo per essere sopravvissuto a qualcuno a cui voleva molto bene, ma anche per avergli mentito spudoratamente.
Jay, nel suo difficile percorso di auto accettazione, si trova quindi doppiamente contrastato.
Ad aiutarlo spunta Scott, dichiaratamente gay; Scott è la perfetta spalla su cui piangere: dolce, comprensivo e molto perspicace.
Eppure non è facile superare una situazione come questa. 
L'autrice lo esprime veramente bene; ciò che mi è veramente piaciuto è il fatto che riesca a gestire tutta la parte drammatica senza che questa prenda il sopravvento sull'intera storia.
Tutto è ben equilibrato, ma allo stesso tempo è in grado di far provare grandissime emozioni al lettore.
Io mi sono commossa spesso e volentieri durante la lettura del romanzo.
Ve lo consiglio?
Assolutamente sì. È un romanzo veramente bello, che mostra quanto sia sbagliato a volte colpevolizzarsi, soprattutto in questione alla morte, quando arriva prematura e inaspettata.
Ma, soprattutto, insegna anche il fatto che sarebbe bene sfruttare ogni momento della propria vita per essere felici, a non rimandare mai quel che potrebbe farci stare meglio, come un coming out, anche se in quel momento è dannatamente difficile.
Per me questo romanzo merita assolutamente le cinque piume.
E voi lo avete letto? Vi è piaciuto?
Se avete qualche suggerimento su letture simili, lasciatemi un commentino qui sotto, sono aperta a qualsiasi cosa!
Alla prossima recensione.

Serelily

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