La pietra del vecchio pescatore di Pat O’Shea



Pidge e la piccola Brigit sono due giovani fratelli vivaci e spensierati che vivono in una verde vallata irlandese. La loro è una vita semplice, scandita dai rimproveri della zia Bina e dalle trepidanti attese dei ritorni del padre, spesso fuori casa per lavoro. Un giorno Pidge acquista un vecchio e malconcio libro e si trova a varcare, assieme alla sorella, la sottile soglia che separa il mondo reale da quello fantastico. Si ritrovano così a dover recuperare, per conto di un'antica divinità irlandese, una pietra macchiata di sangue prima che cada nelle grinfie della Morrigan, la Regina del Male a tre teste, dea celtica della guerra. Le guide che i ragazzi incontreranno nella loro ricerca prenderanno le forme dei più svariati e bizzarri animali e personaggi: la simpatica e saggia somarella Serena; il misterioso Vecchio Pescatore; Patsy e Boodie, simpatici amici prima, potenti forze poi; Cutu, l'astutissima volpe che accompagnerà i due eroi per gran parte del loro viaggio... Terrore, meraviglia, magia cristallina rasserenante e spaventosa, inganni, labirinti, porte magiche attraverso laghi infiniti, segugi malvagi, topi intrappolati in perfidi incantesimi: milioni di piccoli ingredienti che spalancano le porte sul regno della fantasia.


Da ragazzina, tutte le mie letture erano in qualche modo collegate ad Harry Potter (leggevo solo la saga, libri che parlavano della saga, libri che erano pubblicizzati in relazione alla saga). Nonostante amassi leggere, non esploravo ancora autori nuovi o titoli nuovi. Rimanevo nella mia restrittissima confort zone.
Questo preambolo è necessario per spiegare come mi sono sentita quando ho letto La Pietra del Vecchio Pescatore, qualche settimana fa.
Avrei tanto voluto leggerlo da ragazzina, perché sarebbe stato perfetto. Ma non per questo non mi ha permesso di sognare.
È un fantasy vecchio stampo, ambientato in Irlanda, ricchissimo di folklore.
È stata una lettura stupenda, che mi ha fatta tornare indietro nel tempo. Mi ha intrappolato tra le pagine, facendomi sentire tutta la magia di cui erano permeate.
Questo romanzo è perfetto per i ragazzi, ma può essere goduto anche dagli adulti, che di sicuro lo ameranno alla follia.
Sicuramente sarò l’ultima arrivata alla festa, ma non potevo fare a meno di consigliarvi questo libro, perché magari non sono l’unica che si è svegliata adesso, a quasi trent’anni.
Se l’avete letto, però, sarei molto curiosa di conoscere le vostre opinioni, di sapere cosa avete provato quando lo avete letto.
Ma, soprattutto, voglio sapere, da chi lo ha amato, cosa consiglierebbero di leggere: un romanzo simile, con lo stesso stile.
Questo libro mi ha messo una voglia assurda di tornare ragazzina e di leggere romanzi che sembrano fiabe moderne, ricche di magie ed incantesimi.
Aspetto i vostri consigli.

Alla prossima recensione!


Commenti