The Nightmare Before Christmas: il Viaggio di Zero (Fumetto 2019)



Un giorno il fedele cagnolino di Jack Skellington, Zero, si perde. Il cucciolo fantasma deve quindi chiedere indicazioni agli abitanti di Christmas Town per ritrovare la strada di casa. Nel frattempo, Jack si mette alla sua ricerca, sospendendo i preparativi per Halloween. Riusciranno i due a ritrovarsi e a salvare entrambe le festività? 

L'eterno dilemma: The Nightmare Before Christmas è un film da Halloween o da Natale? Per non fare torti a nessuno io lo guardo in entrambe le occasioni, e direi che se lo merita: il film di animazione in stop-motion del 1993 di Tim Burton si è creato negli anni un foltissimo seguito di appassionati, assurgendo allo status di cult-movie molto velocemente. Per molto tempo si è parlato di un'eventuale secondo film, che purtroppo per vari motivi non si è mai concretizzato. Vi sono però stati altri progetti che hanno portato avanti la storia originale: nel 2005 uscì un videogioco, Attenti al Baubau! (Oogie's Revenge nell'originale), che si poneva come vero e proprio sequel del film, mentre invece in tempi più recenti abbiamo avuto la serie a fumetti di cui vi voglio parlare oggi.

Partiamo dalla caratteristica forse più evidente: si tratta di un progetto multinazionale. Dietro i disegni e la storia vi sono infatti artisti provenienti da paesi diversi (America e Giappone in primis), il che ha contribuito alla formazione di uno stile molto particolare, con il senso di lettura da manga giapponese unito ad uno stile di disegno quasi da graphic novel. La resa dei personaggi è però gradevolissima, ed il fatto che la totalità dei disegni sia a colori aiuta non poco (uno stile bianco e nero avrebbe reso l'opera fin troppo cupa a parere mio).

Impossibile poi non parlare del protagonista principale: in maniera molto intelligente secondo me si è scelto di non assegnare questo ruolo al buon vecchio Jack (con il rischio di renderlo quasi un clone del film), bensì al suo fedele cagnolino fantasma, Zero! 
La storia segue quindi Zero (che in qualche modo si è perso a causa di un macchinario di Jack) mentre cerca di trovare il modo di tornare a casa gironzolando per le terre delle altre festività, Città del Natale in primis. 
A onor del vero come idea non è che sia originalissima, ma ha permesso agli autori di lasciarci dare uno sguardo più approfondito a luoghi che nell'opera originale erano appena stati accennati, e scoprire che non è tutto oro quello che luccica (giusto per dirne una, i bambini della Città del Natale non sono quei teneri angioletti che sembravano nel film...).
Si sviluppa inoltre una trama parallela che mostra gli sforzi di Jack nel trovare il suo povero cagnolino scomparso, e qui permettetemi una critica: Jack, dopo tutti questi anni, ancora non hai capito che non ci si deve fidare di Vado, Vedo e Prendo?

Sfogo personale a parte (sorry), questo è un fumetto che personalmente mi sento di consigliare a chi cerca una storia in grado di scaldare il cuore... o più semplicemente, a quelli che, come me, ogni tanto iniziano ancora a canticchiare "Questo è Halloween, questo è Halloween..."


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