L'umano il cui nome viene scritto su questo quaderno morirà
Death Note
Se la causa della morte viene scritta entra 40 secondi dopo aver scritto il nome della persona, si verificherà.
Death note
Non c’è che dire, è stato amore a prima vista. Non soltanto
per la storia, perché è stata comunque una bella pensata quella del quaderno
della morte, quanto più per la sfida epica tra i due personaggi principali: il
cattivo e protagonista Light e il buono L, detective che ha giurato di
catturarlo.
La sfida ha un sapore conosciuto, e richiama le grandi
battaglie avvenute tra personaggi letterari, primi tra tutti Sherlock Holmes e
il suo acerrimo nemico James Moriarty.
Ma tornando a Death Note, devo dire che l’impostazione di
Light come cattivo assoluto è difficile da mantenere.
Simbolo di L, il detective più famoso al mondo |
Infatti, sebbene io sia contraria alla pena di morte e
giudichi sbagliate le azioni di Kira (ovvero il nome con cui Light viene
chiamato quando possiede il Death Note e opera la sua missione di purificare il
mondo) non posso negare che ha salvato vite innocenti con il suo metodo.
Ship a parte, trovo che il rapporto L\Light sia qualcosa di
spettacolare, che rende l’anime molto interessante e intrigante.
Mentre lo guardavo, stavo sempre con il fiato sospeso per
capire chi dei due avesse un qualche tipo di vantaggio sull’altro, chi avesse
più carte in mano, chi avesse fatto più passi avanti.
La genialità di Light è sbalorditiva, e infatti orchestra un
piano molto ben accurato per deviare i sospetti su di sé, arrivando persino a
perdere i ricordi pur di provare la sua innocenza, per poi recuperarli a
pericolo scampato.
Eppure L sospetterà sempre di lui, fino all’ultimo istante.
Forse gli mancano le basi per provare che Light e Kira sono la stessa persona, ma
dentro di lui lo sa.
Per quanto Light si prodighi per fargli credere il
contrario, non riuscirà mai a convincere L del tutto. Questo però non
pregiudica la vittoria di Kira, che riesce a uccidere L grazie, ancora una
volta, alla sua grande capacità intellettiva.
Spinge infatti Rem, la Shinigami del secondo Kira, a
uccidere Light per salvare la sua protetta, Misa.
Così facendo, senza nemmeno sapere il vero nome di L, riesce
ad eliminarlo e a diventare L lui stesso, prendendone il posto come detective
incaricato di trovare Kira ed essendo Kira al tempo stesso.
Light Yagami aka Kira |
La sua è una vittoria su tutta la linea.
Venendo alla seconda parte dell’Anime (ossia le ultime 10-11
puntate), devo dire che, per quanto abbia apprezzato il personaggio di Near,
trovo questa parte un po’ forzata.
Si è voluto a tutti i costi far vincere il bene, facendo
cadere in trappola Kira in modo piuttosto banale. La parte, a mio parere,
sarebbe persino superflua. Kira stesso, infatti, riconoscerà sempre L come suo
grande avversario e sebbene Near (grazie anche all’aiuto del defunto Mello)
riesce a catturarlo, è L che Kira vede un attimo prima di morire.
Per cui sarebbe stato meglio che l’anime fosse finito con la
fine stessa dell’epica battaglia tra L e Light.
Rimane comunque un prodotto molto ben fatto, che fa pensare
su molte questioni importanti che spesso dimentichiamo, come la vita, la morte
e se sia giusto disporre di questa per punire i criminali.
E voi, cosa fareste se aveste a disposizione un Death Note?
L e Light |
Serelily
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