Così come lui ti vuole di Cardeno C. (Anteprima)

Così come lui ti vuole
di Cardeno C.




Trama:
La professionalità del capitano di polizia Asher Penaz filtra anche nella sua vita quotidiana, e lo si deduce dal suo abbigliamento ordinato e dal suo appartamento spartano. Gli piace stare al comando e riesce a soddisfare il bisogno di dominare gli altri frequentando locali appositi.
Quindi, la sua improvvisa e intensa attrazione per lo spensierato spirito libero Daniel Tover lo destabilizza. In tutta la sua vita, Daniel non ha mai trovato ciò di cui aveva bisogno e si è spostato di luogo in luogo, di lavoro in lavoro, cercando qualcosa per cui valesse la pena fermarsi, lasciando tutto quando riusciva a trarre il massimo da ciò che faceva, ma senza mai sentire un senso di appartenenza.
L’alchimia tra Asher e Daniel è ardente, e così Asher lo invita a stare a casa sua. Mentre entrambi gli uomini faticano a comprendere se stessi, imparando a conoscersi l’un l’altro, le linee del desiderio e del controllo si confondono.
Con tutto quel fuoco, però, si rischia di bruciarsi. Ma se Daniel e Asher riusciranno a camminare attraverso quel fuoco insieme, potrebbero trovare ciò di cui hanno disperatamente bisogno.

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Personalmente detesto fare recensioni negative, soprattutto perché se una recensione è negativa significa che ho letto un libro che non ho apprezzato e se non lo ho apprezzato sta a significare che sono di cattivo umore per una serie infinita di ragioni: aver letto qualcosa che non mi piace, con contenuti scadenti, aver perso del tempo dietro un libro mediocre, per non dire pessimo quando avrei potuto scegliere dell’altro.

Non ritornerò a parlare di cos'è il BDSM, l’ho scritto in un altro articolo, ho messo i link a determinate pagine e per chi fosse interessato può andare a leggere lì, sul web si possono trovare più di un articolo che parlano del fenomeno e di cosa è realmente.
Il problema nasce in questo caso dai libri che vengono scritti senza un minimo di documentazione, nemmeno qui mi metterò a fare una filippica di dodici pagine al riguardo, tanto sarebbe inutile, però voglio far notare quanto possa essere dannoso scrivere di cose sbagliate, soprattutto di questi tempi, quando la violenza scaturisce per la minima parola sbagliata, per il primo gesto che non piace al compagno.

“Certa gente dimentica che quello tra Dom e Sub è un rapporto alla pari, non asimmetrico: il sottomesso concede fiducia a un soggetto che si impegna a dargli quello che desidera (che non è necessariamente dolore, e dolore fisico nello specifico). Se il Master abusa di quella fiducia il rapporto si spezza, per questo richiede un certo grado di complicità nella coppia, e sempre per questo esiste il sistema delle safe words.”
Citazione di Ariadne

La citazione sopra riportata spiega molto in semplice cos'è il BDSM, il rapporto che c’è fra un Dom e il suo Sub, non è solo vestiti in latex e frustini. Non è solo dare ordini e considerare il secondo un oggetto al quale dare quegli ordini.
Perché tutto questo discorso? Semplice, perché impostare in maniera sbagliata un rapporto è dannoso. Dannoso far pensare che un uomo che dà ordini decide per te, è geloso e possessivo possa essere un buon Dom e che quella sorta di comportamento malato sia amore. Non si può considerare una caratterizzazione così da principe azzurro, assolutamente no. Molte persone influenzabili potrebbero pensare che quel comportamento possa essere giusto e secondo me non è così.
Puoi descrivere i problemi di una coppia, anche di un Dom che abusa del suo potere, ma deve essere spiegato e caratterizzato nella maniera corretta. La maggior parte delle volte il rapporto Dom/sub è incentrato in delle scene, in giochi, il potere che uno esercita sull’altro, ma alla fine del gioco tornano a essere una coppia come tutte le altre. Che poi i loro caratteri o i loro desideri li spingano verso un determinato ruolo non significa che questo ruolo lo portino sempre avanti. Entrambi possono essere gelosi e possessivi, ma anche qui fino a un certo punto, soprattutto perché siamo su un pianeta dove ci sono 7 miliardi di persone ed è difficile non parlare con nessuno, non rivolgere la parola a nessuno, quindi alcuni comportamenti dei personaggi del libro che ho appena terminato di leggere sono veramente assurdi. Non hanno capo né coda.

Togliendo la parte del BDSM, che abbiamo affrontato, ora si passa a un altro punto per me totalmente inconcepibile e di cui ho parlato anche in altre recensioni. Il colpo di fulmine.
Il libro è impostato in maniera impietosa, basandosi su dei cliché assurdi, su delle coincidenze che nemmeno nei telefilm per adolescenti sono tanto scontate.
Un incontro fortuito con il ragazzo che poi risulta essere il fratello dell’amico che sta festeggiando il suo addio al celibato. Un ragazzo che non è affatto il tipo di Asher, ma basta che lo intravede e improvvisamente ne rimane colpito tanto da farlo seguire, come fosse uno stalker.
Mezza giornata e dormono assieme, un giorno e mezzo ed ecco che Asher si offre di portarlo con sé, di andare a vivere assieme e di occuparsi di lui,
Ok, mi sta bene. Il colpo di fulmine esiste, ma è il comportamento che ne segue dopo che per me è incomprensibile, che secondo me è sbagliato e che porta ad un’interpretazione del tutto errata di quello che è l’amore e il rapporto di coppia.
Una cosa sono i giochi Dom/sub, una cosa è la gelosia, la possessione e il decidere per il proprio compagno. Asher, sin dalle prime battute e dal momento in cui incontra Daniel, non fa altro che decidere per lui, affermando di volersi occupare dell’uomo, senza rendersi conto che l’altro è un adulto che è sempre stato in grado di cavarsela più che bene da solo. Penso che i problemi maggiori nascono nel momento in cui Asher si rende conto di quanto Daniel sia speciale, non un cucciolo da proteggere. Quello che è il suo compagno è una persona intelligente, dotata e in grado di sopravvivere anche senza di lui.
Eviterò di fare spoiler, ma questo libro è riuscito a irritarmi ogni pagina, ogni parola di Asher, ogni suo atteggiamento. La gelosia, la possessività, il considerare quello che è diventato il suo compagno come fosse un oggetto e non una persona mi ha mandato letteralmente fuori di testa.
Non voglio essere bigotta, probabilmente è dovuto più al mio carattere che ad altro, ma non sono riuscita ad apprezzare a pieno questo libro, no non lo ho apprezzato per niente. In alcune parti lo trovo diseducativo, in una relazione deve esserci rispetto tra entrambe le parti; la gelosia e la possessività possono anche far piacere, ma c’è sempre un limite che non deve essere superato. Queste non devono annebbiare la mente, portare la persona gelosa verso un confine che non dovrebbe mai essere superato e non parlo solo di gesti, del picchiare il proprio compagno, ma anche a parole si può far male, con i gesti, con uno sguardo.

Asher, il Dom, o il pazzo dal mio punto di vista, cerca in tutti i modi di prendere il sopravvento su Daniel, affermando sin da quando lo vede e scambia con lui poche parole che l’altro è un sottomesso naturale. Ma andando avanti con la lettura, conoscendo i personaggi, Asher si fa odiare per ogni suo comportamento, al contrario di Daniel si scoprono molte cose, la sua dolcezza, la sua timidezza, un barlume di indecisione e inconsapevolezza su quello che desidera realmente dalla vita anche se ha già trentatré anni. Il suo desiderio più grande è quello di avere qualcuno che lo desideri e che lo ami, una famiglia solida, tanto da spiegarne il motivo quando racconta del suo passato. Eppure a Daniel non è mai mancato amore, né dalla madre né dai suoi compagni, fidanzati e numerosi zii che si sono susseguiti durante gli anni, a lui sono mancate le radici, un luogo e una casa alla quale tornare, probabilmente è per questo che si lega e si trova attratto tanto da Asher. Qualcuno disposto a occuparsi e preoccuparsi per lui a dargli una casa, un luogo dove tornare. Questo non è assolutamente sbagliato, ma Asher supera i limiti e non si rende conto dell’intelligenza di Daniel, del suo modo di vedere il mondo, della sua curiosità e della sua socievolezza. Daniel è una di quelle persone che riesce in tutto, che arriva al massimo e potrebbe eccellere in ogni cosa eppure sembra stufarsi abbastanza in fretta, come se non avesse idea di cosa desidera, di quello che voglia veramente nella vita. All’interno del romanzo è il personaggio caratterizzato meglio, quello che mi è piaciuto di più. Ha mille sfaccettature, dolcezza e anche tanta malinconia, eppure sotto lo sguardo perso e i bellissimi sorrisi, Daniel è indipendente ha un carattere forte che secondo me non collima con quello di Asher. Si vede sin da subito che lascia correre sul comportamento dell’altro, sui suoi scatti d’ira e quegli ordini e scenate che non hanno senso, non hanno modo di esistere visto che Daniel, non con le sue affermazioni, sin da inizio libro dimostra di non essere un tipo libertino, che va con il primo che passa.
Asher da parte sua, pur sbandierando in giro quanto ami dominare e comandare, a mio parere è insicuro. Insicuro di non riuscire a tenere testa a una relazione seria, ha paura di ricevere un rifiuto e di rimanere da solo. Pertanto si nasconde dietro il BDSM e dietro questa mania del controllo che ha verso Daniel, peccato che commetta una cavolata dietro l’altra.
Fosse per me uno così soffrirebbe in eterno.

Comunque, tirando le somme, il libro è banale per i suoi contenuti e la trama, pieno di cliché che caratterizzano tutte le opere di questo autore. Non ci sono punti in cui il lettore rimane sorpreso o stupito per un determinato avvenimento. La trama procede piatta quanto la Pianura Padana, facilmente intuibile in ogni frangente, dalle scenate di gelosia al finale più che scontato.
Un libro dove si affrontano argomenti senza aver prima fatto le dovute ricerche, buttando a caso atteggiamenti e riempiendo la bocca ai personaggi parlando di BDSM come se fossero solo sculacciate, club appositi e un sub che perde la sua identità diventato un oggetto e non più una persona, non può considerarsi un’opera completa.
Non basta saper scrivere bene, mettendo le virgole al posto giusto per creare un buon romanzo, ma serve informarsi e in questo caso non è stato fatto.
Due piume, ma solo perché sono buona.




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