Abbastanza da tentarmi di Leila Awad (Anteprima)





Salve a tutti. Oggi vi parlo di un romanzo che uscirà presto su Amazon: Abbastanza da tentarmi, di Leila Awad.


Trama


Isabella Bendecido ha ventiquattro anni e vive in un paese alle porte di Madrid con una sorella maggiore che adora, un padre amorevole ma poco presente, una madre convinta che la preoccupazione maggiore per una donna debba essere trovare un buon matrimonio o un lavoro fisso – se non entrambi – e una sorella minore che segue le orme materne. Giornalista di professione e blogger per passione, Isabella trova lavoro presso la prestigiosa testata giornalistica di El Paìs, dove incontrerà Liam Adreci, una delle voci più autorevoli nel campo, a cui da sempre si ispira. Peccato che le sue parole siano coinvolgenti e appassionanti almeno quanto lui è odioso e supponente nella vita di tutti i giorni. Tra caratteri orgogliosi e troppi pregiudizi, tra famiglie ingombranti e inopportuni pretendenti, quanto in là si spingeranno Isabella e Liam prima di comprendere dove sia la verità? In fondo, tutte noi sogniamo Mr. Darcy ma quando lo troviamo vorremmo solo ucciderlo.


“Abbastanza da tentarmi” è un retelling in chiave moderna di Orgoglio e Pregiudizio.

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Questo è il primo romanzo che leggo di questa autrice e devo ammettere di essere davvero pentita di non aver ancora letto Ombre sulla pelle, perché è una scrittrice davvero brava e adesso che ho terminato il suo nuovo libro recupererò subito la lettura.

Dopo il suo esordio con Centuria, Leila Awad ha deciso di auto pubblicare uno splendido self in uscita in formato ebook il 17 Giugno ad un prezzo davvero modico: 2,99 euro.
La storia è una rivisitazione del famosissimo libro Orgoglio e Pregiudizio di Jane Austen, ma non è solo questo; infatti, oltre alle ovvie citazioni, troviamo anche riferimenti di altri autori e opere. Il capolavoro austeniano è presente all’interno del libro non solo come menzione o preso a paragone nelle vicende dei protagonisti, ma si parla anche della stessa Austen  in un articolo di Isabella, e il tutto ci mostra il grande lavoro e la grande cultura della Awad.
Quando un autore decide di scrivere una rivisitazione di un romanzo noto corre un grande rischio, il paragone con l’originale è sempre dietro l’angolo, ma qui non accade, la Awad è stata bravissima, prende alcuni spunti ma crea un opera originale, non banale, fresca, divertente, bella, che vale assolutamente la pena di essere letta. Sarò di parte, perché adoro la Austen e in special modo Orgoglio e pregiudizio e le sue rivisitazioni, ma è così, rimarrete incollati al libro, che è scritto in modo impeccabile, anche se è presente qualche errore di distrazione e qualche ripetizione, lasciandolo comunque abbastanza scorrevole.
Il romanzo è scritto in prima persona, dal punto di vista di Isabella; le ambientazioni sono descritte in modo ineccepibile, sembra quasi che l’autrice viva o abbia vissuto in quei luoghi. Ne sono rimasta affascinata, le città non sono solo l’ambiente in cui si muovono i protagonisti ma esse stesse sono le coprotagoniste della storia e chi, come me, non ha mai visitato né la Spagna né la Francia, vi si trova catapultato, assaporandone i sapori e i profumi e ad ammirarne i paesaggi e le tradizioni, una qualità che ho apprezzato molto e che penso farete anche voi.
Il racconto parte con un bellissimo incipit e la storia nella sua semplicità è molto complessa: vi troviamo un groviglio di emozioni che durante la lettura vi coinvolgeranno senza volerlo. Recensirla per me non è stato facile e ho cercato il modo migliore per parlarvene e per incuriosirvi. Non mi soffermo molto sulla trama, ma cercherò nei limiti di parlarvi di tutto, specialmente dei protagonisti.
Si parla delle vicende di Isabella, che come vi ho già accennato è la voce narrante della storia: il suo primo giorno di lavoro, la vita in famiglia, le amiche, il rapporto con Liam (ma soprattutto il loro tira e molla), la loro storia d’amore un bel po’ tormentata ma anche ricca di tenerezza e passione. Sono due persone completamente diverse per ambiente e per carattere, ma allo stesso tempo molto simili.
Isabella Bendecido Vidal (Ella) vive ancora con i genitori in un paese vicino Madrid ricco di tradizioni, con gente semplice e splendidi paesaggi; il padre è un medico e la madre una casalinga; con loro abita anche sua sorella minore Rebeca, cocca di casa e orgoglio della madre, in fase di ribellione. La sorella maggiore Lenor, invece, è una donna composta che si è da poco sposata e che presto sarà madre. Ognuna delle tre ha scelto una vita diversa: la prima dirige una galleria d’arte, la terza è un eccellente pasticciera che frequenta una scuola di cucina e ha un ragazzo ricco. Isabella invece ama alla follia scrivere. Lo fa per passione nel suo blog (scritto in inglese e spagnolo, che inizia a diventare famoso), dove parla con entusiasmo di tutto quello che la appassiona; vuole farlo anche per lavoro, infatti viene assunta per uno stage presso la redazione di El Pais. La madre non accetta questa scelta, per lei scrivere non è una professione e ha paura che presto si ritrovi senza un lavoro; per questo insiste fino allo sfinimento affinché trovi un ricco marito (proponendogli una persona improbabile e noiosa) e un lavoro migliore.
Nonostante la petulanza della madre, i silenzi del padre, l’indisposizione della sorellina e i vari dissapori,  la famiglia è molto unita e Isabella la ama alla follia. Inoltre è circondata da quattro splendide amiche che le ho invidiato molto (l’autrice, invece di dare alla protagonista quattro sorelle, ha preferito sostituirle con quattro amiche che è come se lo fossero): Pilar, un tempo sua vicina di casa e migliore amica, Nina, Teresa, Lola, tutte molto vivaci e piene di carattere, che la incoraggiano, la sostengono e la aiutano nel momento del bisogno; inoltre sono ottime compagne di bevute e scorribande.
Isabella ha un  carattere molto solare e positivo; lega con tutti, non si scoraggia mai (almeno ci prova) ed è sempre sorridente e battagliera.

Tutto il contrario di Liam, ossia Gulliermo Ramon Basil Adreci Knight (che si trasforma in William e poi Liam), figlio di un conte, che perde la madre da adolescente e che non perdona al padre le sue scappatelle; ha una sorella più piccola, Alicia, molto dolce e allegra, con una risata cristallina, che protegge ed ama alla follia. Non ha un buon rapporto col padre; oltre che per i tradimenti, è sempre stato freddo con lui e la sorella: anche se non gli ha fatto mancare nulla non è stato un buon padre, così ha limitato i rapporti col genitore e con la zia (sorella di lui) con la stessa mentalità all’antica del fratello, i quali pretendono sposi la cugina (molto simile ad Alicia e contraria quanto lui a sposarsi tra loro).
Ha degli amici, ma nel libro si parla di uno solo in particolare: Carlos un tipo molto allegro, che si scoprirà essere legato a Nina nel passato e nel presente.
Ha la stessa passione per la scrittura di Isabella, infatti è il giornalista di punta di El Pais; è molto rispettato, è professionale, molto corretto e leale. È taciturno, non si capisce quello che pensa ed è raro che esprima i suoi sentimenti; i suoi occhi sono particolari, incredibilmente azzurri, da far sciogliere chiunque al suo volere, infatti sarà dura per Isabella resistergli.


“Scrivevamo come vivevamo: lui era serio, meditativo, io istintiva e febbrile.”


Ella, più entra in contatto con Liam, più è confusa nei suoi confronti; lei lo conosceva da tempo, o meglio conosceva i suoi articoli che aveva amato, a cui non aveva mai associato un volto, ma una volta scoperta la verità si domanda cosa fare e come comportarsi, se amarlo, odiarlo o entrambe le cose.

All’inizio fra i due c’è il gelo totale, quasi si sopportano a malapena, ma pian piano inizia una complicità e un rispetto reciproco nel lavoro, che si estenderà anche fuori; non sarà tutto rose e fiori, infatti se Liam sa quello che vuole da lei ed è sicuro di sé fino a esporsi, Isabella risulta cinica e insicura riguardo all'amore e devo dirvi che questo mi ha stupito, perché credevo fosse il contrario.
Nonostante questo, la loro attrazione è innegabile e lo si percepisce sin da subito e con i loro caratteri che si attraggono e respingono; a volte sono goffi, teneri, divertenti.  
Non manca la malizia e le scene erotiche, ma queste sono scritte in maniera soft ed elegante e molto godibili. 

     
“Faceva l’amore come scriveva o in quei momenti perdeva la sua usuale compostezza? Provavo il soffocante desiderio di scoprirlo.” 


I personaggi sono ben delineati, il ritmo del racconto è lento, mi verrebbe da dire cadenzato a tempo di valzer, ma mai noioso e se il suo incipit mi aveva stupita, la fine non è stata da meno, in particolare per una cosa, che mi ha fatto sorridere. Non dico altro, per scoprirlo non dovete far altro che leggere il libro.

È un romanzo che consiglio caldamente a tutti, che lascia incollato il lettore perché non solo è ben studiato nei minimi dettagli e non è il solito romanzetto stupido, ma anche perché  è qualcosa di nuovo che ricalca eventi del passato dove “l’orgoglio e il pregiudizio” attenebrano i sentimenti, ma alla fine, attraverso una crescita, trionfa sempre l’amore. Vi farà riflettere e vi darà tanto, almeno per me è stato così.

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