Salve,
Trama:
Un libro della serie I cowboy non...
Rand McIntyre ha deciso di accontentarsi nella vita. Ama il suo piccolo ranch
in California e allevare cavalli, e adora insegnare a cavalcare ai bambini, ma
per averne di suoi e avere accanto qualcuno da amare dovrebbe ammettere di
essere gay, mettendo a repentaglio tutto quello che ha costruito. Poi, un
giorno, nonostante la fobia degli aerei, va in vacanza con i genitori a Hana,
nelle Hawaii, e conosce l’affascinante e misterioso Kai Kealoha, un autentico
cowboy hawaiano. Rand si affeziona al fratellino e alla sorellina di Kai tanto
quanto si infatua di lui, ma Kai sembra avere più aculei di un porcospino e più
segreti dell’esotica terra da cui proviene.
Kai ha sempre mantenuto la sua riservatezza e vive per proteggere i suoi
“bambini”. Per il bene di tutti dovrebbe starsene alla larga da quel bellissimo
cowboy, ma visto che si tratta solo di un *haole* che sta facendo una breve
vacanza, che potrebbe mai succedere? Quando le più terribili paure di Kai e gli
incubi peggiori di Rand si avverano nello stesso momento, non c’è molta
speranza per due cowboy che non possono, o non vogliono, dire di essere gay.
Link acquisto: I cowboy non lo dicono
Link acquisto: I cowboy non lo dicono
***
I cowboy non lo dicono è il primo
libro di una nuova serie scritta dalla Lain, autrice che personalmente non
conoscevo ancora e che mi ha colpito positivamente.
È la prima volta che leggo un
romanzo che possiamo definire a tutti gli effetti un “rosa” con protagonisti dei cowboy.
All'inizio avevo paura dell'argomento trattato dal libro, visto che poteva uscirne una storia poco credibile e quindi un’immensa
delusione. Una parte di me era molto curiosa di questo libro e soprattutto di scoprire qualcosa in più dei cowboy
hawaiani che non pensavo esistessero. Leggendo il libro, in alcuni accenni su queste figure ho scoperto che questi sono stati i primi veri cowboy prima che prendessero piede in tutto il resto del continente Americano. Vengono chiamati “paniolos” e discendono dai “vaqueros”
messicani (per maggiori informazioni se vi interessa l’argomento vi riporto
qualche link: Wikipedia cowboy e paniolo e Biblioteca online).
Il romanzo, oltre a trattare di un
argomento poco conosciuto, parla anche del classico cowboy proveniente dalla
California.
L’autrice è stata molto
realistica in tutto il libro, nelle descrizioni e nella vita nei ranch soprattutto; è stata molto brava nello spiegare la storia dei cowboy hawaiani, ma anche cosa si deve fare per andare a cavallo e prendersene cura. Tutto questo per chi è anche solo vagamente interessato all'argomento è molto istruttivo, dato che ogni volta che ho avuto possibilità di cavalcare in
vacanza gli istruttori non mi hanno mai spiegato nulla.
Il romanzo non tratta solo la vita nei ranch,
stalle e cavalcate, quella è solo una minima parte degli argomenti; il tema principale è l’amore, il
ritrovarsi, l’accettazione di sé verso gli altri, la famiglia.
Come scritto nel romanzo essere
cowboy e gay non è cosa facile, si ha sempre paura delle conseguenze, quindi
entrambi i protagonisti nascondono quello che sono ognuno per motivi diversi,
infatti entrambi hanno un passato oscuro e qualcosa da proteggere.
Rand e Kai sono come il giorno e
la notte, il primo solare, generoso e sempre disponibile con un sorriso che fa
sciogliere, il secondo invece è molto riservato, misterioso, che elargisce
pochi sorrisi. Le uniche cose che apparentemente sembrano avere in comune sono l'amore per i bambini, i cavalli e il ballare (entrambi sono abilissimi
ballerini e quando ho letto la scena dove ballano il two-step entrambi per la
prima volta con le loro rispettive compagne ho riso e mi sono immaginata la
scena in stile Grease).
Oltre a loro facciamo la conoscenza
dei genitori di Rand, con un padre tranquillo che se ne sta per i fatti suoi e
una madre impicciona che vuole sistemare il figlio a ogni costo per vederlo
finalmente felice, infatti Hana Rand conosce una donna che lavora nell’hotel
dove soggiorna, Julie, e la madre trova qualsiasi scusa e occasione per farli
stare assieme.
Un altro personaggio importante è
la signora Orwell, un'adorabile vecchietta che Rand conosce in aereo e che lo
calma durante il volo perché l’uomo ha paura delle altezze (per la precisione
delle cadute e scopriremo tristemente perché), che si dimostrerà una saggia e
perspicace consigliera e lo guiderà nei momenti difficili; in cambio Rand aiuterà lei
e la figlia in maniera incredibile con avvenimenti che vi lasceranno col fiato
sospeso.
Poi abbiamo i fratelli, per la
precisione i fratellastri, di Kai: la sorella Lani di 12 anni, più matura della sua
età e certe volte più saggia del fratello maggiore e Aliki, un ragazzino tutto
pepe, che vi entreranno nel cuore e non potrete non amarli, entrambi sono cresciuti
con Kai in un ambiente e in una situazione difficile a cui però non è mancato
nulla, in special modo l’amore.
Anche gli altri personaggi
secondari risultano importanti come i dipendenti del ranch di Rand: Manolo e
Danny, specialmente quest’ultimo che nel finale vi sorprenderà (io ho riso
tanto).
Un altro protagonista
onnipresente ma silenzioso è l’isola di Hana con il suo meraviglioso rigoglio
di piante, alberi, fiori, cascate e spiagge incontaminate, dove l’autrice
invoglia ad andare ed io vorrei tanto essere lì.
È una storia bella che fa un po'
ridere, che in certi momenti rattrista e fa un po' riflettere, ma che alla fine
fa davvero sospirare (io l’ho fatto, non so se vi è mai capitato). La parte
che ho preferito di più è stata la dichiarazione di Rand ai suoi e la fine.
La storia mi è piaciuta molto, il
romanzo è corposo, con 22 capitoli che si leggono in fretta, l’autrice scrive in
modo pulito e scorrevole e come ho scritto prima tutto risulta realistico, come
la vita nei ranch e nelle stalle, anche se presenti in piccola parte.
Le scene di sesso, dove molto spesso gli
autori si sbizzarriscono ed esagerano, qui non sono eccessive o volgari, ma veritiere.
Le uniche 2 pecche che posso
trovare in questo libro sono alla fine il buonismo e il fatto che si passi al
ti amo a qualcosa di più in meno di una settimana; sono una persona che ama
queste cose e i lieto fine, però se da un lato mi piacciono da un altro mi danno
fastidio perché rendono irreale tutto quello letto all’inizio (magari l’autrice
poteva arrivare a quelle conclusioni in modo diverso) ma sono una
caratteristica di questo genere per cui non ci resta che accettarla.
È un libro che consiglio agli
amanti del genere che vogliono una bella storia da leggere al mare sotto l’ombrellone
(per chi è ancora in vacanza) o a casa comode col condizionatore acceso.
“Un bar per cowboy e una spiaggia per nudisti:
Hana si stava rivelando più interessante del previsto.”
“Lo stomaco di Rand si chiuse
davanti a tanta bellezza. Era seguito da due turisti e un altro cowboy. Rand lasciò
andare il respiro che aveva trattenuto. A volte la voglia di cavalcare saliva
all’improvviso.”
“Gesù, come poteva un uomo gay
avere tutti questi problemi di donne?”
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