Westworld - Dove tutto è concesso




Basata sul film Il Mondo Dei Robot (1973), Westworld è una serie televisiva del 2016 ideata da Jonathan Nolan e Lisa Joy per la HBO.
Westworld è un parco a tema Far West, in cui umani ricchi possono travestirsi da cowboy e interagire con veri e propri androidi, programmati per reagire esattamente come esseri umani. L’unica cosa che non possono fare è uccidere gli ospiti del parco.
Quel che più di tutto mi ha colpita, in questa serie tv, è stato un elemento che ho fatto fatica ad individuare, almeno al principio.
Sentivo una sensazione di claustrofobia sempre più prepotente ad ogni episodio, e mi ci è voluto un po’ per capire il perché. Il parco è grandissimo, così grande che potrebbe contenere decine di villaggi e città, con tanto di spazi aperti dove cavalcare e perdersi.
Oltre a questo, vediamo anche le scene nella base operativa del parco, dove lo staff sistema e mette a punto i residenti (i robot) e dove vengono accolti gli ospiti.
Ma il mondo esterno non si vede mai: in nessuna scena, a parte una vecchia foto, viene mostrato il mondo esterno. La sensazione claustrofobica che sentivo era perché non si ha idea di cosa ci sia al di là del parco, quanto sia evoluta la civiltà che ha potuto creare robot del genere.
Questa scelta permette allo spettatore di entrare nell’ottica dei residenti, di sentirsi come loro, intrappolato in un mondo fasullo, pieno di bugie.
Eppure questo mondo presto non sarà più lo stesso: trame secondarie si muovono nell’ombra, e lo spettatore spesso si trova a chiedersi se l’indizio che ha colto sia giusto o meno.
Westworld, con maestria e ingegno, riesce ad ingannare il proprio spettatore, portandolo verso una direzione prestabilita, per poi ribaltare magistralmente le carte in tavola, lasciando una sensazione di profondo stupore.
Ma la questione su cui Westworld si interroga veramente è: i residenti, in tutto e per tutto creati dall’uomo, sono meri strumenti di piacere e sfogo degli ospiti, oppure sono in grado di sviluppare una propria coscienza?
O, per semplificare, sono essi vivi?
È certamente un quesito difficile, che viene spesso analizzato da opere di fantascienza. Può una macchina che di umano ha solo l’aspetto, essere veramente cosciente della sua esistenza?
E quanto, del comportamento anomalo che possono assumere i residenti, sia da imputare al codice di programmazione? Se avessero invece sviluppato una propria capacità di pensare e agire?


Westworld analizza queste questioni e molto altro: non sono solo le macchine ma anche l’animo umano ad essere sotto esame.
Quando sappiamo di poter osare senza limiti, quando sappiamo che non ci sono pericoli, cosa diventiamo capaci di fare? Uccidere, violentare?
Molti degli ospiti si lasciano andare ai più bassi istinti, motivo per cui ai residenti viene resettata quotidianamente la memoria. Sono così simili agli umani, che ricordare tutto ciò che avviene a loro potrebbe farli impazzire.
Purtroppo, dovremmo attendere il 2018 per avere la seconda stagione di questa serie stupenda, ma non vedo l’ora di vederla.
La consiglio vivamente.


Westworld, oltre ad essere stata scritta e diretta in maniera sublime, può vantare anche un cast stellare: Evan Rachel Wood interpreta Dolores Abernathy, un residente tra i più importanti a livello della trama. Insieme a lei: Thandie Newton, Jeffrey Wright, James Marsden, Ben Barnes, Luke Hemsworth, Rodrigo Santoro, Jimmi Simpson, Ed Harris ed Anthony Hopkins che interpreta il Dottor Ford, fondatore del parco.


Sono sicura che non vi pentirete di aver iniziato questa serie, e come me attenderete in ansia l’uscita della prossima stagione.
Fatemi sapere cosa ne pensate con un commentino!



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