Un vero cowboy di BG Thomas (Anteprima)




Da tutta la vita Bryan ama perdersi in un mondo di fantasie western. Nella speranza di attirare l’attenzione di un vero cowboy, ogni volta che va nel suo locale preferito, si veste in un modo che induce perfino il suo coinquilino a chiamarlo “drag cowboy”. Quando Curtis gli offre una birra, però, Bryan non ha dubbi sul fatto che l’uomo sia un esemplare di quelli autentici. Ma riusciranno i due a spingersi oltre una notte di sesso incredibile dopo che Bryan avrà svelato a Curtis che l’unico cavallo che abbia mai cavalcato è un pony a una festa di compleanno?

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Non avevo alte aspettative per questo libro. Diciamo che ormai l'argomento cowboy è stato piuttosto sdoganato, e noi qui sul blog siamo sempre un po' caute quando vediamo che i cowboy sono i protagonisti di un libro che dobbiamo recensire.


Invece, mi sono dovuta ricredere. Nonostante la brevità - questo racconto è poco più di cinquanta pagine - la storia viene ben sviscerata, e non solo è stata di mio gradimento, ma mi ha molto divertita.
E il motivo principale è che qui i cowboy sono più che altro il guilty pleasure di Bryan: lo eccita vestirsi come loro, porsi come loro e lo eccitano i cowboy, soprattutto quelli più grandi di lui.
La storia ruota tutta attorno a questo fatto, e devo dire che Bryan non ha tutti i torti. La storia trasmette eroticità e lussuria, ma è anche divertente (in senso positivo, ovviamente).
Divertente perché Bryan mi ricorda molto me, quando passavo ore al telefono sperando che il ragazzo che mi piaceva mi richiamasse, facendomi film mentali sul perché non si era fatto sentire e emanando ansia da tutti i pori. Chi di noi non ha mai vissuto questa scena? Mi ha divertita il fatto che fosse immotivata, perché Curtis, il cowboy maturo che gli ha fatto perdere la testa, è veramente interessato a lui.



Mi è piaciuta tantissimo quest'opera perché era diversa da tutto quello che ho letto di recente: era leggera e sexy. Mi ha davvero aiutato a staccare la mente, a scollegarmi dalla vita reale, a non pensare a nulla se non alle parole che stavo leggendo.
Mi ha divertita molto, lasciandomi un ricordo veramente piacevole.
L'unica piccola pecca che posso dire di aver trovato è la lunghezza: sicuramente era stato concepito come un racconto, quindi nelle intenzioni dell'autore non c'era la volontà di allungare il brodo. Eppure, mi è piaciuta talmente tanto che non avrei disdegnato il doppio delle pagine. Mi ha lasciato col desiderio di scoprire di più.
Mi rendo conto che forse non sarebbe stata la stessa cosa: magari, allungandola, mi sarebbe piaciuta di meno, chi lo sa?
Sicuramente, vale tantissimo la pena di leggere quest'opera, se si cerca qualcosa di intrigante, divertente e che aiuti davvero a distrarsi dalle fatiche quotidiane.
È come un piccolo cioccolatino dopo una giornata passata a mangiare verdure lesse: sicuramente durerà troppo poco, ma il suo gusto sarà paradisiaco.

Il romanzo uscirà il 5 Dicembre.



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