Trama:
Sono trascorsi tre mesi da quando hanno sparato al detective Jared MacLean. È in via di guarigione, ma teme di non riuscire a rimettersi abbastanza da tornare al lavoro. Non ha però alcuna intenzione di arrendersi. La sua identità di poliziotto è ben radicata nelle sue vene e farà il possibile per riprendersi il distintivo.
Un tempo, Tony desiderava che Mac rimanesse per sempre a casa, al sicuro, ma vedere il marito combattere i suoi handicap è qualcosa di completamente diverso da un sogno che si avvera.
Quando Mac è chiamato a offrire una consulenza per un’indagine che riguarda uno degli studenti di Tony, dovranno entrambi affrontare vecchi demoni e nuove paure per trovare il modo di continuare il loro cammino assieme.
Sono trascorsi tre mesi da quando hanno sparato al detective Jared MacLean. È in via di guarigione, ma teme di non riuscire a rimettersi abbastanza da tornare al lavoro. Non ha però alcuna intenzione di arrendersi. La sua identità di poliziotto è ben radicata nelle sue vene e farà il possibile per riprendersi il distintivo.
Un tempo, Tony desiderava che Mac rimanesse per sempre a casa, al sicuro, ma vedere il marito combattere i suoi handicap è qualcosa di completamente diverso da un sogno che si avvera.
Quando Mac è chiamato a offrire una consulenza per un’indagine che riguarda uno degli studenti di Tony, dovranno entrambi affrontare vecchi demoni e nuove paure per trovare il modo di continuare il loro cammino assieme.
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Sono disperata.
Sapevo sarebbe accaduto, eppure non ero pronta a tutto questo.
Vi starete chiedendo cosa sia accaduto: semplice, la serie Lezioni di Vita è giunta al termine con questo romanzo. Con questo ultimo libro daremo l’addio a Tony e Mac, ai loro bambini e alle loro vicissitudini.
Mi ero affezionata a questa serie di libri, ai suoi personaggi, allo stile e al modo di scrivere dell’autrice. Ho amato ogni singola pagina letta, dal primo momento in cui l’ho iniziata per caso, senza sapere nulla della serie e di chi aveva scritto il romanzo, a scatola chiusa.
Serena, in una delle sue recensioni, ha scritto che molte volte è attirata dai libri dal titolo o dalla trama, dalla copertina, ma di quello che ha recensito non sapeva nulla, solo che in molti ne parlavano benissimo. Con questa serie mi è andata un po’ allo stesso modo, ovvero non avevo idea di chi fosse l’autrice e la trama mi sembrava carina, così l’ho iniziata. Non mi sarei mai aspettata tanto coinvolgimento da parte mia, tante lacrime versate e il desiderio che i libri non terminassero mai.
La storia di Tony e Mac, in questi romanzi, non è composta da episodi isolati, ma tutti collegati tra loro, dal momento in cui si sono conosciuti, sino a quando si sono sposati, per poi passare alla loro vita assieme.
Ogni libro è una sfida, un momento da affrontare, una lezione che si impara, ma sono anche sorrisi e attimi stupendi accanto alla persona amata, insieme ai proprio figli. Ci sono difficoltà da superare, momenti in cui bisogna combattere per i propri diritti, per la propria famiglia e per la propria felicità. La serie Lezioni di vita è tutto questo e anche altro. Una storia che mi ha conquistata a ogni nuova lettura.
Sbagliando, ho pensato fosse il solito romance, poi quel mix tra giallo e romance, ma non è così; ha molto da dare come serie, come lo ha quest’ultimo libro dove Tony e Mac combattono ancora per la loro felicità e per quella dei loro bambini.
Dall’ultimo romanzo, passando anche per il raccontino che ho recensito poche settimane fa, abbiamo lasciato Mac a combattere con i residui della sparatoria, con il problema di parlare, ma non solo, anche con la paura di non essere più in grado di fare il suo lavoro e, nel caso tornasse, che non fosse più in grado di proteggere il suo partner.
Assieme alle sfide giornaliere di Mac per recuperare la piena forma e guarire, dall’altra parte c’è Tony che cerca di tenere la famiglia assieme, di stare vicino a quel marito che ama più che mai e al tempo stesso spera che si riprenda, ma con la costante paura che torni a fare il poliziotto. Perché Tony sa che per Mac essere un poliziotto è tutto, ma ha paura. Paura che alla prossima chiamata non sarà solo un incidente, ma qualcosa di più grave.
I mesi di riabilitazione di Mac sono anche una sorta di riabilitazione anche per Tony, un modo per affrontare il marito, di parlargli delle sue paure, di quanto non lo vorrebbe veder tornare a fare il poliziotto, ma anche se ha paura man mano si rende conto che suo marito è anche quello.
Credo che questo ultimo romanzo sia il più toccante, sia per i protagonisti, per il loro rapporto, per il modo in cui evolve la loro famiglia, ma anche per la parte dell’indagine. I personaggi che appaiono nell’indagine dove Mac è chiamato a fare da consulente sono molto profondi, feriti. Due sono ragazzi impauriti, uno è un uomo ferito portato all’estremo da un amore malato e dalla paura di rimanere solo.
Come è profonda man mano la storia di Mac, del suo passato e della sua famiglia, che finalmente vengono allo scoperto.
Kaje Harper è una grande scrittrice.
Una scrittrice che riesce ad affrontare ogni aspetto di un libro, dalla parte romantica, a quella gialla, passando per il carattere dei personaggi. Ha creato personaggi veri, complessi, che mi sono arrivati come un fiume in piena, con il loro carattere, le loro gioie e i mille pensieri e paure.
Persino il personaggio di Marty, che è apparso solo nel primo libro, ha lasciato dei residui su Tony: gli manca il suo più caro amico, quello che lo spronava, lo spingeva a combattere, come se poi ce ne fosse stato realmente bisogno; Tony è una forza della natura, come lo era Marty.
Mi mancheranno questi personaggi, questa ambientazione, i libri di questa bravissima autrice, che con questo ultimo romanzo si merita cinque piume.
E ora finisco qui di sproloquiare, altrimenti continuerò a parlare senza dire nulla di sensato.
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